Costante Maltoni
Costante Maltoni arcivescovo della Chiesa cattolica | |
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Maltoni il giorno della sua consacrazione (1967) | |
Portum fidenter capit | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 12 febbraio 1915 a Forlimpopoli |
Ordinato presbitero | 26 giugno 1938 |
Nominato arcivescovo | 2 gennaio 1967 da papa Paolo VI |
Consacrato arcivescovo | 12 marzo 1967 dal cardinale Amleto Giovanni Cicognani |
Deceduto | 1º febbraio 1980 (64 anni) a Roma |
Costante Maltoni (Forlimpopoli, 12 febbraio 1915 – Roma, 1º febbraio 1980) è stato un arcivescovo cattolico e diplomatico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nasce a Forlimpopoli, allora in provincia di Forlì e diocesi di Bertinoro, il 14 febbraio 1915.[1]
Formazione e ministero sacerdotale
[modifica | modifica wikitesto]Compie gli studi umanistici (ginnasio e liceo classico) rispettivamente nei seminari di Bertinoro e Bologna, dove aggiunge il quadriennio in teologia. È autore fin da giovane, di apprezzati brani di prosa, poesie e di saggi, alcuni dei quali pubblicati nella rivista "Fiera letteraria".[2]
Il 26 giugno 1938 è ordinato presbitero nella chiesa di San Pietro a Forlimpopoli.[1]
Dopo l'ordinazione ricopre vari incarichi locali, e in seguito frequenta la Pontificia Università Lateranense, conseguendo la laurea in utroque iure nel 1942.[2]
Nel 1946 frequenta la Pontificia accademia ecclesiastica di Roma e nel 1948 è nominato addetto di nunziatura e presta servizio presso la Segreteria di Stato della Santa Sede.[3]
Seguono incarichi nelle nunziature delle Isole Filippine (1950), Turchia (1953), India (1956), e a Saigon, Vietnam (1958).[4] Consegue la nomina a consigliere di nunziatura e dirige i rapporti tra Vaticano e organizzazioni internazionali a Ginevra (1961),[2] quindi diventa delegato della Santa Sede presso l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (C.I.M.E., A.S.C.S.D.C., B.I.T.).[5][2]
L'impegno nella resistenza Antifascista
[modifica | modifica wikitesto]Durante il passaggio del fronte di guerra a Forlimpopoli è tra gli esponenti di rilievo della Resistenza.[6][2]
Assieme al marchese Gianraniero Paulucci e Silvio Corbari, nella sua casa di via Monte Grappa elabora il comunicato insurrezionale agli Italiani intestato "Movimento Patriottico Giovane Italia", di cui la famiglia conserva tuttora il documento originale.[7]
Membro cittadino e provinciale del Comitato di Liberazione, opera nel contempo per attivare sezioni della nascente Democrazia Cristiana.[2]
Ministero episcopale
[modifica | modifica wikitesto]Il 2 gennaio 1967 papa Paolo VI lo nomina arcivescovo titolare di Tugga e pro-nunzio apostolico in Pakistan.[8] Il 12 marzo seguente riceve l'ordinazione episcopale, nella basilica di San Rufillo a Forlimpopoli, dal cardinale Amleto Giovanni Cicognani, co-consacranti l'arcivescovo Salvatore Baldassarri e il vescovo Giuseppe Bonaccini.
Nel 1970 rinuncia all'incarico per gravi motivi di salute e rientra in Italia; avendo incarichi presso la Segreteria di Stato vaticana si stabilisce a Roma, dove muore il 1º febbraio 1980, all'età di 64 anni, per un collasso cardio circolatorio.[9] Riposa nella tomba di famiglia situata nel cimitero monumentale di Forlimpopoli.
Genealogia episcopale e successione apostolica
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Marcantonio Colonna
- Cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil, B.
- Cardinale Giulio Maria della Somaglia
- Cardinale Carlo Odescalchi, S.I.
- Cardinale Costantino Patrizi Naro
- Cardinale Lucido Maria Parocchi
- Papa Pio X
- Cardinale Gaetano De Lai
- Cardinale Raffaele Carlo Rossi, O.C.D.
- Cardinale Amleto Giovanni Cicognani
- Arcivescovo Costante Maltoni
La successione apostolica è:
- Vescovo Joachim J. Rozario, C.S.C. (1968)
- Arcivescovo Michael Rozario (1968)
Intitolazioni
[modifica | modifica wikitesto]- A Costante Maltoni è stata intitolata l'omonima via a Forlimpopoli in provincia di Forlì Cesena
- Il 25 aprile 2011 una targa commemorativa è stata apposta dal comune di Forlimpopoli sulla casa natale di Costante Maltoni. La casa è la stessa in cui si organizzò la resistenza antifascista e dove fu scritto il comunicato insurrezionale agli italiani dal titolo "Movimento Patriottico Giovane Italia".
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Tugga, in "Tugga". Annuario Pontificio per l'anno 1979, Libreria Editrice Vaticana, 1979, pp. 835.
- ^ a b c d e f Luciano Ravaglia, 1, in Uno sguardo alle origini: testimonianze sulla figura di don Costante Maltoni nel periodo 1943/1946, Nuova Tipografia s.n.c. Forlimpopoli, 1985, pp. 19 - 21 - 22 - 61.
- ^ Pontificia Accademia Ecclesiastica, Ex-alunni 1900 – 1949, su vatican.va, Pontificia accademia ecclesiastica. URL consultato il 12 giugno 2020.
- ^ Storia | Nunziatura Apostolica, su Nunziatura apostolica in Svizzera e Principato di Liechtenstein. URL consultato il 13 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2019).
- ^ (EN) No Restriction on Holy See's Refugee Aid, in The Monitor, 1º dicembre 1961. URL consultato il 13 giugno 2020. Ospitato su Catholic News Archive.
- ^ Oscar Bandini, La Romagna e i generali inglesi (1943-1944), Franco Angeli, 1972, p. 162.
- ^ Agosto 1944: un appello a firma di Silvio Corbari mai diffuso ma ancora attuale, su forlitoday.it.
- ^ Acta Apostolicae Sedis (PDF), LIX, 1967, pp. 105, 379, 441, 723. URL consultato il 12 giugno 2020.
- ^ Acta Apostolicae Sedis (PDF), LXXII, 1980, p. 256. URL consultato il 12 giugno 2020.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Costante Maltoni
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Costante Maltoni, in Catholic Hierarchy.