Bopomofo

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Storia dell'alfabeto

Media età del bronzo XIX secolo a.C.

Meroitico III secolo a.C.
Ogamico IV secolo d.C.
Scrittura mongola 1204 d.C.
Hangŭl 1443 d.C.
Sillabico canadese 1840 d.C.
Deseret 1850 d.C.
Zhuyin 1913 d.C.
Ol Chiki 1925 d.C.
Mandombe 1978 d.C.
Equivalenza zhuyin-pinyin: i tratti sono tracciati nell'ordine rosso, verde, blu.

Il bopomofo (ㄅㄆㄇㄈ) o zhuyin fuhao (cinese tradizionale: 注音符號; cinese semplificato: 注音符号; pinyin: Zhùyīn fúhào) è un alfabeto creato per essere utilizzato nella traslitterazione del cinese standard a fini pedagogici e didattici. Oggi, a Taiwan è, con il cangjie e il dayi, uno dei tre metodi più utilizzati per l'inserimento della scrittura sulle tastiere taiwanesi. Grazie a segni addizionali, esso permette anche la notazione di altre lingue cinesi, segnatamente l'hakka e il min nan, e altre due lingue non cinesi parlate a Taiwan. Nella Cina continentale, questo sistema è stato abbandonato a vantaggio del pinyin, basato su una traslitterazione latina e introdotto successivamente alla presa del potere da parte del Partito Comunista Cinese.

La parola bopomofo viene dalle prime quattro lettere di questo alfabeto:

  • bo (ㄅ) per la consonante b /p/ ;
  • po (ㄆ) per la consonante p /ph/ ;
  • mo (ㄇ) per la consonante m /m/ ;
  • fo (ㄈ) per la consonante f /f/.

I cinesi denominano questo alfabeto di trascrizione 注音符號 (注音符号), zhùyīn fúhào, ossia «simboli fonetici».

Storia e tecnica della creazione dei caratteri bopomofo

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È stato creato nel XIX secolo in Cina, al fine di semplificare l'apprendimento della fonetica del mandarino. Fino alla sua creazione, caratteri molto utilizzati erano assemblati per rappresentare la fonetica degli altri caratteri. L'idea era di insegnare la pronuncia del mandarino a tutti i Cinesi, leggendo costoro la stessa scrittura, ma avendo una pronuncia diversa, in funzione della lingua.

Ad esempio il carattere «ㄖ» è derivato dal carattere sole antico, la cui forma moderna è «日». Questo carattere si pronuncia in mandarino (trascrizione pinyin) e serve a rappresentare la consonante «r». La maggioranza degli zhuyin funzionano sullo stesso principio.

È all'incirca lo stesso principio che è utilizzato nei kana giapponesi. In effetti, se la grammatica e la pronuncia del giapponese sono molto differenti da quelle del cinese, ciononostante la scrittura giapponese è fondata sugli ideogrammi originariamente provenienti dalla Cina.

Grafemi del bopomofo

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Equivalenze zhuyin-pinyin, con categorizzazione fonetica.

Bopomofo/zhuyin (le colonne zhuyin e pinyin mostrano le equivalenze)

zhǔyīn pīnyīn IPA   zhǔyīn pīnyīn IPA   zhǔyīn pīnyīn IPA   zhǔyīn pīnyīn IPA
Iniziali (o 聲母 shēngmǔ)
b   p   m m   f f
d   t   n n   l l
g   k   h x        
j ʥ̥   q ʨʰ   x ɕ   y j
zh ɖʐ̥   ch ʈʂʰ   sh ʂ   r ʐ
z ʣ̥   c ʦʰ   s s   w w
Finali (o 韻母 yùnmǔ)
a a   o o   e ɤ   ê ɛ
ai ai   ei ei   ao aʊ   ou ou
an an   en ǝn   ang ɑŋ   eng ǝŋ
ü y   i i   u u   er ɚ
Toni (o 聲調 shēngdiào)
1 : nessuno ˉ   2 : ˊ ˊ   3 : ˇ ˇ   4 : ˋ ˋ

Regole di scrittura e di lettura

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Notazione delle finali

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Tre dei segni che notano le vocali finali, ㄣ /en/, ㄤ /ang/ et ㄥ /eng/, sono utilizzati anche per notare le consonanti nasali sole quando le vocali ㄧ /i/ e ㄨ /u/ le precedono: così ㄧㄣ si legge /in/, ㄧㄥ /ing/ e ㄨㄥ /ung/ (scritto -ong in pīnyīn). Il pīnyīn yong / -iong è reso mediante ㄩㄥ /üng/, in conformità con la storia fonetica: /ü/ provenendo storicamente da /iu/, la notazione mediante /üng/ritorna a scrivere /iung/. Lo si pronuncia naturalmente normalmente [jʊŋ]. Nella stessa maniera, ㄦ /er/ serve anche a indicare la retroflessione di una vocale: ㄅㄧㄢㄦ si legge /bianr/, ossia [b̥jɚ] (si veda anche Suffisso -er).

La trascrizione in bopomofo segue talvolta le stesse convenzioni del pīnyīn: essa non indica le varianti allofoniche delle vocali. Cosìㄧㄢ /ian/ vale [jɛn] e non [jan]. Le differenze sono dovute soprattutto al fatto che il bopomofo è più una trascrizione fonetica (si nota ciò che si intende) che fonologica (si notano i fonemi in quanto unità funzionanti in opposizione).

Certe irregolarità del pīnyīn scompaiono: mentre, ad esempio, la finale complessa /jou/ è notata in pīnyīn mediante you ma -iu dopo una consonante, sono sempre i segni ㄧㄡ che si utilizzano nel bopomofo. Ugualmente, /wei/ (pīnyīn : wei / -ui) è sempre reso mediante ㄨㄟ, /wǝn/ (pīnyīn : wen / -un) mediante ㄨㄣ, e la vocale /ü/ è scritta ㄩ qualunque sia la sua posizione nella sillaba (in pīnyīn, si può scrivere yu, u in ju, qu, xu, e ü in e ).

Infine, il bopomofo distingue chiaramente gli allofoni di /e/, ㄝ [ɛ] e ㄜ [ɤ], entrambi notati mediante e in pīnyīn; si trova ㄝ [ɛ] solo dopo una vocale palatale - /i/ o /ü/ ─ o quando costituisce la sillaba da solo.

Iniziale e finale nulle

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Le sillabe con vocale chiusa senza consonante iniziale, quelle notate in pīnyīn mediante i digrammi yi /i/, wu /u/ e yu /ü/, sono rese in bopomofo mediante la sola vocale, ossia ㄧ, ㄨ e ㄩ rispettivamente.

Allo stesso modo, le sillabe senza vocale finale ma la cui consonante è vocalizzata (ossia in pīnyīn zhi [ɖʐ̥ʅ], chi [ʈʂʰʅ], shi [ʂʅ], zi [ʣ̥ɿ], ci [ʦʰɿ] e ri [ʐʅ]) sono semplicemente trascritte in bopomofo mediante le lettere semplici ㄓ, ㄔ, ㄕ, ㄗ, ㄘ, ㄙ e ㄖ, senza segno di vocale.

Nota: è d'uso, nella trascrizione delle lingue cinesi, di rendere la vocalizzazione di una consonante per mezzo dei simboli [ɿ] e [ʅ], quest'ultimo dopo una consonante retroflessa: in pīnyīn, è la vocale -i che gioca questo ruolo. Nell'IPA, infine, bisogna utilizzare il simbolo sottoscritto [ˌ]. In tutti i casi, il simbolo utilizzato non trascrive una vocale ma un'assenza di vocale: è la sola consonante che è vocalizzata, ossia resa sillabica.

Tabella d'esempio sinogramma-zhuyin-pinyin.

王之渙 《登鸛雀樓》(Wáng Zhīhuàn, Dēng Guànquè Lóu)

白日依山盡
黃河入海流
欲窮千里目
更上一層樓
ㄅㄞˊ ㄖˋ 一 ㄕㄢ ㄐ一ㄣˋ
ㄏㄨㄤˊ ㄏㄜˊ ㄖㄨˋ ㄏㄞˇ ㄌ一ㄡˊ
ㄩˋ ㄑㄩㄥˊ ㄑ一ㄢ ㄌ一ˇ ㄇㄨˋ
ㄍㄥˋ ㄕㄤˋ 一ˋ ㄘㄥˊ ㄌㄡˊ
bái rì yī shān jìn
huáng hé rù hǎi liú
yù qióng qiān lǐ mù
gèng shàng yì céng lóu

Nota: i segni tonali possono anche scriversi al di sopra della vocale (ㄌ一̌, 一̀). Il tono 1 non è notato e il quinto tono è notato mediante un punto, mentre in pinyin il primo tono è una barra orizzontale e il quinto tono non è notato.

Tabella di confronto con altri sistemi di romanizzazione

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Vocali a, e, o
IPA a ɔ ɛ ɤ ai ei au ou an ən əŋ ʊŋ
Pinyin a o e e ai ei ao ou an en ang eng ong er
Tongyong pinyin a o e e ai ei ao ou an en ang eng ong er
Wade-Giles a o eh o/ê ai ei ao ou an ên ang êng ung êrh
Zhuyin ㄨㄥ
Esempio
Vocali i, u, y
IPA i ie iou iɛn in iʊŋ u uo uei uən uəŋ y ye yɛn yn
Pinyin yi ye you yan yin ying yong wu wo/o wei wen weng yu yue yuan yun
Tongyong pinyin yi ye you yan yin ying yong wu wo/o wei wun wong yu yue yuan yun
Wade-Giles i yeh yu yen yin ying yung wu wo/o wei wên wêng yüeh yüan yün
Zhuyin ㄧㄝ ㄧㄡ ㄧㄢ ㄧㄣ ㄧㄥ ㄩㄥ ㄨㄛ ㄨㄟ ㄨㄣ ㄨㄥ ㄩㄝ ㄩㄢ ㄩㄣ
Esempio


Consonanti non sibilanti
IPA p m fəŋ tiou tuei tuən ny ly kɤɚ
Pinyin b p m feng diu dui dun t ger k he
Tongyong pinyin b p m fong diou duei dun t nyu lyu ger k he
Wade-Giles p p' m fêng tiu tui tun t' kêrh k' ho
Zhuyin ㄈㄥ ㄉㄧㄡ ㄉㄨㄟ ㄉㄨㄣ ㄋㄩ ㄌㄩ ㄍㄜㄦ ㄏㄜ
Esempio 歌儿
Consonanti sibilanti
IPA tɕiɛn tɕiʊŋ tɕʰin ɕyɛn ʈʂɤ ʈʂɨ ʈʂʰɤ ʈʂʰɨ ʂɤ ʂɨ ʐɤ ʐɨ tsɤ tsuo tsɨ tsʰɤ tsʰɨ
Pinyin jian jiong qin xuan zhe zhi che chi she shi re ri ze zuo zi ce ci se si
Tongyong pinyin jian jyong cin syuan jhe jhih che chih she shih re rih ze zuo zih ce cih se sih
Wade-Giles chien chiung ch'in shüan chê chih ch'ê ch'ih shê shih jih tsê tso tzŭ ts'ê tz'ŭ
Zhuyin ㄐㄧㄢ ㄐㄩㄥ ㄑㄧㄣ ㄒㄩㄢ ㄓㄜ ㄔㄜ ㄕㄜ ㄖㄜ ㄗㄜ ㄗㄨㄛ ㄘㄜ ㄙㄜ
Esempio
Toni
IPA ma˥˥ ma˧˥ ma˨˩˦ ma˥˩ ma
Pinyin ma
Tongyong pinyin ma
Wade-Giles ma1 ma2 ma3 ma4 ma0
Zhuyin ㄇㄚ ㄇㄚˊ ㄇㄚˇ ㄇㄚˋ ㄇㄚ・
Esempio (tradizionale/semplificato) 媽/妈 麻/麻 馬/马 罵/骂 嗎/吗

Tastiera della Repubblica di Cina (Taiwan), che utilizza il bopomofo (zhuyin, in alto a destra), il cangjie(in basso a sinistra) e il dayi (in basso a destra).

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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