Bozza:Kaira Looro
Il Kaira Looro Architecture Competition è un concorso internazionale di architettura a scopo umanitario, ideata per promuovere il design sostenibile e l'architettura sociale, rivolgendosi a giovani architetti, ingegneri e studenti di tutto il mondo. La competizione è organizzata dall'organizzazione non-profit Balouo Salo, con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle emergenze umanitarie in Africa e raccogliere fondi per sostenere progetti umanitari e di sviluppo sostenibile nelle comunità più vulnerabili, principalmente in Africa occidentale.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il concorso nasce nel 2016 per iniziativa dell'architetto e ingegnere Raoul Vecchio. L'idea alla base del concorso è quella di creare una piattaforma internazionale che, attraverso l'architettura, possa fornire soluzioni concrete ai problemi sociali, ambientali e umanitari delle comunità rurali del Senegal. Il nome Kaira Looro deriva dall'espressione in lingua mandinga (etnia di minoranza in Senegal) che significa "costruire la pace" o "architettura della pace", riflettendo i principi di pace, armonia e cooperazione che ispirano il concorso. Ad oggi, il Kaira Looro Competition ha coinvolto oltre 5.000 partecipanti provenienti da più di 100 Paesi e ha sostenuto progetti di sviluppo per comunità in difficoltà nella regione di Sédhiou, nel sud del Senegal.
Obiettivi
[modifica | modifica wikitesto]Il principale obiettivo della competizione è di stimolare la creatività dei partecipanti, sfidandoli a proporre progetti architettonici che rispondano a specifiche problematiche locali con soluzioni innovative, sostenibili e culturalmente rispettose del contesto. Ogni edizione del concorso si concentra su un tema legato allo sviluppo sociale, umanitario o ambientale. Tra i temi affrontati nelle varie edizioni ci sono stati l'accesso all'acqua potabile, la lotta alla malnutrizione, il miglioramento delle strutture educative e la tutela dei diritti umani. I premi del concorso includono riconoscimenti economici per i vincitori, pubblicazioni sui media internazionali, stage presso studi di architettura di prestigio, e la possibilità di vedere il proprio progetto realizzato. L'intero ricavato del concorso viene devoluto in beneficenza.
Edizioni
[modifica | modifica wikitesto]Ogni anno l'organizzazione sceglie una tematica di concorso. Le passate edizioni hanno trattato tematiche di grande rilevanza sociale e umanitaria, tra cui:
- 2017: Sacred Architecture – Progettazione di un luogo di culto per la pace e la meditazione.
- 2018: Peace Pavilion – Progettazione di un padiglione per la pace e la riconciliazione.
- 2019: Emergency Operations Center – Progettazione di un centro operativo per la gestione delle emergenze umanitarie.
- 2020: Women's House – Progettazione di una casa per la promozione dei diritti delle donne e la parità di genere.
- 2021: Children's House – Progettazione di una struttura per il contrasto alla malnutrizione infantile.
- 2022: Primary School – Progettazione di una scuola per la promozione del diritto all'istruzione.
- 2023: Maternity Centre – Progettazione di un centro sanitario comunitario.
Collaborazioni
[modifica | modifica wikitesto]Il concorso Kaira Looro è sostenuto da istituzioni accademiche, studi di architettura e organizzazioni non-profit internazionali. Tra i partner e sponsor vi sono università, fondazioni e studi professionali che condividono l'obiettivo di promuovere un'architettura sostenibile e socialmente responsabile. La giuria è composta da architetti di fama tra cui Kengo Kuma (Presidente di Giuria), Benedetta Tagliabue (EMBT), Rafael Aranda, Carme Pigem e Ramón Vilalta(RCR Arquitectes), Agostino Ghirardelli (SBGA), Sir David Adjaye OM OBE (David Adjaye Associates), Mario Cucinella (MCA), Amanda Levete (AL_A), Manuel Aires Mateus, Raul Pantaleo (TAM Associati), Giancarlo Mazzanti (El Equipo Mazzanti), Emmanuelle Moureaux, Saad El Kabbaj, Driss Kettani, Mohamed Amine Siana.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale
- Articolo su ArchDaily
- Articolo su DesignBoom
- Articolo su Archilovers
- Articolo su WAC
- Articolo su The Plan
- Articolo su Casabella
- Articolo su Politecnico Torino
- Articolo La Sapienza Roma