Vai al contenuto

Classiche pareti nord delle Alpi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La parete nord del Cervino
La parete nord della Cima Grande di Lavaredo
La parete nord dell'Eiger
La parete nord delle Grandes Jorasses
La parete nord del Petit Dru con il ghiacciaio della Niche
La parete nord-est del Pizzo Badile
Alcuni dei contenuti riportati potrebbero generare situazioni di pericolo o danni. Le informazioni hanno solo fine illustrativo, non esortativo né didattico. L'uso di Wikipedia è a proprio rischio: leggi le avvertenze.

Nella storia dell'alpinismo, sono state definite classiche (o grandi) pareti nord delle Alpi sei pareti note per la loro estrema difficoltà e grande altezza:

Fino agli anni 1930 rimasero inviolate, per cui vennero definite "gli ultimi problemi delle Alpi" e furono l'oggetto del desiderio dei maggiori scalatori del tempo. L'ultima a resistere fu la parete nord dell'Eiger, scalata con successo solo nel 1938. Tra queste pareti, le pareti nord dell'Eiger, del Cervino e delle Grandes Jorasses sono considerate le più difficili del gruppo e conquistare questa "trilogia" è un'ambizione degli alpinisti più preparati.

Il primo alpinista a completare la trilogia e nel contempo a salire anche le altre tre classiche fu il francese Gaston Rébuffat, tra il 1945 (Grandes Jorasses) e il 1952 (Eiger).

Prime ascensioni

[modifica | modifica wikitesto]

Completamento e concatenamenti della trilogia

[modifica | modifica wikitesto]
  • Primo alpinista a completare la trilogia (e nel contempo salire anche le altre tre nord classiche): Gaston Rébuffat, tra il 1945 (Grandes Jorasses) e il 1952 (Eiger).
  • Primi italiani a completare la trilogia: Andrea Mellano e Romano Perego, con le salite dell'Eiger nel 1962 (anche prima italiana assoluta) e del Cervino e Grandes Jorasses nel 1963.[7]
  • Prima persona a scalarle nell'arco di un anno: Leo Schlömmer dall'estate del 1961 all'estate del 1962.
  • Primo a scalarle in inverno in solitaria: Ivano Ghirardini nel 1977-1978 per la Via Schmid sul Cervino a dicembre, lo Sperone Croz sulle Grandes Jorasses a gennaio e la Via Heckmair sull'Eiger a marzo.
  • Primo concatenamento in 24 ore con trasferimenti in elicottero: Christophe Profit il 25 luglio 1985 con il Cervino in 4 ore, l'Eiger in 6h:45 e il Linceul alle Grandes Jorasses in 4 ore.
  • Primo concatenamento invernale con trasferimenti in elicottero: Christophe Profit in 42 ore il 12 e 13 marzo 1987 per lo Sperone Croz sulle Grandes Jorasses, la Via Heckmair sull'Eiger e la Via Schmid sul Cervino.[8]
  • Primo a scalarle tutte e sei in inverno in solitaria, in un'unica stagione: Tom Ballard nell'inverno 2014-2015.[9]
  1. ^ (EN) Matterhorn - Monte Cervino, su summitpost.org, 15 gennaio 2012. URL consultato il 3 luglio 2012.
  2. ^ Via Comici - Dimai, su planetmountain.com. URL consultato il 3 luglio 2012.
  3. ^ François Damilano, p. 222.
  4. ^ François Labande, p. 165.
  5. ^ Pizzo Badile: Via Cassin, su camptocamp.org. URL consultato il 3 luglio 2012.
  6. ^ (FR) Eiger: Face N - Voie Heckmair, su camptocamp.org. URL consultato il 3 luglio 2012.
  7. ^ Il giorno che sull’Eiger è spuntato il tricolore, su loscarpone.cai.it. URL consultato il 3 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2016).
  8. ^ (DE) Christophe Profit, su bergfieber.de. URL consultato il 3 luglio 2012.
  9. ^ Tom Ballard completa le sei nord delle Alpi in inverno ed in solitaria!, su planetmountain.com, 20 marzo 2015. URL consultato il 20 settembre 2015.
  • Rivista della Montagna - n. 33, settembre 1978, pag. 119-124 - Gli ultimi tre problemi
  • Gaston Rébuffat, Stelle e tempeste, Zanichelli, 1981.
  • François Labande, Monte Bianco Vol. 2 Guida Vallot, Edizioni Mediterranee, 1988, ISBN 978-88-272-0240-1.
  • Alison Hargreaves, A Hard Day's Summer: Six Classic North Faces Solo, Hodder & Stoughton, 1995, ISBN 0-340-60602-9
  • (FR) François Damilano, Neige, glace et mixte - Tome 1, JMEditions, 2005, ISBN 978-2-9521881-1-1.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]