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Eugène Albert

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Eugène Albert (26 aprile 181611 maggio 1890[1]) è stato un liutaio belga con bottega a Bruxelles.

Il suo lavoro iniziò intorno al 1839,[1] e i suoi figli, Jean-Baptiste (1845–99), Jacques (1849–1918) e E.J. Albert, continuarono a produrre clarinetti fino alla fine della prima guerra mondiale. Il modello di clarinetto da lui realizzato è ancora ampiamente conosciuto, soprattutto negli Stati Uniti, come il "sistema Albert",[1] sebbene questo modello sia sostanzialmente lo stesso dello strumento a 13 tasti di Ivan Müller, con l'aggiunta di alcuni miglioramenti ispirati da Adolphe Sax.[1] Sax fu il primo a usare i tasti ad anello sul clarinetto.[2] Nel 1840 apportò un miglioramento al clarinetto a 13 tasti di Iwan Müller,[3] aggiungendo due anelli, o brille (bicchieri), all'articolazione inferiore.[1] Ciò portò al clarinetto a 13 chiavi/2 anelli. Nello stesso anno, Albert, sulla base delle modifiche di Müller e degli anelli di Adolphe Sax, creò un nuovo sistema di chiavi, aggiungendo due anelli all'articolazione superiore, realizzando un clarinetto a 13 chiavi e 4 anelli. Si dice che i suoi strumenti avessero "un tono e un'intonazione migliori rispetto ai modelli Boehm dell'epoca".[4]

Gli strumenti di Albert erano molto ben fatti e finemente accordati. I suoi clarinetti erano molto popolari in Inghilterra, dove il principale clarinettista dell'epoca, Henry Lazarus, possedeva otto strumenti di Albert.[1] Quando Boosey & Co. (ora Boosey & Hawkes) decise di iniziare a fare clarinetti, chiamò Albert a Londra come consulente.[1]

Gli strumenti di Eugène Albert erano quasi tutti realizzati per tonalità acute, LA'= c 452, il che significa che dopo la prima guerra mondiale li suonavano pochi clarinettisti professionisti. Suo figlio, E.J. Albert, realizzò una serie di modelli in LA'=440 e la sua reputazione durò molto dopo la sua morte. I suoi strumenti furono suonati fino alla fine del XX secolo.[1] Probabilmente fu E.J. Albert, e non Eugène, che intorno al 1890 costruì un primo clarinetto contralto in FA.

  1. ^ a b c d e f g h Nicholas Shackleton, Eugène Albert, Grove Music Online. URL consultato l'8 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2008).
  2. ^ Stephen Fox, su sfoxclarinets.com. URL consultato il 23 maggio 2016.
  3. ^ Clarinet History, su jlpublishing.com. URL consultato il 23 maggio 2016.
  4. ^ Nicholas Shackleton, The clarinet of Western art music: Organological history (iii) The Boehm clarinet., Grove Music Online. URL consultato l'8 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2008).

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