Cais di Pierlas
Stemma della famiglia Cais | |
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En adverse fortune bon coeur | |
Blasonatura | |
D'azzurro, al cuore di rosso, cucito, accompagnato, in capo, da una stella, in punta da una mezzaluna montante, il tutto d'oro. |
La famiglia Cais (anche Chais, Caïs, Cays, Ciais, Chiais)[1] conti di (o de) Pierlas, una tra le più antiche di Nizza e della Provenza[2] (i suoi primi atti documentati risalgono infatti al 1200), era originaria di La Roche[3] (paesino della Valdeblore dove si trova l'antica casa della famiglia Chiaïs) e fu investita del feudo di Pierlas e del titolo comitale nel 1764.
Genealogia e storia
[modifica | modifica wikitesto]L'ascesa sociale della famiglia Cais (originariamente chiamata Chiaïs) fu coronata dal matrimonio a Saint Martin Vésubie, nel 1678, tra Joseph Chiaïs (1662-Valdeblore 1742) capitano della milizia figlio di Ludovic Chiaïs (Valdeblore 1623-Valdeblore 1711) e Marguerite Cagnoli (1669-Valdeblore 1733) appartenente a una ricca e potente famiglia locale[4], nel 1784 fatti conti di Sainte Agnès dai Savoia[5]. Dalla loro unione nacquero sei figli, tra cui Joseph Chiaïs (Valdeblore 1706- Valdeblore 1786) notaio e comandante la milizia della contea di Nizza[6], fatto primo conte di Pierlas dai Savoia nel 1764 e cambiando il cognome in Cais.
Dalla prima unione di Joseph Chiaïs nel 1726 a Saint Martin Vésubie con Marie-Thèrése Ricordi (1711-Valdeblore 1737), nacquero cinque figli di cui la figlia Jeanne Marie Marguerite Chiaïs (Valdeblore 1730-Saint Martin Vésubie 1778) sposando nel 1747 a Valdeblore Jean Cagnoli (S.Martin Vésubie 1722-S.Martin Vésubie 1779) fu madre di Joseph Cagnoli fatto conte di Saint Agnès nel 1784.
Ramo Cais conti di Pierlas
[modifica | modifica wikitesto]Dalla fine del XVIII secolo i Cais furono proprietari d'uno dei più bei palazzi della vecchia Nizza, già dei Ribotti, che porta tuttora il loro nome. Nel corso dei secoli diedero numerose autorità civili e militari alla città stessa e all'armata del Duca di Savoia tra cui, tra il 1795 e il 1800, il secondo conte Cais Giuseppe-Maria (nel 1783 sposò Ribotti Josephine dei conti di Valdeblore[7][8][9]) che si distinse nell'armata sarda contro i francesi.
Suo figlio Ippolito (Nizza 1787-1868; sposò, nel 1813, Eugenia dei marchesi Romagnano di Virle[10]: antichissima famiglia piemontese di origine Arduinica[11]) ufficiale e primo console di Nizza nel 1820, fu scultore e pittore d'un certo valore[12]. Disegnò, fra l'altro, la facciata della chiesa di Cimiez dove si trova la tomba di famiglia.
Amante di piante esotiche e primo diffusore di palme a Nizza, piantò nel 1837 nella sua proprietà di Le Ray (la villa Pierlas) Chamaedorea elegans, Chamaedorea sartorii, Phoenix sylvestris e Trachycarpus martianus. Fu così all'origine delle attività d'acclimatazione della palma a Nizza. La sua tenuta, acquistata dalla famiglia Chambrun, fu poi divisa e frammentata. L'attuale parco pubblico Chambrun[13][14] è una parte della vecchia proprietà.
Suo nipote Eugenio (quinto conte Cais 1842-1900; figlio di Cesare e di Seraphine Agathe dei marchesi d'Espagnet de Villeneuve-Moris[15] e marito di Giuseppa Gromo Richelmy nobile dei conti di Ternengo[16][17]), inizialmente anche lui pittore[18], fu invece un importante storico medievalista della Contea di Nizza a cui per questo la città volle dedicare una sua via[19]. Una sua nipote (Elena 1914-1954; figlia di Giuseppe settimo conte Cais di Pierlas e Maria Dorizza) sposò a Genova, nel novembre del 1937, Giorgio Parodi (Venezia 1897-Genova 1955): pluridecorato eroe dell'aviazione nella prima e seconda guerra mondiale, armatore e creatore della Moto Guzzi.
A metà ottocento, dopo l'annessione di Nizza alla Francia, la famiglia, rifiutandosi di stare sotto i francesi, si trasferì in Piemonte dando origine a un ramo piemontese-ligure e uno veneziano.
Dal matrimonio di Giuseppe Cais di Pierlas[20], fratello del quinto conte Cais (il sopra citato Eugenio), con Laura Mocenigo (nobile dei conti di Cordignano[21] e discendente diretta dell'antica famiglia dogale veneziana proprietaria del Palazzo Mocenigo di San Stae/Santa Croce) nacquero tre figli: Maritza, Anna Maria (che sposò Eugenio Casagrande di Villaviera e che ebbe una figlia: Maria Gregoria che sposò a Venezia Luigi Jagher)[22] e Alberto (Parma 1891-Nizza 1973)[23] ottavo conte Cais: ultimo discendente diretto e pianista/compositore di un certo successo[24].
Ora i suoi rami diretti vivono tra Genova[25] e Venezia.
Ma il nome dei Cais rimane ancora molto simbolico nella Contea di Nizza in quanto rappresenta la grande storia con tutte le sue tradizioni e valori.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Origine del cognome "Cais". Ciais, nelle Alpi Marittime, è una variante italianizzata di Chaix. Cognome molto diffuso nel dipartimento della Drôme, del Vaucluse, delle Bocche del Rodano e generalmente nel Sud-Est della Francia, designa chi è originario di una località detta Chaix. Toponimo corrente in quei dipartimenti spesso associato, in topografia, a colline. Quindi è il significato di "roccia" (“roche” in francese) che va privilegiato. Sia per quanto riguarda la radice preromana "quer" (=roccia, sperone roccioso), sia per una metafora legata all'occitano "cais" (= mandibola, denti). Questo sempre che il cognome si incontri nel Sud-Est della Francia.
- ^ Nice Historique
- ^ La Roche
- ^ “La notabilité dans la durée : la famille CAGNOLI de Saint-Martin-Vésubie.”
- ^ Comuni lettera S “Sainte Agnès”
- ^ ”Il patriziato Italiano” vol. I – Antonio Manno – 1895 Firenze
- ^ “Nel 1699 infeudati con il titolo comitale dai Savoia.”, su documentation-provence.org. URL consultato il 10 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2010).
- ^ “La famiglia dei conti Ribotti di Valdeblore”
- ^ “Lettera V, Valdeblore”
- ^ “La famiglia dei Marchesi di Romagnano di Virle”, su carignanoturismo.it. URL consultato il 10 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2012).
- ^ Enciclopedia on line, Romagnano di, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Hippolyte Cais de Pierlas
- ^ Il parco Chambrun
- ^ Avenue de, Parc Chambrun
- ^ “Séraphie d'Espagnet”
- ^ ”Elenco ufficiale della nobiltà italiana” 1934 Roma – anno XII – p.416
- ^ “Gromo di Ternengo”, su archivi-sias.it. URL consultato il 10 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
- ^ Nizza storica
- ^ Rue Cais de Pierlas
- ^ “Lettera C”
- ^ ”Elenco ufficiale della nobiltà italiana” 1934 Roma – Anno XII – p.553
- ^ Discendente, per parte di un trisnonno materno (Francesco Corradini), dagli ultimi eredi dei Balduini (o Baldovini) de Capris: nobili del SRI, conti Palatini di Trento e cavalieri aurati. Come da atto notarile del 1893 dei Libri di Archiviazione degli archivi provinciali di Trento, codice TN1893-124.
- ^ Family Group Sheet
- ^ Alberto Cais di Pierlas
- ^ A Genova, nel Novembre del 1937, Elena Cais (1914 – 1954), figlia di Giuseppe Cais figlio di Eugenio Cais (storico della Contea di Nizza), sposò Giorgio Parodi multi decorato eroe dell'aviazione italiana, armatore e fondatore della Moto Guzzi. Lasciò una figlia (Marina) e due figli (Roberto e Andrea).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio Manno "Il patriziato Subalpino"
- Atonio Manno "Eugenio Cais di Pierlas" Torino 1902
- "Elenco ufficiale della nobiltà italiana" Roma Anno XII
- "Cais de Pierlas (famille)" Dictionnaire historique et biographique du comté de Nice, su nicerendezvous.com.
- "Cais de Pierlas Eugène" Dictionnaire historique et biographique du comté de Nice, su nicerendezvous.com.
- "Vie di Nizza per lettera C", su nicerendezvous.com.
- CAIS (Cays), Eugenio, conte di Pierlas Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 16 (1973) – Treccani.it
- Parc Chambrun (Nice), su wikimapia.org.
- “Edilberto Mola di Nomaglio e Beinasco marito di Sofia Cais di Pierlas”, su geneall.net.
- “Cesare Cattaneo Mallone nobile di Novi e nono conte di Pierlas”, su smomge.org. URL consultato il 10 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- “Il Generale Ignace Ribotti de Molière” p.164, su nicehistorique.org.
- “Blasonario delle famiglie subalpine: Mola”, su blasonariosubalpino.it.
- “Storia della famiglia D’Espagnet”, su gallica.bnf.fr.
- “Castello dei marchesi d’Espagnet”, su chateau-de-pourcieux.com. URL consultato il 10 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2013).
- “Blasonario delle famiglie subalpine: Cattaneo Mallone”, su blasonariosubalpino.it.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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