Coordinate: 52°23′17.85″N 4°32′34.84″E

Circuito di Zandvoort

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Circuit Park Zandvoort)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Circuit Zandvoort
Tracciato di Circuit Zandvoort
Tracciato di Circuit Zandvoort
Localizzazione
StatoPaesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi
LocalitàZandvoort
Caratteristiche
Lunghezza4 259[1] m
Curve14
Il circuito è stato più volte modificato
Inaugurazione1939
Categorie
Formula 1
Campionato FIA di Formula 2
Campionato FIA di Formula 3
Altre serieW Series, F1 Academy
Formula 1
Tempo record1'11"097[1]
Stabilito daLewis Hamilton
suMercedes-AMG F1 W12 E Performance
il5 settembre 2021
record in gara
Mappa di localizzazione
Map

Il circuito di Zandvoort (Circuit Zandvoort) è un tracciato per competizioni automobilistiche che si trova nelle vicinanze dell'omonima cittadina, stazione balneare sulla costa olandese del Mare del Nord. In questa città si erano già tenute competizioni motoristiche nel 1939 su un circuito cittadino e il successo di tali manifestazioni aveva convinto il sindaco a realizzare un tracciato permanente nell'immediata periferia della città, ma lo scoppio della Seconda guerra mondiale fece sì che esso venisse completato solo nel 1948. Ha ospitato tutte le trentatré edizioni del Gran Premio d'Olanda di Formula 1 (dal 1952 al 1953, nel 1955, dal 1958 al 1971, dal 1973 al 1985 e dal 2021), oltre al Gran Premio di Zandvoort nel 1948 e nel 1949.

Il 14 maggio 2019 è stato ufficialmente reinserito nel calendario di Formula 1, a partire dalla stagione 2020, con una convalida di tre anni, ma successivamente posticipato al 2021 a causa della pandemia di COVID-19.[2]

Costruito vicino al mare, il circuito, molto apprezzato dai piloti, ha l'insidia aggiuntiva del vento che porta sul tracciato la sabbia della spiaggia.[3] Il tracciato presenta marcate variazioni altimetriche di almeno 7.92 metri di differenza; tra i tratti caratteristici è da ricordare la curva Tarzan (nome originale olandese Tarzanbocht), un secco tornante a destra subito alla fine del rettilineo di partenza caratterizzato da una marcata sopraelevazione, e il velocissimo tratto che si affronta "a tavoletta" lungo la cresta Hunse (Hunserug) e salendo attraverso la curva Rob Slotemaker (Rob Slotemakerbocht),[4] per andare a frenare una volta raggiunta la cima delle dune, dove scollinando si affronta la veloce e cieca Scheivlak.[5]

I tratti citati sono ancora presenti nella configurazione attuale del tracciato,[6] ma in passato vi erano altri tratti molto impegnativi, come le due curve Hondenvlak, un velocissimo sinistra-destra da affrontare ad acceleratore completamente aperto[7] e la veloce combinazione delle curve destra-sinistra Pulleveld e Bos In che segnava l'ingresso nel bosco allora presente in quel punto, definita dal pilota olandese Rob Slotemaker "la differenza tra i ragazzi e gli uomini veri".[8]

Su questo circuito persero la vita Piers Courage nel 1970 e Roger Williamson nel 1973, quest'ultimo perito in un incendio seguito all'impatto contro le barriere installate a ridosso della pista proprio in vista della gara di quell'anno e ai quali gli organizzatori si erano sempre fermamente opposti, ritenendo più sicuro il sistema delle reti di arresto.[9]

Il nome ufficiale delle sezioni attuali del circuito (i numeri corrispondono alle sezioni che partono dal via fino all'arrivo):[10]

  • Tarzanbocht (1)
  • Gerlachbocht (2)
  • Hugenholtzbocht (3)
  • Hunserug (4)
  • Slotemakerbocht (5)
  • Bocht 6 (6)
  • Scheivlak (7)
  • Mastersbocht (chiamata anche Marlborobocht in omaggio alla vecchia configurazione) (8)
  • Bocht 9 (chiamata anche Renaultbocht in omaggio alla vecchia configurazione) (9)
  • CM.com Bocht (chiamata anche Vodafonebocht in omaggio alla vecchia configurazione) (10)
  • Hans Ernst Bocht 1 e Hans Ernst Bocht 2 (chiamate anche Audi Sbocht in omaggio alla vecchia configurazione) (11 e 12)
  • Bocht 13 (chiamata anche Kumhobocht in omaggio alla vecchia configurazione) (13)
  • Arie Luyendykbocht (chiamata anche Bos Uit in onore alla curva omonima della vecchia configurazione) (14)
Una visuale aerea sul circuito di Zandvoort

Il record assoluto del circuito è di 1'08"885 stabilito da Max Verstappen su Red Bull Racing nelle qualifiche del Gran Premio d'Olanda 2021.[11]

Nel 1973, dietro pressione della Grand Prix Drivers' Association (il "sindacato" dei piloti di Formula 1) furono installate lungo tutta la pista le barriere protettive in acciaio, il cosiddetto guard rail e il tracciato fu modificato[9] con l'introduzione di una chicane, denominata Panoramabocht, al posto delle curve Pulleveld e Bos in,[8] poi nel 1979 fu realizzata in fretta e furia una chicane provvisoria all'altezza della seconda curva Hondenvlak che, dimostratasi inefficace nel rallentare i concorrenti, fu sostituita nel 1980 dalla definitiva chicane Marlboro.[7] Alla fine degli anni ottanta l'espansione urbana ai margini dell'autodromo (nei pressi della Panoramabocht) aumentò il malcontento dei residenti nei confronti dell'attività del circuito.

Questo, unito al declino dell'impianto, portò alla decisione degli amministratori locali di ridimensionare lo sviluppo del tracciato e di vendere nel 1987 alla società alberghiera Vendorado circa la metà del terreno su cui sorgeva il circuito,[12] dove furono realizzate un campo da golf e un'ulteriore zona residenziale.[4] Fu realizzata allora una nuova tortuosa sezione che deviava dalla vecchia pista subito dopo la Hunserug con uno stretto tornante a destra (Toyotabocht), si sviluppava nell'area che circonda i box e si raccordava con il rettilineo di partenza mediante una nuova Bos Uit[3] sopraelevata come la vecchia curva omonima e posta qualche centinaio di metri più vicino al traguardo;[4] la lunghezza fu quindi ridotta a soli 2.526 metri.[6]

In seguito tale scelta è stata in parte riconsiderata e alla fine degli anni novanta la pista, nel frattempo denominata Interim Club Circuit,[13] è stata allungata di nuovo riutilizzando un segmento del tracciato originale (fin quasi alla chicane Marlboro) e realizzando ex-novo circa un chilometro di nastro d'asfalto, perdendo però irrimediabilmente il suo carattere di pista medio-veloce per trasformarsi in un tracciato contorto e lento.

A novembre del 2018 i media annunciarono che la Formula 1 sarebbe ritornata in Olanda entro il 2020, la notizia venne presa con entusiasmo visto che la massima categoria fu assente dal 1985, per quest'occasione è stato consigliato ai manager del circuito di apporvi alcune modifiche al tracciato per rispettare le nuove norme di sicurezza, queste modifiche includono che la curva finale denominata Hugenholtzbocht dovrà diventare una curva sopraelevata per permettere alle vetture di sfruttare la pendenza e così da ottenere velocità superiori in uscita e il miglioramento delle strutture e servizi, per le spese di messa a norma si è offerto il comune di Zandvoort che pagò 4 milioni di euro.

I progetti vennero affidati all'italiana Dromo, che permise alle imprese locali di realizzare due curve sopraelevate con una progressione variabile. La T3 con una sezione calcolata secondo la serie di Fibonacci con pendenza fino a 19º e la T14, con pendenza laterale variabile fino a 18º.

L'asfalto steso, progettato e realizzato in esclusiva per Zandvoort, prende il nome di FlyingDutch,[14] in onore dei piloti olandesi.

La corsa più importante che recentemente si svolge con una certa regolarità a Zandvoort è il Masters di Formula 3, gara internazionale ad inviti in cui si confrontano i migliori piloti dei rispettivi campionati nazionali, denominato Marlboro Masters sino al 2005. Nel 2007 e nel 2008, a causa di restrizioni per il rumore nell'area di Zandvoort, la gara si è svolta sul Circuito di Zolder, in Belgio, ma nel 2009 è tornata nella sua sede originale. Il circuito ha anche ospitato la gara inaugurale della seconda stagione (2006-2007) della serie A1 Grand Prix in aggiunta a prove del DTM e del WTCC.

Inizialmente previsto nel calendario della stagione 2020, il 28 maggio 2020 la FIA ha annunciato l'annullamento del Gran Premio d'Olanda, dopo che era stato rinviato nei mesi precedenti, a causa della pandemia di COVID-19, posticipando quindi il ritorno del circuito al 2021.[2]

Nel 2021 vi si è inoltre tenuto un Gran Premio stagionale della W Series 2021, vedendo così debuttare sul tracciato il genere femminile con conseguente vittoria di Alice Powell, la quale detiene il record femminile sul giro di pista con 1'34"719.[15]

Nel 2023 anche la F1 Academy (prosieguo della W Series) disputa tre mini-gare stagionali a Zandvoort: a vincerle sono Hamda Al Qubaisi, Carrie Schreiner e nuovamente Hamda Al Qubaisi.[16]

Mappe del circuito

[modifica | modifica wikitesto]

Albo d'oro della Formula 1

[modifica | modifica wikitesto]
Anno Pilota Scuderia
1952 Italia (bandiera) Alberto Ascari Italia (bandiera) Ferrari
1953 Italia (bandiera) Alberto Ascari Italia (bandiera) Ferrari
1954 Non disputato
1955 Argentina (bandiera) Juan Manuel Fangio Germania (bandiera) Mercedes
1956 Non disputato
1957
1958 Regno Unito (bandiera) Stirling Moss Regno Unito (bandiera) Vanwall
1959 Svezia (bandiera) Jo Bonnier Regno Unito (bandiera) BRM
1960 Australia (bandiera) Jack Brabham Regno Unito (bandiera) Cooper
1961 Germania (bandiera) Wolfgang von Trips Italia (bandiera) Ferrari
1962 Regno Unito (bandiera) Graham Hill Regno Unito (bandiera) BRM
1963 Regno Unito (bandiera) Jim Clark Regno Unito (bandiera) Lotus
1964 Regno Unito (bandiera) Jim Clark Regno Unito (bandiera) Lotus
1965 Regno Unito (bandiera) Jim Clark Regno Unito (bandiera) Lotus
1966 Australia (bandiera) Jack Brabham Regno Unito (bandiera) Brabham
1967 Regno Unito (bandiera) Jim Clark Regno Unito (bandiera) Lotus
1968 Regno Unito (bandiera) Jackie Stewart Francia (bandiera) Matra
1969 Regno Unito (bandiera) Jackie Stewart Francia (bandiera) Matra
1970 Austria (bandiera) Jochen Rindt Regno Unito (bandiera) Lotus
1971 Belgio (bandiera) Jacky Ickx Italia (bandiera) Ferrari
1972 Non disputato
1973 Regno Unito (bandiera) Jackie Stewart Regno Unito (bandiera) Tyrrell
1974 Austria (bandiera) Niki Lauda Italia (bandiera) Ferrari
1975 Regno Unito (bandiera) James Hunt Regno Unito (bandiera) Hesketh
1976 Regno Unito (bandiera) James Hunt Regno Unito (bandiera) McLaren
1977 Austria (bandiera) Niki Lauda Italia (bandiera) Ferrari
1978 Stati Uniti (bandiera) Mario Andretti Regno Unito (bandiera) Lotus
1979 Australia (bandiera) Alan Jones Regno Unito (bandiera) Williams
1980 Brasile (bandiera) Nelson Piquet Regno Unito (bandiera) Brabham
1981 Francia (bandiera) Alain Prost Francia (bandiera) Renault
1982 Francia (bandiera) Didier Pironi Italia (bandiera) Ferrari
1983 Francia (bandiera) René Arnoux Italia (bandiera) Ferrari
1984 Francia (bandiera) Alain Prost Regno Unito (bandiera) McLaren
1985 Austria (bandiera) Niki Lauda Regno Unito (bandiera) McLaren
1986

2020
Non disputato
2021 Paesi Bassi (bandiera) Max Verstappen Austria (bandiera) Red Bull
2022 Paesi Bassi (bandiera) Max Verstappen Austria (bandiera) Red Bull
2023 Paesi Bassi (bandiera) Max Verstappen Austria (bandiera) Red Bull
2024 Regno Unito (bandiera) Lando Norris Regno Unito (bandiera) McLaren

Vittorie per pilota

[modifica | modifica wikitesto]
Vittorie Pilota Anno(i)/Vettura
4 Regno Unito (bandiera) Jim Clark 1963/Lotus - 1964/Lotus - 1965/Lotus - 1967/Lotus
3 Regno Unito (bandiera) Jackie Stewart 1968/Matra - 1969/Matra - 1973/Tyrrell
3 Austria (bandiera) Niki Lauda 1974/Ferrari - 1977/Ferrari - 1985/McLaren
3 Paesi Bassi (bandiera) Max Verstappen 2021/Red Bull - 2022/Red Bull - 2023/Red Bull
2 Italia (bandiera) Alberto Ascari 1952/Ferrari - 1953/Ferrari
2 Australia (bandiera) Jack Brabham 1960/Cooper - 1966/Brabham
2 Regno Unito (bandiera) James Hunt 1975/Hesketh - 1976/McLaren
2 Francia (bandiera) Alain Prost 1981/Renault - 1984/McLaren
1 Argentina (bandiera) Juan Manuel Fangio 1955/Mercedes
1 Regno Unito (bandiera) Stirling Moss 1958/Vanwall
1 Svezia (bandiera) Jo Bonnier 1959/BRM
1 Germania (bandiera) Wolfgang von Trips 1961/Ferrari
1 Regno Unito (bandiera) Graham Hill 1962/BRM
1 Austria (bandiera) Jochen Rindt 1970/Lotus
1 Belgio (bandiera) Jacky Ickx 1971/Ferrari
1 Stati Uniti (bandiera) Mario Andretti 1978/Lotus
1 Australia (bandiera) Alan Jones 1979/Williams
1 Brasile (bandiera) Nelson Piquet 1980/Brabham
1 Francia (bandiera) Didier Pironi 1982/Ferrari
1 Francia (bandiera) René Arnoux 1983/Ferrari
1 Regno Unito (bandiera) Lando Norris 2024/McLaren

Vittorie per scuderia

[modifica | modifica wikitesto]
Vittorie Scuderia Anno(i)/Pilota
8 Italia (bandiera) Ferrari 1952/Alberto Ascari - 1953/Alberto Ascari - 1961/Wolfgang von Trips - 1971/Jacky Ickx - 1974/Niki Lauda - 1977/Niki Lauda - 1982/Didier Pironi - 1983/René Arnoux
6 Regno Unito (bandiera) Lotus 1963/Jim Clark - 1964/Jim Clark - 1965/Jim Clark - 1967/Jim Clark - 1970/Jochen Rindt - 1978/Mario Andretti
4 Regno Unito (bandiera) McLaren 1976/James Hunt - 1984/Alain Prost - 1985/Niki Lauda - 2024/Lando Norris
3 Austria (bandiera) Red Bull 2021/Max Verstappen - 2022/Max Verstappen - 2023/Max Verstappen
2 Regno Unito (bandiera) BRM 1959/Jo Bonnier - 1962/Graham Hill
2 Regno Unito (bandiera) Brabham 1966/Jack Brabham -1980/Nelson Piquet
2 Francia (bandiera) Matra 1968/Jackie Stewart - 1969/Jackie Stewart
1 Germania (bandiera) Mercedes 1955/Juan Manuel Fangio
1 Regno Unito (bandiera) Vanwall 1958/Stirling Moss
1 Regno Unito (bandiera) Cooper 1960/Jack Brabham
1 Regno Unito (bandiera) Tyrrell 1973/Jackie Stewart
1 Regno Unito (bandiera) Hesketh 1974/James Hunt
1 Regno Unito (bandiera) Williams 1979/Alan Jones
1 Francia (bandiera) Renault 1981/Alain Prost
  1. ^ a b (EN) Circuit Zandvoort, su formula1.com. URL consultato il 5 settembre 2021.
  2. ^ a b Adam Cooper, F1, GP d'Olanda: il ritorno è rimandato al 2021, su it.motorsport.com, 28 maggio 2020. URL consultato il 28 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2020).
  3. ^ a b (EN) La storia del tracciato sul Sito ufficiale, su cpz.nl. URL consultato il 7 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2011).
  4. ^ a b c (EN) A lap at old Zandvoort, articolo con galleria fotografica, su circuitsofthepast.nl, www.circuitsofthepast.nl. URL consultato il 7 agosto 2010.
  5. ^ (EN) Articolo con galleria fotografica sulla Scheivlak, su circuitsofthepast.nl, www.circuitsofthepast.nl. URL consultato il 7 agosto 2010.
  6. ^ a b (EN) Le differenti configurazioni sul Sito ufficiale, su cpz.nl. URL consultato il 7 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2007).
  7. ^ a b (EN) Articolo con galleria fotografica sulla realizzazione della Chicane Marlboro, su circuitsofthepast.nl, www.circuitsofthepast.nl. URL consultato il 7 agosto 2010.
  8. ^ a b (EN) Articolo con galleria fotografica sulla realizzazione della Panoramabocht, su circuitsofthepast.nl, www.circuitsofthepast.nl. URL consultato il 7 agosto 2010.
  9. ^ a b (EN) Articolo sul Circuit Park Zandvoort, su circuitsofthepast.nl, www.circuitsofthepast.nl. URL consultato il 7 agosto 2010.
  10. ^ (EN) Formula 1 Heineken Dutch Grand Prix 2022 − Media Kit (PDF), su fia.com. URL consultato il 31 agosto 2022.
  11. ^ (EN) Formula 1 Heineken Dutch Grand Prix 2021 − Qualifying Session Final Classification (PDF), su fia.com, 4 settembre 2021. URL consultato il 4 settembre 2021.
  12. ^ (EN) Scheda su www.autoevolution.com, su autoevolution.com. URL consultato il 7 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2009).
  13. ^ (EN) Le differenti configurazioni del tracciato, su circuitsofthepast.nl, www.circuitsofthepast.nl. URL consultato il 7 agosto 2010.
  14. ^ (EN) Jeroen van Kesteren, Radical changes to Circuit Zandvoort | Articles, su Trackside Legends, 4 dicembre 2019. URL consultato il 16 giugno 2020.
  15. ^ W Series 2021 Zandvoort Classification | Motorsport Stats, su motorsportstats.com. URL consultato il 24 maggio 2024.
  16. ^ (EN) Round 4: Zandvoort 23-25 June 2023 - F1® ACADEMY Racing Series, su F1® Academy. URL consultato il 24 maggio 2024.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN4447153834753064450000 · LCCN (ENno2018128886