Crisafulli (famiglia)
Crisafulli | |
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Stato | Regno di Sicilia Regno delle Due Sicilie Regno d'Italia Italia |
Titoli |
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Fondatore | Giovan Dragotto Crisafulli |
Data di fondazione | XV secolo |
Etnia | Bizantina - Siciliana |
I Crisafulli sono una famiglia nobile siciliana con varie ramificazioni presenti nella provincia di Messina.
Il nome è di chiara origine greca: deriva infatti da χρυσός (oro) e φύλλον (foglia), ergo Foglia d'oro.
Secondo il Mango di Casalgerardo, questa famiglia discende dal generale bizantino Giorgio Maniace Crisafi, principe e Vicario dell'Imperatore di Costantinopoli, e sarebbe stata originata da un certo Giovan Dragutto, chiamato con il vezzeggiativo Crisafulli per le sue qualità umane[1].
Tra gli esponenti più illustri della famiglia si ricordano un Leonardo Crisafulli, (1525-1605) protomedico del Regno di Sicilia, decorato, con privilegio del 20 dicembre 1604, del titolo di don; un Santoro Crisafulli (1560-1638) fu dottore in ambo le leggi, Luogotenente dello Strategoto di Messina, Giudice della Corte Straticoziale e della Gran Corte Regia; un Cola-Antonio Crisafulli, assieme al Santoro e al Leonardo suddetti, risulta iscritto alle Mastre Nobili di Messina negli anni novanta del Cinquecento.
Ramo di Santa Lucia del Mela
[modifica | modifica wikitesto]Un ramo della famiglia si spostò nella cittadina di Santa Lucia del Mela e fu rappresentata da un Antonino, giurato nel 1797-98 e 1806-7.
Ramo di Savoca
[modifica | modifica wikitesto]Il ramo più prospero fu quello di Savoca, presente nella cittadina jonica già nel Quattrocento e imparentato per secoli con le illustri famiglie Trimarchi, Prestipino, Nicòtina, Trischitta, Salvadore, Cacòpardo e Scarcella. A Savoca, i Crisafulli risiedevano in un elegante palazzo nei pressi della Porta della Città, alcuni di loro esercitavano la professione di speziale, altri di notaio; possedevano vaste proprietà terriere sulle colline e sulla marina, dove oggi sorge il paese di Santa Teresa di Riva. All'interno della Chiesa di San Michele a Savoca è presente una delle sepolture di questa famiglia; la lapide reca lo stemma gentilizio e un'iscrizione che ci fa capire che venne realizzata su iniziativa di Antonio Crisafulli (1539-1612) nel 1581. Qualche secolo più tardi, nel corso dell''800, molti esponenti di questa famiglia si trasferirono a Messina (ove risiedevano nei pressi del Teatro Vittorio Emanuele) e a Santa Teresa di Riva ove, nel 1890 edificarono un grande palazzo dotato di parco, sito sul corso principale della cittadina, quartiere Pozzo Lazzaro, oggi di proprietà comunale.
Tra i discendenti di questa famiglia si ricordano:
- Antonio Crisafulli (1539-1612), che nel 1603, con atto del notaio Cesare Petrafitta, donò alla città di Savoca il terreno su cui fu edificato il Convento dei Cappuccini.
- Antonina Crisafulli (1555-?), vedova di Binidittu Buculu (Benedetto Bucalo), abitatrice della Terra di Savoca che, nell'anno 1593, in contrada Sparagonà, risultava proprietaria della Torre del Baglio e di un grande vigneto.
- Antonio Crisafulli, (1559-1641), Sindaco di Savoca nel 1640, sostenne parte delle spese per la costruzione dell'orologio antiorario di Savoca.
- Santoro Crisafulli (1575-1636), nobile possidente, anche lui proprietario nel '600 della suddetta Torre del Baglio.
- Francesco Crisafulli (1628-1693), militare, Alfiere di Savoca, risulta tra i 17 notabili savocesi firmatari della Capitolazione di Savoca alle armate francesi del Duca di Vivonne in occasione della Rivolta antispagnola di Messina nel 1676.
- Silvestro Crisafulli Trischitta (1770-1814), Mastro Notaro di Savoca e Casalvecchio Siculo.
- Nunzio Crisafulli Nicòtina (1811-1887), figlio del precedente, farmacista e Sindaco di Savoca tra il 1842 e il 1845.
- Vincenzo Crisafulli Nicòtina (1794-1868), fratello del precedente. Notaio, tesoriere del comune di Savoca il cui corpo mummificato è sepolto nello stesso Convento dei Cappuccini.
- Giuseppe Crisafulli Trimarchi (1819-1887), figlio del precedente. Sacerdote letterato e filosofo, maestro di Tommaso Cannizzaro e preside della Facoltà di Lettere dell'Ateneo messinese.
- Il medico prof. Michele Crisafulli Trimarchi (1826-1903), fratello del precedente, primo preside della Facoltà di Medicina dello stesso ateneo; infine, nipoti dei predetti, il giurista Michele Nunzio Crisafulli Sgroi, genero del politico messinese Salvatore Buscemi.
- L'on. Michele Crisafulli Mondìo (1881-1943), esponente di spicco del Fascismo messinese, che fu sindaco di Santa Teresa di Riva, nonché deputato al Parlamento nella XXVII e nella XXVIII legislatura del Regno d'Italia.
Dalla famiglia Crisafulli discendono anche, per via materna, l'ingegnere Vincenzo Salvadore (1889-1974), il politico Rosario Cacopardo (1903-1953), il giurista e politico Vincenzo Michele Trimarchi (1914-2007), il medico Enrico Trimarchi (1910-1959) e il politico Salvatore Ragno.
Stemma
[modifica | modifica wikitesto]Di rosso, all'albero di alloro, sradicato al naturale, sostenuto da due leoni d'oro, controrampanti ed affrontati al tronco.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ A. Mango di Casalgerardo, Nobiliario di Sicilia, Scheda sulla famiglia Crisafulli
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe Galluppi, Nobiliario della città di Messina, 1876, p. 176.
- Antonino Mango di Casalgerardo, Nobiliario di Sicilia (1912)
- Santo Lombardo, Le catacombe del Convento dei Cappuccini di Savoca. Storia e personaggi, 1995, pp. 77–89.
- Giuseppe Trischitta, Cenni storici su Savoca, p. 22.
- Carmelo Ucchino, Le Valli d'Agrò, di Savoca e di Pagliara. Ed. Antonello da Messina. 2008.
- Giuseppe Salvadore, Savoca e dintorni. Edizioni EDAS. Messina. 2018.