Vai al contenuto

Denis Villeneuve

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Denis Villeneuve al San Diego Comic-Con International nel 2017

Denis Villeneuve (Bécancour, 3 ottobre 1967) è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico canadese.

Considerato uno dei migliori registi della sua generazione, pluripremiato fin dall'esordio in vari festival internazionali e canadesi, è stato candidato all'Oscar al miglior film straniero con La donna che canta nel 2010[1]. Trova nuovamente un riscontro positivo da parte della critica con i film Prisoners (2013), Sicario (2015) e Arrival (2016), per il quale è stato candidato al premio Oscar al miglior regista. Nel 2017 ha diretto Blade Runner 2049, sequel del film del 1982. Nel 2021 e nel 2024 ha diretto rispettivamente Dune, vincitore di sei statuette agli Oscar 2022, e Dune - Parte due.

Villeneuve è nato il 3 ottobre del 1967 a Trois-Rivières, Québec, figlio di Nicole Demers e Jean Villeneuve. Si è formato presso il Séminaire Saint-Joseph de Trois-Rivières e ha studiato presso l'Università del Québec a Montréal. Denis Villeneuve realizza nel 1994 il suo primo cortometraggio, REW-FFWD, girato in Giamaica, su commissione per l'Agence canadienne de développement international. Due anni dopo partecipa al film collettivo Cosmos, presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 1997.

Esordisce alla regia di un lungometraggio nel 1998 con Un 32 août sur terre, presentato a Cannes nella sezione Un Certain Regard, che riceve sette candidature ai Premi Jutra, comprese quelle per il miglior film e il miglior regista, e viene scelto come rappresentante del Canada per l'Oscar al miglior film straniero. Ha vinto il premio per il miglior film al Festival internazionale del film francofono di Namur.

Con la sua opera seconda, Maelström (2000), raccoglie premi in molti festival internazionali,[2] tra cui il Premio FIPRESCI per la sezione Panorama al Festival di Berlino e il premio per il miglior film canadese al Montreal World Film Festival, e raggiunge la consacrazione in patria, trionfando sia ai Premi Génie (5 premi su 10 candidature) sia ai Premi Jutra (8 premi su 8 candidature), vincendo in entrambi i premi per film, regia e sceneggiatura, e rappresentando nuovamente il Canada agli Oscar. Anche quando si cimenta con la forma breve, con Next Floor (2008), ottiene numerosi riconoscimenti,[3] come il Premio Canal+ al Festival di Cannes 2008, vincendo sia il Génie che il Jutra anche in questa categoria.

Con Polytechnique (2009), presentato nella Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes 2009, affronta per la prima volta la delicata rappresentazione di un caso di cronaca nera, il massacro del Politecnico di Montréal, conquistando ben 9 Premi Génie, mentre con il successivo La donna che canta (Incendies) (2010), presentato nelle Giornate degli Autori alla Mostra del cinema di Venezia, si affida per la prima volta ad un testo preesistente, adattando per il cinema l'opera teatrale di Wajdi Mouawad.[4] Nel 2013 realizza due film, entrambi interpretati da Jake Gyllenhaal, il primo è Prisoners, una produzione americana realizzata su sceneggiatura di Aaron Guzikowski e con la fotografia di Roger Deakins[5] mentre il secondo è un thriller canadese intitolato Enemy liberamente tratto dal romanzo di José Saramago intitolato L'uomo duplicato[6] e vincitore del Leone Nero per il miglior film al Courmayeur Noir in festival 2013[7].

Villeneuve con il cast di Sicario al Festival di Cannes 2015.

Nel 2015 dirige il thriller intitolato Sicario con la sceneggiatura di Taylor Sheridan e interpretato da Benicio del Toro, Josh Brolin e Emily Blunt[8]. Il film è stato presentato il 19 maggio 2015 alla 68ª edizione del Festival di Cannes. La colonna sonora di Sicario è stata composta dal musicista islandese Jóhann Jóhannsson pensando al "battito cardiaco di una bestia selvaggia pronta a sferrare un attacco dalle viscere della terra"[9]. Nel 2017 viene candidato agli Oscar come miglior regista per Arrival (2016), film di fantascienza che riceve ben 8 candidature, incluso miglior film, vincendo nella categoria miglior montaggio sonoro.

Il 5 ottobre 2017 è uscito nelle sale Blade Runner 2049, sequel del classico di fantascienza Blade Runner di Ridley Scott che ha prodotto la pellicola, film attesissimo e da lui diretto. Il film ha per protagonista Ryan Gosling e un cast che comprende Dave Bautista, Jared Leto, Mackenzie Davis, Robin Wright, Sylvia Hoeks, Ana de Armas e Harrison Ford, che riprende il ruolo di Rick Deckard. Nello stesso anno inoltre è stato ufficialmente annunciato che avrebbe diretto una nuova trasposizione cinematografica del grande classico di fantascienza Dune, già portato sul grande schermo da David Lynch nel 1984 (Dune), film poi uscito nelle sale statunitensi il 1º ottobre 2021.[10]

Fratello maggiore del regista Martin Villeneuve, Denis Villeneuve è sposato con la giornalista Tanya Lapointe, e ha tre figli avuti da una precedente relazione.

Lungometraggi

[modifica | modifica wikitesto]

Cortometraggi

[modifica | modifica wikitesto]
  • La Course Destination Monde (1990)
  • REW-FFWD (1994)
  • Le Technétium – episodio di Cosmos (1996)
  • 120 Seconds to Get Elected (2006)
  • Next Floor (2008)
  • Rated R for Nudity (2011)
  • Etude empirique sur l'influence du son sur la persistance rétinienne (2013)

Sceneggiatore

[modifica | modifica wikitesto]

Lungometraggi

[modifica | modifica wikitesto]

Cortometraggi

[modifica | modifica wikitesto]
  • REW-FFWD (1994)
  • Le Technétium – episodio di Cosmos (1996)
  • 120 Seconds to Get Elected (2006)
  • Rated R for Nudity (2011)
  • Etude empirique sur l'influence du son sur la persistance rétinienne (2013)

Riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]
Ufficiale dell'Ordine del Canada - nastrino per uniforme ordinaria
«Sia il pubblico che i critici lo considerano un genio cinematografico; lo stesso Denis Villeneuve direbbe di essere un sognatore professionista. I suoi film descrivono la condizione umana. A volte in modo contemplativo, a volte con velocità e intensità vertiginose, ma sempre intuitivamente, trasporta gli spettatori nelle profondità dei suoi personaggi. La sua macchina fotografica e la sua penna spingono i limiti del dramma e della fantascienza: Polytechnique, Incendies, Arrival e Blade Runner 2049 sono solo alcuni dei titoli portati sul grande schermo da questo esteta lodato come uno dei migliori registi della sua generazione.»
— nominato l'11 dicembre 2017, investito il 5 luglio 2018[11]
  1. ^ (EN) Nominees for the 83rd Academy Awards, su oscars.org, Academy of Motion Picture Arts and Sciences. URL consultato il 20 febbraio 2011.
  2. ^ (EN) Awards for Maelström (2000), su imdb.com, IMDb. URL consultato il 20 febbraio 2011.
  3. ^ (EN) Awards for Next Floor (2008), su imdb.com, IMDb. URL consultato il 20 febbraio 2011.
  4. ^ La donna che canta, recensione di Valentina Gentile, in www.sentieriselvaggi.it. URL consultato il 3 marzo 2012.
  5. ^ Prisoners di Denis Villeneuve - Prigionieri della morte, recensione di Michele Faggi, in www.indie-eye.it. URL consultato il 9 novembre 2013.
  6. ^ Denis Villeneuve: con “Enemy” realizza “L’uomo Duplicato” di Saramago, in www.indie-eye.it. URL consultato il 10 novembre 2013.
  7. ^ Courmayeur Noir in Festival: Enemy di Denis Villeneuve vince il Leone nero, in www.bestmovie.it. URL consultato il 14 dicembre 2013.
  8. ^ Emily Blunt To Star in ‘Prisoners’ Director Denis Villeneuve’s ‘Sicario’, in www.indiewire.com. URL consultato il 2 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2014).
  9. ^ Sicario di Denis Villeneuve la recensione di Michele Faggi, in www.indie-eye.it. URL consultato il 30 settembre 2015.
  10. ^ Dune, la data d'uscita del film è stata spostata ancora: arriverà il 22 ottobre 2021, su HDblog.it, 28 giugno 2021. URL consultato il 18 settembre 2023.
  11. ^ (EN) Sito web del Governatore Generale del Canada: dettaglio decorato.
  12. ^ (EN) Sito web del Governatore Generale del Canada: dettaglio decorato.
  • Francesco Grano, Denis Villeneuve. La verità oltre lo sguardo, Santelli Editore, 2020.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN64179102 · ISNI (EN0000 0000 7366 5186 · ULAN (EN500332986 · LCCN (ENn97033694 · GND (DE136808018 · BNE (ESXX5165846 (data) · BNF (FRcb136063524 (data) · J9U (ENHE987007437151805171