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Discussione:Antipolitica

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L'avviso di non neutralità non può essere apposto con motivazioni così superficiali. L'accusa di considerazioni moraleggianti dipende da cosa s'intende per morale per la quale non possono essere indicati criteri oggettivi a sostegno. Inoltre trarre motivate conclusioni non mi pare rientri nei criteri di non neutralità. Tutto quello che viene affermato nella voce ha il sostegno di citazioni di fonti primarie.--Gierre 08:58, 30 mag 2007 (CEST)[rispondi]

Bene, spiego il mio punto di vista, precisando comunque a Gierre che il mio commento non voleva essere offensivo; ma spesso la sintesi (necessaria per non avere un template lungo come la voce) appare brusca. Chiedo perdono.

Preciso che la mia segnalazione POV va letta come una cosa a cavallo fra POV e ricerca originale. Cito solo alcuni motivi relativi all'incipit:

La definizione iniziale è quanto meno vaga (tutto ciò che si oppone alla politica) e difatto non spiega il termine.



Suggerimento accettato. Modificato incipit

Inoltre dicendo

«Per rifiutare l'antipolitica basterebbe l'analisi di Aristotele che sosteneva che l'uomo fosse un animale politico, come egli cioè, per natura fosse destinato a vivere una vita solidale con gli altri esseri umani altrimenti, diceva, si era o una belva, fuori dal consorzio umano, o un dio che nella sua onnipotenza non ha bisogno degli altri.»

sembra che l'idea di Aristotele venga proposta come ovvia verità e/o dato di fatto. L'espressione animale politico è però privo di un significato scientifico (anzi, per come viene presentata qui, è palesemente scorretta, in quanto molte "belve" sono animali sociali).


D'accordo ma dovresti rivolgerti ad Aristotele non a me che mi limito a citarlo. Pretendere scientificità da Aristotele poi mi sembra un po' troppo.


Anche:

«si potrebbe dire a chi sostiene la sua contrarietà alla politica che lo può fare solo argomentando politicamente.»

è una considerazione personale (o, se non lo è, non è specificato a chi vada ascritta).



E' la stessa linea di ragionamento riguardo l'inevitabilità della filosofia e quindi va attribuita metaforicamente ad Aristotele. Il tutto è più specificato nel paragrafo "Antipolitica attiva"

La parte restante dell'incipit a mio avviso non ha comunque un tono enciclopedico.



D'accordo. Spostato come introduzione.

«questo dilemma insolubile in realtà nasce da una definizione troppo generica che va invece specificata in una serie di significati più precisi»

Se la definizione va specificata, perché non è stata specificata? Ha senso che una voce di enciclopedia parta con una definizione che viene smentita due o tre paragrafi più sotto?



La definizione iniziale non viene smentita ma precisata attraverso una serie di specifici casi di antipolitica

Moongateclimber 09:04, 30 mag 2007 (CEST)[rispondi]


Tutto quello indicato in corsivo è da attribuire al sottoscritto--Gierre 09:37, 30 mag 2007 (CEST)[rispondi]



Aggiungo una nota sulle "motivate conclusioni": se uno legge Il mondo come volontà e rappresentazione, tutti i ragionamenti sono capillarmente motivati. Ciononostante, se un redivivo Arthur Schopenhauer pubblicasse per la prima volta Il mondo su it.wiki, lo si dovrebbe cassare come ricerca originale. Non basta che un'affermazione sia argomentata razionalmente; dev'essere un'affermazione nota e condivisa per non essere ricerca originale. Moongateclimber 09:06, 30 mag 2007 (CEST)[rispondi]
Aggiungo infine che la voce è piena di contenuti interessanti, solo (a mio parere) non esposti in forma del tutto consona a una enciclopedia Moongateclimber 09:11, 30 mag 2007 (CEST)[rispondi]

Risposta (ancora Aristotele)

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(Scrivo qui se no diventa complicato seguire il discorso) Nella sezione su Aristotele, per me è POV la frase "Per rifiutare l'antipolitica basterebbe l'analisi di Aristotele". Comunque la si interpreti, per me significa che chi scrive concorda. Più ragionevole sarebbe una cosa come "Una delle posizioni più antiche sull'antipolitica si può evincere dall'affermazione di Aristotele per cui...." (ma su questa interpretazione di Aristotele ho comunque dei dubbi, vedi sotto). Inoltre, sinceramente, non colgo proprio il nesso logico con la frase successiva

«Sembra qui riproporsi lo stesso argomentare di chi, volendo sostenere l'inevitabilità della filosofia, dimostrava a chi invece ne affermava l'inutilità, come si dovesse comunque discutere filosoficamente. Altrettanto si potrebbe dire a chi sostiene la sua contrarietà alla politica che lo può fare solo argomentando politicamente.»

Aristotele non ha infatti detto che essere apolitici è impossibile perché per sostenere l'apolitica bisogna farlo politicamente, né lo si può in alcun ragionevole modo dedurre da quanto sopra. La frase di Aristotele e questo ragionamento non si assomigliano per niente, e sostenere che sono analoghi mi sembra molto personale. Inoltre ho il sospetto che Aristotele non usasse la parola "politica" con il significato attuale, e che sostanzialmente stesse dicendo che l'uomo è (come dicevo) un animale sociale (o civile per essere più etimologicamente corretti).

A mio parere tutta la sezione, che mi sembra avere uno scopo principalmente retorico per introdurre le successive distinzioni, mi pare sviante e confusa. Moongateclimber 09:50, 30 mag 2007 (CEST)[rispondi]

Contro l'antipolitica

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La voce ha un'impostazione storica e non cronachistica: si ferma infatti alla prima metà del XX secolo con il fenomeno del qualunquismo. Fare riferimento a fatti politici come il grillismo ecc. significa dare alla voce una coloritura di attualità che non può e non deve avere. Inserire poi dati riguardanti la critica dell'antipolitica da parte del solo partito radicale, quando invece altri movimenti politici si sono espressi nello stesso senso, appare partigiano e non neutrale come invece richiedono le regole di WP.--Gierre (msg) 09:48, 23 feb 2009 (CET)[rispondi]