Discussione:Olografia

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Numero Skipe nella pagina

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Non so come risolvere l'evidente problema grafico della pagina, quindi mi limito a cercare di richiamare l'attenzione di qualche utente esperto che possa intervenire. Il numero Skipe è dove non dovrebbe essere, ed è evidente leggendo il testo. --McMortimer (msg) 16:15, 7 gen 2012 (CET)[rispondi]

nella voce Olografia? sei proprio sicuro? -- .mau. ✉ 16:47, 7 gen 2012 (CET)[rispondi]
si almeno io vedo il numero skipe quando dice "La finezza della grana di una lastra per olografia consente la risoluzione di 3000 - 5000 linee/mm." nella sezione "Principio di funzionamento" forse dipende dal fatto che ho skipe acceso ma vedo i numeri come numero telefonico --McMortimer (msg) 16:59, 7 gen 2012 (CET)[rispondi]
garantisco che è un problema tuo (immagino che Skype guardi il testo nelle pagine e cerchi di immaginare quali possano essere numeri telefonici) -- .mau. ✉ 23:02, 7 gen 2012 (CET)[rispondi]
ok scusate per la falsa segnalazione, ma con il dubbio fra problema della pagina e problema mio ho preferito vedere se era un problema della pagina, grazie e buon lavoro --McMortimer (msg) 12:55, 8 gen 2012 (CET)[rispondi]

PUNTUALIZZARE, PRECISARE, POI RIFARE DACCAPO.

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Gli ologrammi non descrivono, infatti l'illusione della tridimensionalità non è ottenuta dalla impressione diretta tridimensionale, ma da tipi di proiezioni-restituzioni. Ciò significa che ciascun ologramma rappresenta un aspetto dell'oggetto e la relativa apparenza tridimensionale non ha reale riscontro, a differenza del fotogramma, che invece se ottenuto senza forzature dei limiti dell'obiettivo ha una reale funzione descrittiva. Insomma l'ologramma non è una fotografia tridimensionale, tanto è vero che è in uso anche l'espressione propria 'olografia', per distinguere gli ologrammi dai fotogrammi ed anche dalle semplici "foto", ovvero queste non parti di una sequenza ma scatti singoli per uso singolo, talvolta indicati anche con la medesima parola che descrive l'intera tecnica relativa, cioè: 'fotografia'. Grafia non è descrizione, dato che significa orma, impressione, rappresentazione, quindi anche scrittura ma solo in tal senso. Nelle fotografie il potere descrittivo è dovuto agli effetti di rispondenza luminosa, indicati dalla sola dizione "foto"; mentre la relativa grafia è fatta solo coi medesimi artifici delle rappresentazioni pittoriche, delle immagini dei disegni; questi offrono soltanto l'illusione della descrizione, affidata invece ad artifici simili alla tecnica di costruzione degli specchi. Ma l'ologramma non offre immagini-specchio. Perciò non contiene informazioni che contengono la totalità tridimensionale. 'Olo' significa interezza, totalità, ma non tutto e neppure il tutto, che sono indicati invece dalla espressione 'pan'. Purtroppo l'argomento relativo alla voce 'olografia' su Wikipedia è stato trattato dall'autore o dagli autori non senza cadute e ricadute nella stessa illusione citata. In verità, nella olografia, l'illusione di tridimensionalità ha carattere anche ingannevole, perché è costruita a partire da dati parziali, ma gli autori di questa 'voce' di Wikipedia non hanno sufficiente conoscenze di tale carattere, anzi ne subiscono, sensitivamente e quindi intellettualmente, l'inganno. Ciò, francamente, è davvero disastroso. Se si volesse pensare seriamente alle conseguenze pratiche, si capirebbe facilmente di quale disastro si tratta: la presunzione di informazioni e deduzioni in realtà inesistenti, ed anche l'erronea comprensione di ciò che è rappresentato negli ologrammi. Per esempio, nel caso del corpo umano, per avere reali descrizioni tridimensionali, bisogna ricorrere agli artifici della scultura, non alla olografia. Se invece agli ologrammi viene attribuìto il potere descrittivo delle sculture, come fanno in questa voce i relativi od il relativo autore, il destino è l'errore, sia nelle informazioni che nelle deduzioni, o, nelle evenienze peggiori, mancate informazioni e false deduzioni.

MAURO PASTORE