Burning Bridges (Bon Jovi)
Burning Bridges album in studio | |
---|---|
Artista | Bon Jovi |
Pubblicazione | 21 agosto 2015 |
Durata | 40:22 |
Dischi | 1 |
Tracce | 10 |
Genere | Pop rock |
Etichetta | Mercury Records |
Produttore | John Shanks, Jon Bon Jovi |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Austria[1] (vendite: 7 500+) |
Bon Jovi - cronologia | |
Album successivo
This House Is Not For Sale (2016) | |
Singoli | |
|
Burning Bridges è un album in studio, il tredicesimo, della rock band statunitense Bon Jovi, pubblicato il 21 agosto 2015. Il primo singolo estratto Saturday Night Gave Me Sunday Morning ha debuttato in radio il 17 luglio 2015 ed è stato ufficialmente pubblicato il 31 luglio 2015.[2][3]
Burning Bridges sarà seguito da This House Is Not For Sale, quattordicesimo album in studio della band che uscirà nel settembre 2016.[4]
Il disco
[modifica | modifica wikitesto]Burning Bridges è stato concepito per soddisfare l'impegno dei Bon Jovi e l'etichetta discografica Mercury Records, la band e l'etichetta non riuscivano a mettersi d'accordo su termini corretti per il contratto discografico della band; è l'ultima pubblicazione sotto questa etichetta e la fine di una relazione di 32 anni.[2]
Inoltre, questo è il primo album dove non è presente il membro fondatore Richie Sambora, ( presente come co-scrittore in Saturday Night Gave Me Sunday Morning), che ha lasciato la band nel 2013. La title track dell'album We Don't Run fa esplicito riferimento alla insoddisfazione dei Bon Jovi con l'etichetta.[5][2]
«“This is a fan record to accompany a twelve-show international tour. It’s songs that weren’t finished, that were finished, a couple of new ones like the one we released as a single (“We Don’t Run”),” says Bon Jovi. “It’s sort of a hint as to where we’re going musically, but the new album, the real new album, will be early next year.”»
«"Burning Bridges è un album (il quattordicesimo) per i fan fatto per accompagnare le nostre 12 date del tour internazionale. Sono canzoni che non erano finite, le abbiamo finite, e alcune sono nuove, abbiamo lanciato come singolo (We Don't Run). Una specie di anticipazione della direzione musicale in cui ci stiamo muovendo. Ma il nostro 'vero' nuovo album uscirà il prossimo anno"»
Le canzoni
[modifica | modifica wikitesto]Il primo singolo Saturday Night Gave Me Sunday Morning ha avuto la sua anteprima sulla radio austriaca Ö3 Hitradio il 17 luglio 2015 ed è stato pubblicato il 31 luglio 2015. È stato originariamente scritto per l'album The Circle, che alla fine non ne ha fatto parte, e finalizzato per questo progetto. Non lontano dal suono degli ultimi due album della band, ma è stato criticato da alcuni settori della stampa da una canzone come Gotta Be Somebody dei Nickelback.[7]
Il secondo singolo estratto dall'album We Don't Run ha debuttato nella brasiliana Radio Rock il 20 luglio 2015 ed è stato pubblicato il 31 luglio 2015. A differenza del singolo precedente, questa canzone è stata scritta per Burning Bridges.[2][8]
Rilascio e ricezione critica
[modifica | modifica wikitesto]Recensione | Giudizio |
---|---|
AllMusic | [9] |
Rockol | [10] |
Rock Rebel Magazine | [11] |
Renowned for Sound | [12] |
Melodic Rock Italia | [13] |
Stereoboard | [14] |
L'album è stato pubblicato il 21 agosto 2015 in tutto il mondo, nella prima settimana dalla sua pubblicazione, ha raggiunto la vetta delle classifiche in Germania[15], Spagna[16], Austria[17] e Israele[18]; la seconda posizione in Svizzera[19] e Paesi Bassi[20], la terza posizione nel Regno Unito[21], Giappone[22] e Australia[23], in Canada ha raggiunto la quarta posizione nella Billboard Canadian Albums[24]; si è posizionato alla tredicesima posizione nella Billboard 200 con 25 000 copie vendute.[25][26].
In Italia ha debuttato alla diciottesima posizione nella prima settimana[27], nella seconda settimana ha raggiunto la terza posizione della top 100 albums.[28]
Successo commerciale
[modifica | modifica wikitesto]Il 2 settembre 2015 l'album si piazza alla terza posizione nella lista degli album più venduti della settimana negli Stati Uniti, con 105 000 copie vendute.[29] Il 9 settembre 2015, si piazza alla settima posizione degli album più venduti della settimana, con 51 000 copie vendute.[30] Il 16 settembre 2015, con 33 000 copie vendute, si piazza alla sedicesima posizione della classifica degli album più venduti della settimana.[31] A quattro settimane dalla sua pubblicazione, Burning Bridges, si piazza alla ventiquattresima posizione della classifica degli album più venduti della settimana, con 23 000 copie vendute.[32] Nella quinta settimana si piazza alla trentatreesima posizione della classifica degli album più venduti della settimana,con 19 000 copie vendute.[33]
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]- A Teardrop to the Sea – 5:08 (Jon Bon Jovi, Billy Falcon)
- We Don't Run – 3:15 (Jon Bon Jovi, John Shanks)
- Saturday Night Gave Me Sunday Morning – 3:23 (Jon Bon Jovi, Richie Sambora, John Shanks)
- We All Fall Down – 4:04 (Jon Bon Jovi, John Shanks)
- Blind Love – 4:46 (Jon Bon Jovi)
- Who Would You Die For – 3:54 (Jon Bon Jovi, Billy Falcon)
- Fingerprints – 5:58 (Jon Bon Jovi, Billy Falcon)
- Life Is Beautiful – 3:21 (Jon Bon Jovi, Billy Falcon, Chris DeStefano)
- I'm Your Man – 3:44 (Jon Bon Jovi, John Shanks)
- Burning Bridges – 2:44 (Jon Bon Jovi)
- Bonus tracks - Edizione giapponese
- Take Back The Night – 3:42 (Jon Bon Jovi, John Shanks)
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Jon Bon Jovi: voce e chitarra
- David Bryan: tastiera, cori
- Tico Torres: batteria
- Hugh McDonald: basso, cori
- Phil X - chitarra, cori
- John Shanks - chitarra
Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (2015) | Picco Posizione |
---|---|
Germania (Media Control Charts)[15] | 1 |
Spagna (PROMUSICAE)[16] | 1 |
Austria (Ö3 Austria Top 40)[17] | 1 |
Israele (Media Forest)[18] | 1 |
Croazia (HDU Toplista)[34] | 1 |
Paesi Bassi (MegaCharts)[20] | 2 |
Svizzera (Schweizer Hitparade)[19] | 2 |
Giappone (RIAJ)[22] | 3 |
US (Top Rock Albums)(Billboard)[35] | 3 |
Italia (Classifica FIMI Album)[28] | 3 |
Regno Unito (Official Albums Chart)[21] | 3 |
Australia (ARIA Charts)[23] | 3 |
Canada (Billboard Canadian Albums)[24] | 4 |
Repubblica Ceca (IFPI)[36] | 4 |
Portogallo (Associação Fonográfica Portuguesa)[37] | 6 |
Argentina (CAPIF)[38] | 7 |
US (BillboardTop Album Sales)[39] | 8 |
Finlandia (Suomen virallinen lista)[40] | 9 |
Belgio (Ultratop) Fiandre[41] | 11 |
US (Billboard 200)[26] | 13 |
Irlanda (Irish Albums Chart)[42] | 13 |
Belgio (Ultratop) Vallonia[43] | 17 |
Nuova Zelanda (Official New Zealand Music Chart)[44] | 19 |
Ungheria (Mahasz)[45] | 21 |
Svezia (Sverigetopplistan)[46] | 25 |
Norvegia (VG-lista)[47][48] | 34 |
Francia (Syndicat national de l'édition phonographique)[49] | 73 |
Vendite
[modifica | modifica wikitesto]Settimana | Posizione (mondiale) | Vendite (mondiale) |
---|---|---|
1 | 3 | 105.000[29] |
2 | 7 | 51.000[30] |
3 | 16 | 33.000[31] |
4 | 24 | 23.000[32] |
5 | 33 | 19.000[33] |
Totale | 231.000 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (DE) Bon Jovi - Burning Bridges – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 24 aprile 2023.
- ^ a b c d (EN) Michele Amabile Angermiller, Bon Jovi to Release Special Fan Album Next Month, su billboard.com, Billboard, 17 luglio 2015. URL consultato il 1º settembre 2015.
- ^ (EN) UMG, BON JOVI: Estrenan hoy nueva canción "Saturday Night Gave Me Sunday Morning", su universalmusic.es, 17 luglio 2015. URL consultato il 1º settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2015).
- ^ (EN) Christina Chin, Bon Jovi goes back to basics for new album, su uk.whaatsnew.com, 30 settembre 2015. URL consultato il 1º ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2015).
- ^ Michele Chisena, Bon Jovi, l'album che brucia un ponte e ne costruisce di nuovi: "È la fine di un'epoca", su repubblica.it, la Repubblica, 28 agosto 2015. URL consultato il 2 settembre 2015.
- ^ (EN) Scott Shannon, Bon Jovi Riddled Us This: ‘Burning Bridges’ Is The Band’s ‘Latest Album, But Not The Next’, su wcbsfm.cbslocal.com, WCBS-FM 101.1, 24 luglio 2015. URL consultato il 1º settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2016).
- ^ (ES) Ouça "Saturday Night Gave Me Sunday Morning", nova música do Bon Jovi, su vagalume.com.br, vagalume.com, 17 luglio 2015. URL consultato il 3 settembre 2015.
- ^ (PT) Willian Maier, Ouça “We Don´t Run”, mais uma música nova do Bon Jovi, su radiorock.com.br, 20 luglio 2015. URL consultato il 3 settembre 2015.
- ^ (EN) Stephen Thomas Erlewine, Bon Jovi Burning Bridges AllMusic Review, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 31 agosto 2015.
- ^ Gianni Sibilla, Recensione - Bon Jovi Burning Bridges, su rockol.it, 28 agosto 2015. URL consultato il 1º settembre 2015.
- ^ Francesco Cacciatore, Recensione Bon Jovi - Burning Bridges, su rockrebelmagazine.com, 28 agosto 2015. URL consultato il 1º settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2015).
- ^ (EN) Susie Garrard, Album Review : Bon Jovi Burning Bridges, su renownedforsound.com, 28 agosto 2015. URL consultato il 1º settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2015).
- ^ Lorenzo Pietra, Bon Jovi Burning Bridges (recensione), su melodicrock.it, 30 agosto 2015. URL consultato il 7 settembre 2015.
- ^ (EN) Simon Ramsay, Bon Jovi - Burning Bridges (Album Review), su stereoboard.com, 3 settembre 2015. URL consultato il 7 settembre 2015.
- ^ a b (DE) Longplay-Chartverfolgung at Musicline, su musicline.de. URL consultato il 30 agosto 2015 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2012).
- ^ a b (ES) El Portal de Musica - Top 100 Albums, su elportaldemusica.es. URL consultato il 3 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2017).
- ^ a b (DE) Schriftzug "Ö3 Austria Top 40" Ö3Longplay Charts Woche 35 2015, su oe3.orf.at. URL consultato il 3 settembre 2015.
- ^ a b best-seller, su musicaneto.com. URL consultato il 2 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2016).
- ^ a b (EN) Bon Jovi - Burning Bridges, su swisscharts.com. URL consultato il 2 settembre 2015.
- ^ a b (NL) Bon Jovi – Burning Bridges, su dutchcharts.nl. URL consultato il 30 agosto 2015.
- ^ a b (EN) Official Albums Chart Top 100 - 28 August 2015 - 03 September 2015, su officialcharts.com. URL consultato il 30 agosto 2015.
- ^ a b (JA) top 30 international albums, su oricon.co.jp, 31 agosto 2015. URL consultato il 3 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2015).
- ^ a b (EN) ARIA Australian Top 50 Albums, su ariacharts.com.au, Australian Recording Industry Association, 31 agosto 2015. URL consultato il 29 agosto 2015.
- ^ a b (EN) 45 Charts Canadian Albums, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 1º settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2018).
- ^ (EN) Keith Caulfield, Billboard 200 Chart Moves: Bon Jovi Earns 15th Top 20 Album, su billboard.com, Billboard, 4 settembre 2015. URL consultato il 6 settembre 2015.
- ^ a b (EN) Bon Jovi chart history, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 1º settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2018).
- ^ (EN) Italian charts Bon Jovi - Burning Bridges, su italiancharts.com. URL consultato il 6 settembre 2015.
- ^ a b Classifica settimanale WK 35 Top 100 albums: Bon Jovi - Burning Bridges, su fimi.it, FIMI. URL consultato il 6 settembre 2015.
- ^ a b (EN) United World Chart Album Chartweek 36 / 2015, su mediatraffic.de, 2 settembre 2015. URL consultato il 3 settembre 2015.
- ^ a b (EN) United World Chart Album Chartweek 37 / 2015, su mediatraffic.de, 9 settembre 2015. URL consultato il 10 settembre 2015.
- ^ a b (EN) United World Chart Album Chartweek 38 / 2015, su mediatraffic.de, 16 settembre 2015. URL consultato il 17 settembre 2015.
- ^ a b (EN) United World Chart Album Chartweek 39 /2015, su mediatraffic.de, 23 settembre 2015. URL consultato il 24 settembre 2015.
- ^ a b (EN) United World Chart Album Chartweek 40 /2015, su mediatraffic.de, 30 settembre 2015. URL consultato il 1º ottobre 2015.
- ^ (HR) Top 40 Stranih - Bon Jovi Burning Bridges, su hdu-toplista.com. URL consultato il 3 settembre 2015.
- ^ (EN) Billboard Top Rock Albums for Bon Jovi., su billboard.com, Billboard. URL consultato il 1º settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2018).
- ^ (CS) IFPI ČR Hitparáda - Albums - Top 100, su ifpicr.cz. URL consultato il 3 settembre 2015.
- ^ (EN) Bon Jovi - Burning Bridges, su portuguesecharts.com. URL consultato il 1º settembre 2015.
- ^ (ES) Ránking de discos más vendidos de la semana, su diariodecultura.com.ar. URL consultato il 3 settembre 2015.
- ^ (EN) Billboard Top Album Sales, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 2 settembre 2015.
- ^ (EN) Bon Jovi - Burning Bridges, su finnishcharts.com. URL consultato il 1º settembre 2015.
- ^ (NL) Bon Jovi - Burning Bridges album charts, su ultratop.be. URL consultato il 30 agosto 2015.
- ^ (EN) Irish Music Charts Archive - Top 100 Artist Album, Week Ending 27 August 2015, su chart-track.co.uk. URL consultato il 30 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2015).
- ^ (FR) Bon Jovi - Burning Bridges album charts, su ultratop.be. URL consultato il 30 agosto 2015.
- ^ (EN) NZ Top 40 Albums Chart, su nztop40.co.nz, Recorded Music NZ, 31 agosto 2015. URL consultato il 30 agosto 2015.
- ^ (HU) Top 40 album-, DVD- és válogatáslemez-lista, su slagerlistak.hu, zene.slagerlistak.hu. URL consultato il 2 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2013).
- ^ (EN) Bon Jovi - Burning Bridges, su swedishcharts.com. URL consultato il 1º settembre 2015.
- ^ (EN) Bon Jovi Burning Bridges -norwegian charts, su norwegiancharts.com. URL consultato il 13 settembre 2015.
- ^ (EN) Norway top 40 albums, su acharts.co. URL consultato il 13 settembre 2015.
- ^ (FR) Bon Jovi - Burning Bridges, su lescharts.com. URL consultato il 1º settembre 2015.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Stephen Thomas Erlewine, Burning Bridges, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Burning Bridges, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Burning Bridges, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.