Gangster Story
Gangster Story (Bonnie and Clyde) è un film del 1967, diretto da Arthur Penn, che narra la vera storia di Bonnie e Clyde, coppia criminale che imperversò negli Stati Uniti tra il 1930 ed il 1934.
Nel 1992 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.[1] Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al ventisettesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi[2], mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è sceso al quarantaduesimo posto.[3] Lo stesso istituto l'ha inserito al quinto posto nella categoria gangster.[4]
La figura del ranger texano che dà la caccia alla banda di Barrow, Frank Hamer, venne tratteggiata nella pellicola come quella d'un individuo ottuso ed incompetente, soventemente gabbato ed umiliato dalla banda. La stessa scena finale dell'iconica imboscata tesa al gruppo, per come venne inscenata, vi apparve quasi come una sua personale vendetta nei confronti della banda. Dopo l'uscita del film nelle sale, infatti, la vedova di Hamer, Gladys, e il figlio Frank Jr. intentarono causa alla Warner Bros.-Seven Arts per diffamazione. Nel 1971, la causa fu risolta in maniera extragiudiziale.[5]
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Nel periodo della Grande depressione Bonnie Parker è annoiata della sua vita e del suo lavoro da cameriera e vorrebbe un cambiamento. Il mutamento arriva con l'incontro di Clyde Barrow che avviene quando lo stesso cerca di rubare l'auto appartenente alla madre di Bonnie. I due si innamorano e Bonnie decide di condividere la vita fuorilegge del compagno. Il duo inizia a delinquere e a spostarsi continuamente dall'Oklahoma al Texas, rapinando negozi e banche e cambiando auto e targhe in un crescendo di violenza inarrestabile.
A loro si aggiunge un inserviente addetto alla stazione di servizio che però è bravo con i motori, Clarence W. Moss. Anche il fratello maggiore di Clyde Buck e sua moglie Blanche, figlia di un predicatore, si uniscono a loro. Le donne non si piacciono a prima vista e l'insofferenza aumenta. Blanche non ha altro che disprezzo per Bonnie, Clyde e Clarence, mentre Bonnie vede la presenza volubile di Blanche come un costante pericolo per la sopravvivenza della banda. Bonnie e Clyde passano dai piccoli furti a rapinare banche e anche i loro colpi diventano più violenti. La banda è perseguita dalle forze dell'ordine, tra cui il Texas Ranger Frank Hamer, che catturano e umiliano prima di liberarlo.
Presto le loro gesta finiscono sui giornali, così Bonnie e Clyde diventano un duo celebre. La coppia lascia dietro di sé una lunga scia di sangue, molto del quale appartiene a poliziotti. Le polizie di diversi Stati li vogliono morti e Bonnie diventa sempre più consapevole che l'epilogo della vicenda sarà tragico. In un raid notturno i fuorilegge vengono presi alla sprovvista e sia Blanche che Buck vengono feriti, quest'ultimo con un colpo serio alla testa. Bonnie, Clyde e Clarence scappano a malapena vivi. Con Blanche senza vista e in custodia della polizia, Hamer la inganna per rivelare il nome di Clarence, che fino a quel momento era ancora solo un "sospetto non identificato".
Hamer individua Bonnie, Clyde e Clarence nascosti nella casa del padre di Clarence, Ivan, che pensa che la coppia abbia corrotto suo figlio. L'anziano fa un patto con Hamer: in cambio della clemenza per il ragazzo, aiuta a creare una trappola per i due fuorilegge. Quando Bonnie e Clyde si fermano sul lato della strada per aiutare il signor Moss a riparare una gomma a terra, la polizia tra i cespugli apre il fuoco. La loro macchina crivellata da 1167 colpi sarà la tomba della loro storia d'amore e di crimine.
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- 1968 - Premio Oscar
- Miglior attrice non protagonista a Estelle Parsons
- Migliore fotografia a Burnett Guffey
- Candidatura al miglior film a Warren Beatty
- Candidatura al migliore regista ad Arthur Penn
- Candidatura al miglior attore protagonista a Warren Beatty
- Candidatura alla miglior attrice protagonista a Faye Dunaway
- Candidatura al miglior attore non protagonista a Gene Hackman
- Candidatura al miglior attore non protagonista a Michael J. Pollard
- Candidatura alla migliore sceneggiatura originale a David Newman e Robert Benton
- Candidatura ai migliori costumi a Theadora Van Runkle
- 1968 - Golden Globe
- Candidatura al miglior film drammatico
- Candidatura alla migliore regia ad Arthur Penn
- Candidatura al miglior attore in un film drammatico a Warren Beatty
- Candidatura alla miglior attrice in un film drammatico a Faye Dunaway
- Candidatura al miglior attore non protagonista a Michael J. Pollard
- Candidatura al miglior attore debuttante a Michael J. Pollard
- Candidatura alla migliore sceneggiatura a David Newman e Robert Benton
- 1968 - Premio BAFTA
- Miglior attrice debuttante a Faye Dunaway
- Miglior attore debuttante a Michael J. Pollard
- Candidatura al miglior film ad Arthur Penn
- Candidatura al miglior attore straniero a Warren Beatty
- 1968 - Kansas City Film Critics Circle Award
- Miglior film
- 1967 - New York Film Critics Circle Award
- Migliore sceneggiatura a David Newman e Robert Benton
- 1968 - David di Donatello
- Migliore attrice straniera a Faye Dunaway
- Migliore attore straniero a Warren Beatty
Una battuta del film ("Noi rapiniamo banche", "We rob banks" in lingua originale) è stata inserita nel 2005 nella lista delle cento migliori citazioni cinematografiche di tutti i tempi stilata dall'American Film Institute, nella quale figura al 41º posto.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) National Film Registry Titles 1989 - 2013, su loc.gov, National Film Preservation Board. URL consultato il 12 ottobre 2014.
- ^ (EN) AFI's 100 Years... 100 Movies, su afi.com, American Film Institute. URL consultato il 12 ottobre 2014.
- ^ (EN) AFI's 100 Years... 100 Movies - 10th Anniversary Edition, su afi.com, American Film Institute. URL consultato il 12 ottobre 2014.
- ^ (EN) AFI's Top 10 Gangster Movies, su afi.com, American Film Institute. URL consultato il 12 ottobre 2014.
- ^ Jeff Guinn, Go Down Together: The True, Untold Story of Bonnie and Clyde, New York: Simon and Schuster, 2009, p. 364.
- ^ (EN) American Film Institute, AFI's 100 YEARS...100 MOVIE QUOTES, su afi.com. URL consultato il 16 dicembre 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Leonardo Gandini (a cura di), Arthur Penn, Il Castoro Cinema, Milano, 1999.
- Paolo Vernaglione e Carlo Pasquini Arthur Penn, La Nuova Italia, Firenze, 1987.
- Goffredo Fofi, I grandi registi della storia del cinema, Donzelli editore, Roma, 2008.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Gangster Story
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gangster Story
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Bonnie and Clyde, su YouTube, 8 agosto 2015.
- Gangster Story, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Lee Pfeiffer, Bonnie and Clyde, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Gangster Story, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Gangster Story, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Gangster Story, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Gangster Story, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Gangster Story, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Gangster Story, su FilmAffinity.
- (EN) Gangster Story, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) Gangster Story, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Gangster Story, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Gangster Story, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 316753515 · LCCN (EN) nr2006004214 · GND (DE) 4595021-0 · BNF (FR) cb16474701c (data) · J9U (EN, HE) 987007372186005171 |
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