Coordinate: 53°52′05.88″N 10°41′08.88″E

Buddenbrookhaus

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Buddenbrookhaus
(Heinrich-und-Thomas-Mann-Zentrum)
Ubicazione
StatoGermania (bandiera) Germania
LocalitàLubecca
IndirizzoMengstraße 4
Coordinate53°52′05.88″N 10°41′08.88″E
Caratteristiche
TipoCasa-museo, museo letterario
Istituzione1758
Sito web

La Buddenbrookhaus (in italiano; "Casa (dei) Buddenbrook") è un edificio, risalente al 1758[1][2][3][4][5] (e ricostruito dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale[2][3]), della città tedesca di Lubecca (Schleswig-Holstein, Germania nord-occidentale), che dal 1841[3][4] (o 1842[2]) al 1891[2][3][4] appartenne alla famiglia di Heinrich e Thomas Mann e che dal 2000[1][3] ospita una mostra permanente dedicata ai due scrittori e ai loro familiari, lo Heinrich-und-Thomas-Mann-Zentrum[5][6].

L'edificio, che ospitava gli uffici della Ditta Mann[2][5][7] e che fu spesso frequentato dai due scrittori durante l'infanzia[6], prende il nome dal romanzo di Thomas Mann I Buddenbrook [8] (Buddenbrooks, 1901), opera che Mann ambientò in gran parte tra quelle mura[1][3][5][6] e che valse all'autore il Premio Nobel nel 1929[1][4].

Al museo sono stati conferiti vari premi[1], tra cui il Premio Europeo[3].

La casa si trova al nr. 4 di Mengstraße[3][4][5], nei pressi della Chiesa di Santa Maria (Marienkirche)[1] e nelle vicinanze del Municipio.

Caratteristiche

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L'edificio presenta una facciata in stile rococò[4] di color bianco con frontone.

L'edificio fu costruito nel 1758 su progetto di Johann Michael Croll.[2]

La casa divenne di proprietà della famiglia Mann a partire dal 1841[4] ( o 1842[2]), quando fu acquistata da Johann Segmund Mann, nonno di Thomas e Heinrich Mann e proprietario di una ditta di cereali.[2][7]
Nell'edificio fu stabilita la sede della Ditta Mann: la casa rimase di proprietà dei Mann fino al 1891[2][4], quando la ditta cessò la propria attività[2].

Negli anni venti del XX secolo, la casa fu adibita a libreria, la Buddenbrook-Buchhandlung ("Libreria Buddenbrook"), inaugurata nel 1922 alla presenza di Thomas Mann.[2][3] La libreria cessò la propria attività nel 1933, con l'avvento del nazismo.[2][3]

Nel corso della seconda guerra mondiale, e precisamente nel 1942, la casa fu distrutta dai bombardamenti[2][3] (lo stesso Thomas Mann si fece ritrarre 11 anni dopo assieme alla moglie in una fotografia fatta davanti a quel che rimaneva dell'edificio[3]).

Nel 1993, la casa fu acquistata dalla città di Lubecca[2], che nel 2000 vi stabilì un museo dedicato alla famiglia Mann[1][3].

Il museo, suddiviso su 5 piani[2][3] , illustra, attraverso foto, film, ecc., la vita di Heinrich e Thomas Mann e dei loro discendenti[1][2] (Erika, Klaus, Golo, Michael, Elisabeth e Monika). Ampio spazio è dedicato naturalmente anche al romanzo I Buddenbrook .

Il museo è strutturato in ordine cronologico[1] e suddiviso in sei sezioni[1][2]: si parte dalle origini della famiglia Mann (nella sezione Herkunft", "Origini") per arrivare infine alle tracce lasciate ai posteri dalla stessa (nella sezione Spuren", "Tracce"). Le altre sezioni sono intitolate: "Partenza" (Aufbruch; sezione che traccia la partenza da Lubecca dei fratelli Mann), "Percorsi di vita" (Lebenswege), "Sofferenza per la Germania" (Leiden an Deutschland) e "Addii" (Abschiede).

Galleria d'immagini

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  1. ^ a b c d e f g h i j Buddenbrookhaus - Sito ufficiale: Infos[collegamento interrotto]
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q La nuova Casa Buddenbrook[collegamento interrotto]
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n Lübeck.de > Tourismus > Kultur > Museen > Buddenbrookhaus, su luebeck.de. URL consultato il 17 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2019).
  4. ^ a b c d e f g h Egert-Romanowska, Joanna - Omilanowska, Małgorzata, Germania, Dorling Kindersley, London, 2000 - Mondadori, Milano, 2002, p. 450
  5. ^ a b c d e A.A.V.V., Germania Nord, Touring Club Italiano, Milano, 2003 - 2009
  6. ^ a b c Reiseführer Deutschland > Schleswig Holstein > Ostsee > Lübeck > Buddenbrookhaus - Heinrich-und-Thomas-Mann Zentrum, su reisefuehrer-deutschland.de. URL consultato il 17 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2012).
  7. ^ a b Sorge, Paola, "La Casa dei Buddenbrook", in: "La Repubblica Viaggi", 28 febbraio 2009, p. 1
  8. ^ Ivory, Michael, Le Guide Traveler di National Geographic - Germania, National Geographic Society, New York, 2004 - White Star, Vercelli, 2005, p. 120

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN123851673 · ISNI (EN0000 0001 1939 2946 · LCCN (ENnr95011201 · GND (DE2130852-4 · BNF (FRcb134973208 (data) · J9U (ENHE987007262430305171