Crastan
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Crastan | |
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Stato | Italia |
Fondazione | 1870 a Pontedera |
Fondata da | Luzio Crastan[1] |
Sede principale | Pontedera |
Gruppo | Prontofoods |
Settore | Alimentare |
Prodotti | caffè e surrogati |
Fatturato | 43,1 milioni di Euro (2013) |
Sito web | www.crastan.it |
Crastan è un'azienda alimentare italiana fondata nel 1870 a Pontedera specializzata nella produzione di caffè e surrogati[2][3]. Nel 2019 l'azienda è stata acquistata dal gruppo Prontofoods che detiene anche il marchio ristora. Crastan è fornitore sia con marchio proprio che con marchio privato delle più importanti catene della G.D.O.: Coop Italia[4][5], Esselunga, Gruppo Carrefour, Conad, Gruppo Rinascente[6].
Prodotti
[modifica | modifica wikitesto]- caffè solubile
- orzo solubile
- preparati per cappuccino
- preparati per bevande al cacao
- tè solubile
- effervescente granulare
- purè di patate in fiocchi
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La storia, su crastan.it. URL consultato il 26 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2015).
- ^ profilo aziendale, su crastan.it. URL consultato il 26 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2015).
- ^ L'addio all'imprenditore dell'orzo, su il Tirreno. URL consultato il 26 novembre 2015.
- ^ Orzo solubile Crastan, Orzo Bimbo o Coop? Differenze minime per un prodotto semplice che varia di poco, su Il Fatto Alimentare. URL consultato il 26 novembre 2015.
- ^ Lo sapevate che l'orzo solubile Coop è prodotto negli stessi stabilimenti dell'Orzo Bimbo?, su Io leggo l'etichetta. URL consultato il 26 novembre 2015.
- ^ Posizione sul mercato, su crastan.it. URL consultato il 26 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2015).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Laura Martini, Caffè dal sapore di cicoria. Dalla Svizzera a Pontedera: Storia e Archeologia Industriale della Ditta Crastan., 2005.
- Rossano Pazzagli, Il paesaggio della Toscana tra storia e tutela, ETS, 2008, p. 117, ISBN 978-88-467-2039-9.
- Gazzetta ufficiale del regno d'Italia, Parte 4, 1895, p. 5422.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su crastan.it.