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Emanuele Dessì

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Emanuele Dessì

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato23 marzo 2018 –
12 ottobre 2022
LegislaturaXVIII
Gruppo
parlamentare
- Movimento 5 Stelle (fino al 24/02/2021)
- Misto/Ni (dal 25/02/2021 al 11/11/2021)
- Misto/PC (dall'11/11/2021 al 26/04/2022)
- Uniti per la Costituzione-C.A.L. (Costituzione, Ambiente, Lavoro)-Alternativa-PC-IdV (dal 27/04/2022)
CircoscrizioneLazio
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoNOI (dal 2023)
In precedenza:
AO (anni '70)
PCI (fino al 1991)
PRC (1991-1999)
M5S (2009-2021)
PC (2021-2023)
Titolo di studioLaurea triennale in scienze politiche[1]
UniversitàUniversità degli Studi "Niccolò Cusano"
ProfessioneAmministratore

Emanuele Dessì (Roma, 30 marzo 1964) è un politico italiano, senatore della Repubblica nella XVIII legislatura, eletto con il Movimento 5 Stelle per poi abbandonarlo nel 2021.

Inizia la sua attività politica nella sinistra extraparlamentare negli anni '70, prendendo parte ad Autonomia Operaia[2]. Il 13 ottobre 1982 fu l'unico militante presente durante l'attentato alla sede di Radio Onda Rossa.

Successivamente aderisce al Partito Comunista Italiano e, in seguito al suo scioglimento con la svolta della Bolognina, al Partito della Rifondazione Comunista, che abbandonerà nel 1999.

Nel 2007 si avvicina alla piattaforma meetup "Amici di Beppe Grillo", sulla scia della quale nascerà nel 2009 il Movimento 5 Stelle (M5S) di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio.

Viene eletto consigliere comunale con il Movimento 5 Stelle a Frascati nel 2014. Nel 2018 è candidato, sempre nelle liste pentastellate, nel collegio plurinominale Lazio - 03 al senato[3].

Prima delle elezioni è coinvolto in una serie di scandali che portano il capo politico del movimento Luigi Di Maio ad avviare un'indagine interna su di lui[4]. Dessì è messo sotto accusa per un video in cui compare assieme all'ex pugile Domenico Spada, condannato per estorsione e membro del clan Spada, e per un suo post su Facebook in cui afferma di aver picchiato un ragazzo rumeno che lo aveva insultato per strada[5]. Ulteriori polemiche nascono per l'alloggio popolare in cui Dessì vive e per cui pagava un affitto di soli 7,75 euro mensili,[5] tuttavia le polemiche vennero smentite dal fatto che l'affitto era in regola in quanto Dessì non disponeva di un reddito, infatti appena dopo l'elezione al senato l'affitto è salito a 699 euro mensili.[6][7]

Nonostante il clamore mediatico Dessì viene eletto senatore alle elezioni politiche in Italia del 2018. A seguito dell'indagine interna, il collegio dei Probiviri non ha ravvisato alcuna incompatibilità con i principi del Movimento e Dessì è entrato a far parte del gruppo parlamentare 5 Stelle al Senato[4].

Il 25 febbraio 2021 annuncia il suo addio al Movimento, in disaccordo con la decisione di sostenere il governo di Mario Draghi per approdare nel gruppo misto in quota L’Alternativa C’è[8][9]. L’11 novembre dello stesso anno annuncia la propria adesione al gruppo del Partito Comunista di Marco Rizzo facendo arrivare il partito in Parlamento.[10][11]

Il 27 aprile 2022 con alcuni ex M5S e Elio Lannutti dell'Italia dei Valori dà vita al gruppo parlamentare C.A.L. (Costituzione Ambiente Lavoro) - PC - IdV.[12]

Il 3 agosto 2022 effettua dichiarazione di voto contrario alla ratifica dell'adesione di Finlandia e Svezia alla NATO.[13]

Alle elezioni politiche anticipate del 2022 si candida al Senato della Repubblica come capolista nel collegio plurinominale Lazio - 02 e in quello della provincia di Modena in seconda posizione nella lista Italia Sovrana e Popolare di cui fanno parte il Partito Comunista, Azione Civile, Ancora Italia e altri movimenti anti-sistema.[14] Non sarà rieletto a causa del mancato raggiungimento della soglia di sbarramento da parte della lista.

Il 24 aprile 2023, insieme agli ex colleghi parlamentari Mattia Crucioli e Vito Rosario Petrocelli e a Igor Camilli di Patria Socialista, lancia il nuovo partito di sinistra NOI (Nuovo Ordine Internazionalista) di cui diventa presidente.[15]

  1. ^ Il senatore M5S Emanuele Dessì si laurea. La tesi è... su Rousseau, in HuffPost Italia, 16 febbraio 2021. URL consultato il 5 febbraio 2022.
  2. ^ La volta che picchiò un romeno. Ecco chi è Dessì, il senatore grillino privo di "diplomazia", su ilGiornale.it, 4 dicembre 2020. URL consultato il 17 novembre 2021.
  3. ^ Il controverso candidato del M5S a Roma, in Il Post, 2 febbraio 2018.
  4. ^ a b Che fine hanno fatto gli “impresentabili” del M5S?, su agi.it, Agenzia Giornalistica Italia, 22 marzo 2018.
  5. ^ a b Dessì (M5S), dopo le polemiche su affitto e amici imbarazzanti, festeggia l'elezione, in Corriere della Sera, 6 marzo 2018.
  6. ^ Emanuele Dessì: l'affitto aumentato per la sua casa popolare, su nextQuotidiano, 8 giugno 2018. URL consultato il 18 novembre 2021.
  7. ^ Dessì: 'Finalmente sono riuscito a farmi aumentare l'affitto!'. URL consultato il 18 novembre 2021.
  8. ^ M5s, anche Dessì lascia: «Questo Movimento non è più casa mia. Provo tristezza e tanta rabbia», su open.online, 25 febbraio 2021.
  9. ^ Annalisa Cangemi, Il dissidente Emanuele Dessì lascia il M5s per entrare nel gruppo ‘L’alternativa c’è’, su fanpage.it, Fanpage.it, 25 febbraio 2021. URL consultato il 17 novembre 2021.
  10. ^ Il Partito Comunista torna in Senato, l'ex M5S Dessì passa con Rizzo, su adnkronos.com, 17 novembre 2021. URL consultato il 17 novembre 2021.
  11. ^ Lascia il M5s e fa tornare il Pc in Parlamento, Dessì compie il "miracolo", su iltempo.it, 17 novembre 2021. URL consultato il 10 dicembre 2021.
  12. ^ A volte ritornano: in Senato ecco il gruppo C.A.L. con Partito Comunista e Idv, su Dire.it, 3 maggio 2022. URL consultato il 4 maggio 2022.
  13. ^ Legislatura 18ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 459 del 03/08/2022 (Definitivo), su senato.it.
  14. ^ Elezioni 2022, tutti i candidati al Senato nei collegi modenesi
  15. ^ Nasce “NOI”, un nuovo partito di sinistra rivolto ai BRICS+ e ai paesi non allineati, su ultimavoce.it, 26 aprile 2023. URL consultato il 14 luglio 2023.

Voci correlate

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Altri progetti

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