David Almond
David Almond (Newcastle upon Tyne, 15 maggio 1951) è uno scrittore inglese, specializzato nella narrativa per ragazzi.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Il primo romanzo di David, ambientato a Newcastle, si intitola Skellig (1998) e ha vinto importanti premi letterari tra cui il Whitbread Children's Novel of the Year Award e la Carnegie Medal.
Successivamente, Almond ha pubblicato: Kit's Wilderness (1999), Occhi di Cielo (2000), Secret Heart (2001), The Fire Eaters (2003) (che si è aggiudicato il Whitbread Awards di quell'anno), Argilla (2005), Jackdaw Summer (2008) e The Savage (2008), un libro per bambini i cui temi sembrano però maggiormente rivolti a un pubblico adolescente e adulto. Il libro si segnala anche per le illustrazioni di Dave McKean. Almond ha anche scritto un testo teatrale intitolato Wild Girl, Wild Boy, andato in tour nel 2001 e pubblicato poi nel 2002. Con Dave McKean pubblica anche un'altra opera Slog's dad (2009).
Nel 2010 Almond pubblica My name is Mina, uscito in Italia nel 2011 con il titolo La storia di Mina: quest'opera è strutturata come se si trattasse del diario personale di Mina, uno dei personaggi già comparsi nel romanzo Skellig.
I suoi scritti hanno come temi ricorrenti le complesse relazioni tra gli opposti (per esempio vita e morte, realtà e finzione, passato e futuro), l'educazione dei più giovani, la natura, il difficile processo di crescita e di cambiamento negli adolescenti. Almond è stato fortemente influenzato dal poeta romantico William Blake.
Nel 2010 debutta in teatro My Dad's A Birdman, in cui Almond si avvale della collaborazione con i Pet Shop Boys (autori della colonna sonora). Sempre nello stesso anno vince il premio Hans Christian Andersen come miglior autore per ragazzi.
Nel 2022 vince il Premio Internazionale Nonino. [1]
Lista
[modifica | modifica wikitesto]- Skellig (1998), ed italiana 2000
- Il grande gioco (Kit's Wilderness, 1999), ed it. 2001
- Occhi di cielo (Heaven Eyes, 2000) ed. it. 2004
- Contare le stelle (Counting Stars, 2000)
- Secret Heart 2001
- Where your wings were 2002
- L'uomo che mangiava il fuoco (The Fire-Eaters, 2003) ed. it. 2006
- Kate, the Cat and the Moon 2005
- Argilla (Clay, 2005) , ed. it. 2010
- Click. Diedi voci una storia (Click! 2007), con AA. VV., ed. it.2008
- My Dad's a Birdman 2007
- Jackdaw Summer 2008
- Il selvaggio, collaborazione con Dave McKean (The Savage, 2008) ed. it. 2009
- Klaus Vogel and the Bad Lads 2009
- La storia di Mina (My name is Mina, 2010), ed. it. 2011
- Slog's Dad, collaborazione con Dave McKean (2010)
- Il bambino che si arrampicò fino alla luna (The Boy Who Climbed into the Moon 2010) ed. it. tr. di Guia Risari, Salani, Milano, 2012
- The True Tale of the Monster Billy Dean 2011
- il ragazzo che nuotava con i piranha 2012
- Mouse Bird Snake Wolf 2013
- Joe's Dog 2013
- Nestling 2013
- Bad Angelo 2013
- La Canzone di Orfeo 2018
- Wild Girl,Wild Boy (Edizioni Primavera 2020) collana "i gabbiani"
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— 12 giugno 2021[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Barbara Miladinovic, Premio Nonino, cerimonia per la consegna dei premi, su lopinionista.it. URL consultato il 9 maggio 2021.
- ^ (EN) The London Gazette, n. 63377, 12 giugno 2021, p. B10. URL consultato il 19 gennaio 2022.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su David Almond
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su davidalmond.com.
- (EN) David Almond, su The Encyclopedia of Science Fiction.
- (EN) Opere di David Almond, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di David Almond, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) David Almond, su Goodreads.
- Bibliografia italiana di David Almond, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com.
- Versione precedente del sito ufficiale, su davidalmond.com. URL consultato il 27 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2008).
- Profilo dell'autore, su walker.co.uk.
- Intervista di David Almond alla BBC, su bbc.co.uk. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2008).
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