Elezioni regionali in Piemonte del 2010

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Elezioni regionali in Piemonte del 2010
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Piemonte
Data28-29 marzo
LegislaturaIX
Affluenza64,33% (Diminuzione 7,05%)
Roberto Cota daticamera.jpg
Italian part - Citizens’ Corner debate- Brexit – Europe’s Big Bang theory. Where did it start? (26772636523).jpg
Candidati Roberto Cota Mercedes Bresso
Partiti Lega Nord Partito Democratico
Coalizioni Centro-destra Centro-sinistra
Voti 1.043.318
47,33%
1.033.946
46,91%
Seggi
36 / 60
22 / 60
Distribuzione del voto per comune
Presidente uscente
Mercedes Bresso (PD)

Le elezioni regionali in Piemonte del 2010 si sono tenute il 28 ed il 29 marzo ed hanno visto la vittoria di Roberto Cota, sostenuto dal centro-destra, che ha sconfitto di circa 10.000 voti la presidente uscente Mercedes Bresso, del centro-sinistra. Nel 2014 le elezioni sono state annullate per irregolarità nella presentazione di due liste facenti parte della coalizione vincitrice.

Candidati
Voti % Liste Voti % Seggi
Roberto Cota (Roberto Cota Presidente)
✔️ Presidente
1 043 318
47,33
474 431 25,05 13
317 065 16,74 9
33 411 1,76 1
27 797 1,47 1
12 581 0,66
Al Centro con Scanderebech
12 154 0,64
5 704 0,30
3 947 0,21
Consumatori
2 826 0,15
Seggi assegnati alla lista regionale
12
Mercedes Bresso (Uniti per Bresso)
1 033 946 46,90 439 663 23,21 12
130 649 6,90 3
74 412 3,93 2
Insieme per Bresso
61 476 3,25 1
58 010 3,06 1
50 191 2,65 1
27 198 1,44 1
14 575 0,77
14 077 0,74
13 572 0,72
Pensionati e Invalidi per Bresso
12 564 0,66
Piemontesì - Popolari - Region Autonoma
4 150 0,22
Seggio assegnato al candidato presidente classificatosi secondo
1
Davide Bono
90 086 4,09 69 448 3,67 2
Renzo Rabellino (Alternativa per il Piemonte)
36 999 1,68
Lista dei Grilli Parlanti - No Euro
13 186 0,70
Lega Padana Piemont
7 805 0,41
Forza Toro
3 494 0,18
2 151 0,11
1 998 0,11
Il Centro (UDEUR - Nuova Era Socialista - Lega Italia - DC)
1 670 0,09
No Nucleare - No TAV
1 556 0,08
Alleanza per Torino - Nuova Libertà
1 237 0,07
Giovani Under 30 - Ultima Speranza
1 073 0,06
Totale
2 204 349
100
1 894 049
100
60

Consiglieri eletti

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Seggi per lista

  Federazione della Sinistra 1
  Sinistra Ecologia Libertà 1
  Italia dei Valori 3
  Partito Democratico (Italia) 13
  Lista civica di centro-sinistra 1
  Moderati 1
  Unione di Centro (2002) 2
  Movimento 5 Stelle 2
  Partito Pensionati 1
  Verdi Verdi 1
  Il Popolo della Libertà 13
  Centro-destra in Italia 12
  Lega Nord 9

Seggi per coalizione

  Centro-sinistra in Italia 22
  Movimento 5 Stelle 2
  Centro-destra in Italia 36

Collegio Lista Eletto
Collegio regionale Roberto Cota Presidente Roberto Cota
Elena Maccanti
Daniele Cantore
Alberto Cortopassi
Rosa Anna Costa
Michele Marinello
Angiolino Mastrullo
Massimiliano Motta
Roberto Rosso
Carla Spagnuolo
Cristiano Bussola
Augusta Montaruli
Uniti per Bresso Mercedes Bresso
Torino Partito Democratico Davide Gariglio
Roberto Placido
Antonino Boeti
Mauro Laus
Giovanna Pentenero
Stefano Lepri
Il Popolo della Libertà Claudia Porchietto
Fabrizio Comba
Barbara Bonino
Caterina Ferrero
Michele Coppola
Angelo Burzi
Lega Nord Mario Carossa
Antonello Angeleri
Gianfranco Novero
Italia dei Valori Andrea Buquicchio
Luigi Cursio
Movimento 5 Stelle Davide Bono
Moderati per Bresso Michele Dell'Utri
Insieme per Bresso Andrea Stara
Unione di Centro Alberto Goffi
Federazione della Sinistra Eleonora Artesio
Sinistra Ecologia Libertà Monica Cerutti
Partito Pensionati Michele Giovine
Verdi Verdi Maurizio Lupi
Alessandria Il Popolo della Libertà Ugo Cavallera
Partito Democratico Rocchino Muliere
Lega Nord Riccardo Molinari
Asti Il Popolo della Libertà Rosanna Valle
Partito Democratico Angela Motta
Biella Il Popolo della Libertà Lorenzo Leardi
Partito Democratico Gianni Wilmer Ronzani
Cuneo Lega Nord Claudio Sacchetto
Federico Gregorio
Il Popolo della Libertà Alberto Cirio
Partito Democratico Giacomino Taricco
Unione di Centro Giovanni Negro
Italia dei Valori Tullio Ponso
Movimento 5 Stelle Fabrizio Biolè
Novara Il Popolo della Libertà Roberto Boniperti
Partito Democratico Giuliana Manica
Lega Nord Massimo Giordano
Verbano-Cusio-Ossola Il Popolo della Libertà Valerio Cattaneo
Partito Democratico Aldo Reschigna
Lega Nord Michele Marinello
Vercelli Il Popolo della Libertà Luca Pedrale
Lega Nord Gianluca Buonanno

Ricorsi post elettorali

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All'indomani delle elezioni, il 30 marzo 2010, il presidente uscente Mercedes Bresso annunciò il ricorso al TAR[1], contestando quattro liste minori in sostegno di Roberto Cota, corrispondenti a 76.188 voti (il neoeletto presidente aveva conseguito un vantaggio di 9.286 suffragi sulla presidente uscente). In particolare:

  • alla lista Verdi Verdi venne contestato, come già accaduto in tornate elettorali precedenti, il nome che avrebbe potuto, secondo i ricorrenti, confondersi agli occhi dell'elettore con quello della storica Federazione dei Verdi;
  • al Partito Pensionati fu contestata la falsificazione delle firme per la presentazione della lista medesima (il consigliere regionale e capolista Michele Giovine venne iscritto nel registro degli indagati della Procura di Torino per tale vicenda);
  • la lista "Al Centro con Scanderebech" si avvalse della facoltà di non raccogliere le firme di presentazione per i candidati usufruendo del collegamento con l'Unione di Centro. Nel ricorso venne contestato tale apparentamento, in quanto esso era avvenuto dieci giorni dopo che il proprio capolista Deodato Scanderebech era stato espulso dall'Unione di Centro collegandosi a una candidatura non sostenuta dal partito di Pier Ferdinando Casini;
  • la lista "Consumatori" non raccolse le firme avvalendosi di una rappresentanza in Consiglio regionale, se non che l'unico legame tra questa e la lista presentata nel 2005 fosse quello dell'omonimia.[2].

Il ricorso venne depositato in data 7 maggio a Torino. Cota, già insediatosi in qualità di Presidente della Regione Piemonte, definì i ricorsi come un "tentato golpe" ai danni della libertà di voto dei cittadini piemontesi, sostenendo di aver vinto con i voti alla lista nominale regionale, mentre le liste contestate facevano esclusivamente riferimento a liste circoscrizionali. Bresso replicò alle rimostranze di Cota ricordando che i voti alle liste furono automaticamente trasferiti al candidato, e per sostenere la posizione dell'avversario il voto disgiunto avrebbe dovuto avere quindi una notevole entità.

Il pronunciamento del TAR venne fissato per il 1º luglio per quanto riguarda le liste "Consumatori", "Al Centro con Scanderebech" e Verdi Verdi, mentre per la decisione sul Partito Pensionati il 15 luglio. Il 28 giugno 2010, Cota promosse una fiaccolata in difesa del voto di marzo che raccolse a Torino 5000 manifestanti (il doppio secondo gli organizzatori)[3].

Il TAR Piemonte pubblicò i dispositivi di entrambe le sentenze il 16 luglio e le motivazioni il 30 luglio. In tali documenti:

  • venne dichiarato inammissibile la parte del ricorso contro i Verdi Verdi;
  • vennero dichiarate illegali la presentazioni della "lista Consumatori" e "Al centro con Scanderebech". Venne quindi disposto il riconteggio delle schede di ambedue le liste per valutare quanti, tra i voti espressi, fossero stati attribuiti dagli elettori solo alle liste oggetto di contestazione e quanti sia alle liste che al candidato presidente.

In risposta ai ricorsi al TAR di Mercedes Bresso il Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota presentò controricorso in Consiglio di Stato chiedendo per prima cosa la sospensione del riconteggio e successivamente l'annullamento delle decisioni del TAR Piemonte.

Il 20 ottobre 2010 il Consiglio di Stato accolse il ricorso presentato dal Presidente Roberto Cota, bloccando il riconteggio delle schede elettorali delle ultime elezioni regionali tenutesi il 28 e 29 marzo. Nell'ordinanza emessa la V sezione sospese la precedente sentenza del TAR Piemonte che aveva deciso il riconteggio, accogliendo la "fondatezza dell'appello" presentato dai legali della Regione Piemonte e di contro "l'infondatezza" degli appelli incidentali proposti dall'ex presidente Mercedes Bresso. In sostanza il Consiglio di Stato, giudicando fondato nel merito il ricorso e accogliendo l'istanza cautelare, sospese "l'efficacia della sentenza impugnata" impedendo così ulteriori revisioni del giudizio.[4]

Annullamento delle elezioni

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Il 10 gennaio 2014 il TAR del Piemonte ha annullato le elezioni regionali del 2010, che avevano decretato Cota presidente della Giunta.[5][6], considerandolo uno di quei casi in cui anche la restrittiva giurisprudenza amministrativa[7] prescrive la ripetizione delle elezioni.

Il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale ha annunciato ricorso al Consiglio di Stato[8] contro la decisione del TAR, così come dichiarò di aver intenzione di fare la Lega Nord.[9]

Il 22 gennaio 2014 la regione Piemonte ha presentato ricorso[10][11]; tale ricorso viene però rigettato dal Consiglio di Stato l'11 febbraio 2014, che conferma così il giudizio di irregolarità delle elezioni del 2010 per la partecipazione di una lista (Pensionati per Cota) presentata con l'uso di firme false.[12][13] Dopo questa decisione del Consiglio di Stato il presidente Cota è tenuto a convocare subito nuove elezioni. Se non dovesse farlo tempestivamente, tuttavia, i legali della sua ex avversaria, Mercedes Bresso, si dichiarano pronti a richiedere l'intervento di un commissario ad acta.[12]

Avverso la decisione del Consiglio di Stato, la Regione Piemonte ha presentato ricorso alla Corte suprema di cassazione «per eccesso di potere giurisdizionale». Questo ricorso, però, non sospende l'esecutività della sentenza d'annullamento delle elezioni.[14][15][16] Cota ha affermato: «Siamo rimasti fortemente perplessi per le possibili violazioni di legge riscontrate, in particolare per quelle relative all'eccesso di potere giurisdizionale, censurabili dalla Cassazione».[17]

Il 6 marzo 2014 il TAR del Piemonte, accogliendo un ricorso del Movimento 5 Stelle che chiedeva un giudizio di ottemperanza della precedente sentenza del Consiglio di Stato, impone a Cota di indire le consultazioni elettorali regionali entro una settimana dalla notificazione del provvedimento[18] e, contestualmente, nomina commissario ad acta il Prefetto di Torino in caso di inadempimento di Cota.[19][20] Alla base del ricorso, cui ha preso parte anche Mercedes Bresso[18][21], vi è la convinzione, accolta dal TAR, che Cota abbia manifestato «la concreta volontà di non dare esecuzione alla sentenza di annullamento delle elezioni regionali».[20][22]

Le elezioni dovranno tenersi il 25 maggio, lo stesso giorno delle elezioni europee.[23][24]

Sulla vicenda restano ancora pendenti due ricorsi: quello di Fratelli d'Italia al Consiglio di Stato, che sarà discusso il 18 marzo, e quello di Cota in Cassazione.[18][19]

Il 10 marzo 2014 la Giunta regionale ha dato mandato a Cota di adottare «tutte le iniziative istituzionali e processuali per ottenere un pronunciamento delle sezioni unite della Corte di Cassazione in tempi congrui rispetto alla data prevista per le elezioni regionali», ossia di chiedere una sospensiva della sentenza del Consiglio di Stato dell'11 febbraio.[25][26]

Due giorni dopo però, appena in tempo per evitare il commissariamento, Cota decide di firmare il decreto di indizione delle elezioni regionali, fissandole il 25 maggio.[27][28][29] In seguito egli ha commentato:[30]

«Ho firmato il decreto di indizione delle elezioni regionali. L’ho dovuto fare [...] la cancellazione del voto popolare è resa ancora più incomprensibile dal fatto che le irregolarità accertate, addirittura dalla Cassazione, nei confronti di una lista collegata alla Bresso, non sono state prese in considerazione.»

Il candidato del centro-sinistra alle successive elezioni regionali, Sergio Chiamparino, ha in seguito affermato che:[30]

«[...] il voto per le regionali contestualmente alle europee e alle comunali farà risparmiare dei soldi [...] il Piemonte tornerà ad avere degli interlocutori certi, nel pieno delle loro funzioni e in grado di affrontare tutti i problemi rimasti aperti, a cominciare dal lavoro e dall’occupazione.»

Il 18 marzo 2014 il Consiglio di Stato respinge l'ulteriore ricorso pendente sulla vicenda (quello proposto da Fratelli d'Italia), confermando l'esecutività della sentenza del TAR che ha imposto le nuove elezioni.[31]

Il ricorso di Cota pendente in Cassazione è stato discusso il 16 aprile;[32] in quell'occasione la corte ha confermato, definitivamente, l'annullamento delle elezioni regionali.[33][34]

  1. ^ Piemonte, la Bresso annuncia ricorso E Cota: «Loro ci hanno sottratto voti» - Elezioni Regionali - Politica - Corriere della Sera
  2. ^ asca, 7 maggio 2010[collegamento interrotto]
  3. ^ Cinquemila fiaccole in piazza "Giù le mani dal voto sovrano" - Torino - Repubblica.it
  4. ^ Copia archiviata, su clandestinoweb.com. URL consultato il 6 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2010).
  5. ^ Marco Letizia e Elisa Soia, Il Tar del Piemonte annulla le Regionali del 2010, si potrebbe tornare al voto in primavera, in Corriere della Sera, 10 gennaio 2014. URL consultato il 10 gennaio 2014 (archiviato il 10 gennaio 2014).
  6. ^ Le elezioni sono nulle, in Piemonte si torna al voto?, in Giornalettismo, 10 gennaio 2014. URL consultato il 10 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2014).
  7. ^ Ripetere le votazioni? Solo in casi estremi, in Diritto e giustizia, 29 aprile 2006
  8. ^ Massimiliano Peggio, Il Tar accoglie il ricorso della Bresso: «Nulle le elezioni regionali del 2010», in La Stampa, 10 gennaio 2014. URL consultato il 10 gennaio 2014 (archiviato il 10 gennaio 2014).
  9. ^ Piemonte, annullate le elezioni regionali 2010. Accolto ricorso della Bresso, in Il Fatto Quotidiano, 10 gennaio 2014. URL consultato il 10 gennaio 2014 (archiviato il 10 gennaio 2014).
  10. ^ Piemonte, c'è ricorso al Consiglio Stato, in ANSA, 22 gennaio 2014. URL consultato il 22 gennaio 2014 (archiviato il 22 gennaio 2014).
  11. ^ Piemonte e elezioni annullate: la Regione ha presentato il ricorso al Consiglio di Stato, in Il Secolo XIX, 22 gennaio 2014. URL consultato il 22 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2014).
  12. ^ a b Ottavia Giustetti e Sarah Martinenghi, Il Piemonte torna alle urne: annullate le regionali 2010, in la Repubblica, 11 febbraio 2014. URL consultato l'11 febbraio 2014 (archiviato l'11 febbraio 2014).
  13. ^ Andrea Giambartolomei, Piemonte, Consiglio di Stato boccia ricorso di Cota: si torna al voto, in Il Fatto Quotidiano, 11 febbraio 2014. URL consultato l'11 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2014).
  14. ^ Alessandro Mondo, Firme false, Cota rompe gli indugi e ricorre anche in Cassazione, in La Stampa, 20 febbraio 2014. URL consultato il 6 marzo 2014 (archiviato il 6 marzo 2014).
  15. ^ Regione decaduta, Cota ricorre in Cassazione, in la Repubblica, 20 febbraio 2014. URL consultato il 20 febbraio 2014 (archiviato il 20 febbraio 2014).
  16. ^ Regione Piemonte, Cota ricorre in Cassazione, in Lettera 43, 20 febbraio 2014. URL consultato il 20 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2014).
  17. ^ Elezioni regionali Piemonte, Cota ricorre in Cassazione contro Consiglio di Stato, in Il Fatto Quotidiano, 20 febbraio 2014. URL consultato il 20 febbraio 2014 (archiviato il 20 febbraio 2014).
  18. ^ a b c Tar dà i 7 giorni a Cota: "Elezioni o commissario", in la Repubblica, 6 marzo 2014. URL consultato il 6 marzo 2014 (archiviato il 6 marzo 2014).
  19. ^ a b Piemonte, Tar: «Indire voto entro sette giorni», in Lettera 43, 6 marzo 2014. URL consultato il 6 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2014).
  20. ^ a b Massimiliano Peggio, Piemonte, ultimatum del Tar a Cota: "Indica il voto o commissariamento", in La Stampa, 6 marzo 2014. URL consultato il 6 marzo 2014 (archiviato il 6 marzo 2014).
  21. ^ Piemonte, Tar: "Voto il 7 giorni o commissariamento", in RaiNews, 6 marzo 2014. URL consultato il 6 marzo 2014 (archiviato il 6 marzo 2014).
  22. ^ Diego Longhin, "Cota fa melina, si vada alle urne", in la Repubblica, 6 marzo 2014. URL consultato il 6 marzo 2014 (archiviato il 6 marzo 2014).
  23. ^ Franco Grilli, Il Tar: indire il voto in Piemonte in 7 giorni o lo farà un commissario, in Il Giornale, 6 marzo 2014. URL consultato il 6 marzo 2014 (archiviato il 6 marzo 2014).
  24. ^ Piemonte, Tar: "Subito data delle elezioni", in TgCom24, 6 marzo 2014. URL consultato il 6 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2014).
  25. ^ Elezioni Piemonte, la giunta Cota chiede di sospendere la sentenza di annullamento, in Il Fatto Quotidiano, 10 marzo 2014. URL consultato il 10 marzo 2014 (archiviato il 10 marzo 2014).
  26. ^ Piemonte/Elezioni 2010: Cota chiede a Cassazione di decidere in fretta, in Agenzia Stampa Cattolica Associata, 10 marzo 2014. URL consultato il 10 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2014).
    «[...] si trattera' di chiedere un giudizio d'urgenza per evitare, in caso dovesse essere accolto il ricorso [di Cota alla Corte di Cassazione], di far celebrare le elezioni e, possibilimente, prima che la macchina elettorale cominci a girare a pieno regime, in altre parole entro il mese di aprile. [...]»
  27. ^ Regione, Cota firma il decreto si vota il 25 maggio, in la Repubblica, 12 marzo 2014. URL consultato il 12 marzo 2014 (archiviato il 12 marzo 2014).
  28. ^ In Piemonte si vota il 25 maggio, in Il Post, 12 marzo 2014. URL consultato il 12 marzo 2014 (archiviato il 12 marzo 2014).
  29. ^ Cota firma decreto, il 25 maggio elezioni in Piemonte, in ANSA, 12 marzo 2014. URL consultato il 12 marzo 2014 (archiviato il 12 marzo 2014).
  30. ^ a b Cota, ho lottato contro questo scempio, in Alinews, 12 marzo 2014. URL consultato il 12 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2014).
  31. ^ Sarah Martinenghi, Regione, Consiglio di Stato boccia ricorso, confermato il voto a maggio, in la Repubblica, 19 marzo 2014. URL consultato il 24 marzo 2014 (archiviato il 24 marzo 2014).
  32. ^ Cota, la Cassazione va veloce, in Allnews, 8 aprile 2014. URL consultato il 16 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2014).
  33. ^ La Cassazione conferma l'annullamento delle elezioni regionali del 2010, in la Repubblica, 17 aprile 2014. URL consultato il 17 aprile 2014 (archiviato il 17 aprile 2014).
  34. ^ Cassazione annulla voto Piemonte 2010, in ANSA, 17 aprile 2014. URL consultato il 17 aprile 2014 (archiviato il 17 aprile 2014).

Collegamenti esterni

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