Carlo Alberto Quigini Puliga

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Carlo Alberto Quigini Puliga

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato4 aprile 1905 –
LegislaturaXXII
Sito istituzionale

Dati generali
Professionemilitare di carriera
Carlo Alberto Quigini Puliga
NascitaCasale Monferrato, 9 maggio 1840
MorteCamogli, 11 aprile 1913
Cause della morteNaturali
Dati militari
Paese servito Regno di Sardegna
Italia (bandiera) Regno d'Italia
Forza armataRegia Marina Sarda
Regia Marina
Anni di servizio1857-1905
GradoViceammiraglio
GuerreTerza guerra d'indipendenza italiana
CampagneCampagna piemontese in Italia centrale
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Scuola di Marina di Genova
FASCICOLO PERSONALE
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Carlo Alberto Quigini Puliga (Casale Monferrato, 9 maggio 1840Camogli, 11 aprile 1913) è stato un ammiraglio e politico italiano, già distintosi come ufficiale nel corso della campagna piemontese in Italia centrale, dove fu decorato della medaglia d'argento al valor militare, e nel corso della terza guerra d'indipendenza italiana. Dopo aver comandato numerose unità, tra cui la nave da battaglia Caio Duilio, tra il 1 luglio 1898 e il 29 luglio 1900 ricoprì l'incarico di sottosegretario di stato alla Marina Successivamente fu vicepresidente del Consiglio superiore di Marina, comandante in capo del 2° Dipartimento militare marittimo di Napoli (1901-1903) e del 1º Dipartimento militare marittimo di La Spezia (1903-1905). Il 4 marzo 1905 fu nominato Senatore del Regno d'Italia.

Nacque a Casale Monferrato il 9 maggio 1840, figlio di Pietro e Angelina Chionio Nuvoli.[1] Nel 1853 venne ammesso a frequentare la Regia Scuola di Marina, conseguendo la nomina a guardiamarina di seconda classe nel 1857, e di prima classe nel 1859. Partecipò alla campagna navale del 1860-1861 imbarcato dapprima sulla corvetta a ruote Governolo, e poi sulla pirofregata Vittorio Emanuele, venendo decorato con una medaglia d'argento al valor militare per essersi distinto nei combattimenti sul Garigliano e a Mola di Gaeta.[1] Il 1 settembre 1860 venne promosso sottotenente di vascello, e luogotenente di vascello di seconda classe il 1 ottobre 1862.[1] Nel 1866, durante la terza guerra d'indipendenza italiana, partecipò alla campagna navale contro l'Austria imbarcato sulla fregata a elica Italia e poi sul pirovascello Re Galantuomo.[1] Promosso capitano di fregata il 1 marzo 1876, fu imbarcato sulla nuova nave da battaglia Caio Duilio, e poi sull'avviso Marcantonio Colonna durante la crisi in Egitto del 1880-1881.[1] Divenuto capitano di vascello il 1 marzo 1885, fu comandante dell'ariete corazzato Affondatore (1885-1887), della fregata a elica Maria Adelaide e della nave da battaglia Lepanto.[1] Capo di stato maggiore del 1° Dipartimento marittimo di La Spezia, venne promosso contrammiraglio il 16 febbraio 1893 e assunse il comando della 2ª Divisione della Squadra navale che fu attiva dal 1895 al 1896.[1] Il 16 aprile 1896 fu promosso viceammiraglio, e assunse il comando militare marittimo della piazzaforte de La Maddalena, e nel 1897 fu comandante superiore del C.R.E..[1] Il 1 luglio 1898 fu nominato sottosegretario di stato alla Marina, incarico che mantenne fino al 29 luglio 1900.[1] Successivamente fu vicepresidente del Consiglio superiore di Marina, comandante in capo del 2° Dipartimento militare marittimo di Napoli (1901-1903) e del 1° Dipartimento militare marittimo di La Spezia (1903-1905).[1] Lasciato il servizio attivo nel 1905, fu nominato Senatore del Regno d'Italia il 4 marzo dello stesso anno.[1] Si spense a Camogli l'11 aprile 1913.[1]

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Per essersi distinto nei fatti d'arme del Garigliano e di Mola di Gaeta
— Regio Decreto 17 novembre 1860.
Cavaliere dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia decorato di Gran Cordone - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di gran croce decorato di gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa delle campagne delle guerre d'indipendenza con fascette 1860-1861 e 1866 - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa dell'Unità d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Croce d'oro per anzianità di servizio - nastrino per uniforme ordinaria


  1. ^ a b c d e f g h i j k l Alberini, Prosperini 2016, p. 438.
  • Paolo Alberini e Franco Prosperini, Uomini della Marina 1861-1946 Dizionario Biografico, Roma, Ufficio Storico della Marina Militare, 2016, ISBN 978-88-98485-95-6.
  • Luigi Donolo, Il Mediterraneo nell'Età delle rivoluzioni 1789-1849, Pisa, Pisa University Press, 2012, ISBN 978-88-6741-004-0.
  • Mariano Gabriele, La politica navale italiana dall'Unità alla vigilia di Lissa, Milano, A. Giuffrè, 1958.
  • Martino Sacchi, Navi e cannoni: la Marina italiana da Lissa a oggi, Firenze, Giunti, 2000, ISBN 88-09-01576-2.
  • Telesforo Sarti, Il Parlamento subalpino e nazionale. Profili e cenni biografici, Terni, Tipografia Editrice dell'Industria, 1896.

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