Cape York (meteorite)
Cape York | |
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Massa principale di Cape York detta Ahnighito, American Museum of Natural History, New York | |
Tipo di meteorite | Meteorite ferrosa |
Classificazione chimica | IIIAB |
Classificazione strutturale | Ottaedrite media |
Composizione | 91% Fe; 7,58% Ni; 19,2 ppm Ga; 36 ppm Ge; 5 ppm Ir |
Stato | Groenlandia |
Regione | Qaanaaq (o Thule) comune di Avannaata |
Coordinate | 76°04′N 64°58′W |
Caduta osservata | No |
Data della caduta | 10.000 anni fa |
Data ritrovamento | 1897 |
Massa conosciuta (TKW) | 58.200 kg[1] |
Cape York è un meteorite caduto nel nord della Groenlandia circa 10.000 anni fa.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le masse Ahnighito (la Tenda), Woman (la Donna) e Dog (il Cane) erano già conosciute dal popolo degli Inuit da secoli ed utilizzate come fonte di metallo per la creazione di arpioni e strumenti[2][3]. Le prime voci dell'esistenza di queste masse metalliche raggiunse la comunità scientifica nel 1818. Cinque spedizioni tra il 1818 e il 1883 fallirono lo scopo di individuarne la posizione. Furono finalmente trovate da Robert Peary, il famoso esploratore artico, che nel 1894 con l'aiuto di una guida locale le localizzò sull'isola di Saviksoah, al largo di Capo York.
A Peary occorsero tre anni per organizzare il difficile spostamento delle meteoriti e il successivo imbarco. Per compiere l'opera fu necessaria addirittura la costruzione di un'apposita ferrovia, la prima in Groenlandia. L'esploratore fu ripagato dei suoi sforzi dall'American Museum of Natural History di New York che acquistò gli esemplari, tuttora in mostra nelle sue sale, per 40.000 dollari[senza fonte].
Nel 1963 Vagn F. Buchwald recuperò vicino ad Agpalilik un esemplare, detto the Man (l'Uomo), secondo per dimensioni solo ad Ahnighito e del peso di 20 t. Nella squadra che partecipò a tale recupero ricordiamo Per Kirkeby, che l'anno seguente conseguirà la laurea in geologia artica.
Visto che nessun pavimento avrebbe retto il peso di Ahnighito, la massa principale di 31 tonnellate in mostra nella sala Arthur Ross Hall, il museo dovette realizzare un robusto supporto appoggiato direttamente sullo strato roccioso al di sotto del museo.
Composizione e classificazione
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di un meteorite ferroso di tipo IIIAB[1]. Le inclusioni di troilite rappresentano circa il 5,6% della massa.
Esemplari
[modifica | modifica wikitesto]I principali frammenti recuperati del meteorite di Cape York portano tutti un nome proprio:
- Ahnighito (la Tenda), 30.900 kg[4], 1894-1897, Meteorite Island, 76°04'N - 64°58'W
- the Woman (la Donna), 3.000 kg[4], 1897, Saveruluk, 76°09'N - 64°56'W
- the Dog (il Cane), 400 kg, 1897, Saveruluk, 76°09'N - 64°56'W
- Savik I, 3.402 kg[4], 1913, Savequarfik, 76°08'N - 64°36'W
- Thule, 48 kg, 1955
- Savik II, 7,8 kg, 1961, Savequarfik, 76°08'N - 64°36'W
- Agpalilik o the Man (l'Uomo), 20.000 kg[4], 1963, Agpalilik, 76°09'N - 65°10'W
- Tunorput, 250 kg, 1984
Attualmente Ahnighito, the Woman e the Dog sono conservati presso l'American Museum of Natural History[5] di New York, mentre Agpalilik è nel Museo Geologico dell'Università di Copenaghen.
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Ahnighito
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Agpalilik
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Meteoritical Bulletin Database: Cape York
- ^ T. A. Rickard, The Use of Meteoric Iron, in The Journal of the Royal Anthropological Institute of Great Britain and Ireland, vol. 71, n. 1/2, 1941, pp. 55–66., DOI:10.2307/2844401.
- ^ Buchwald, V F, On the Use of Iron by the Eskimos in Greenland, in Materials Characterization, vol. 29, n. 2, 1992, pp. 139–176, DOI:10.1016/1044-5803(92)90112-U.
- ^ a b c d J. Kelly Beatty, Carolyn Collins Petersen, Andrew Chaikin. The new solar system. Cambridge University Press, 1999, ISBN 0521645875
- ^ American Museum of Natural History, Arthur Ross Hall of Meteorites (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2008).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cape York
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) American Museum of Natural History., custodisce la massa principale (Ahnighito)
- www.meteoritestudies.com, su meteoritestudies.com. URL consultato il 29 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2013).