Fluoro-pedrizite
Fluoro-pedrizite | |
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Classificazione Strunz | 9.DE.25[1] |
Formula chimica | NaLi2(Mg2Al2Li)Si8O22F2[2] |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | trimetrico[2] |
Sistema cristallino | monoclino[3] |
Classe di simmetria | prismatica[3] |
Parametri di cella | a=9,368(8) Å, b=17,616(10) Å, c=5,271(4) Å, β=102,38(4)°, V=849,6 ų, Z=2[3] |
Gruppo puntuale | 2/m[3] |
Gruppo spaziale | C2/m[3] |
Proprietà fisiche | |
Densità misurata | 3,00[4] g/cm³ |
Densità calcolata | 3,05[4] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 5-6[4] |
Colore | blu chiaro[4] |
Lucentezza | vitrea[4] |
Opacità | da trasparente a traslucida[4] |
Striscio | bianco[4] |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La fluoro-pedrizite è un minerale, un anfibolo appartenente al sottogruppo degli anfiboli di litio[5].
È stata scoperta riesaminando l'olotipo della "clinoholmquistite" proveniente dal giacimento di spodumene di Tastyg nella repubblica di Tuva, Siberia, Russia[3]. È risultata essere in realtà composta da due anfiboli: tremolite e la nuova specie mineralogica denominata all'epoca fluoro-sodic-pedrizite[6]. Il nome è stato poi cambiato in fluoro-pedrizite con la revisione della nomenclatura degli anfiboli del 2012[5].
Morfologia
[modifica | modifica wikitesto]La fluoro-pedrizite è stata scoperta sotto forma di cristalli prismatici allungati lunghi fino a 0,5 mm[4].
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]La fluoro-pedrizite è stata trova nell'area di contatto tra la pegmatite ricca di litio e l'andesite di oligoclasio[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) R. Oberti, F. Camara e L. Ottolini, Clinoholmquistite discredited: The new amphibole end-member fluoro-sodic-pedrizite (PDF), in American Mineralogist, vol. 90, 2005, pp. 732-736. URL consultato il 24 febbraio 2015.
- (EN) Frank C. Hawthorne, Roberta Oberti, George E. Harlow, Walter V. Maresch, Robert F. Martin, John C. Schumacher e Mark D. Welch, Nomenclature of the amphibole supergroup (PDF), in American Mineralogist, vol. 97, 2012, pp. 2031-2048, DOI:10.2138/am.2012.4276. URL consultato il 26 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Webmineral.com.
- (EN) Mindat.org.