Gennaro Sisti
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Gennaro Sisti (Melfi, 1700 – 1782) è stato un abate ed ebraista italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Intrapreso il sacerdozio, fu allievo del canonico Alessio Simmaco Mazzocchi. In seguito venne nominato docente di ebraico presso l'università di Napoli, successivamente "scriptor hebraicus" della Biblioteca Vaticana a Roma e custode della Biblioteca Innocenziana di Palazzo Doria Pamphili. Fu, anche, corrispondente dell'Académie des inscriptions et belles-lettres di Parigi. Scrisse diverse opere per lo studio dell'ebraico e del greco. Inoltre curò la trascrizione di alcune iscrizioni ebraiche rinvenute nella zona del Vulture e appartenenti al IX secolo.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Gennaro Sisti, Officium pentaglotton B. Mariæ Virginis, Neapoli, apud Felicem Carolum Mosca, 1741.
- Gennaro Sisti, Lingua Santa da apprendersi anche in quattro lezioni, Venezia, presso Giuseppe Bettinelli, 1747.
- Gennaro Sisti, Ragionamento preliminare alla Gramatica Greca, Napoli, per Benedetto Gessari, 1753.
- Gennaro Sisti, Indirizzo per la lettura Greca dalle sue oscurità rischiarata, Napoli, nella Stamperia Simoniana, 1758.
- Gennaro Sisti, Trattato delle quattro nomate gutturali lettere, Venezia, Francesco Sansoni, 1768.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alessandro di Meo, Annali critico-diplomatici del Regno di Napoli della mezzana età, IV, Napoli 1798, p. 390;
- Gennaro Araneo, Notizie storiche sulla città di Melfi nell'antico reame di Napoli, Firenze 1866, pp. 474 s.;
- Graziadio Isaia Ascoli, Iscrizioni inedite o mal note, greche, latine, ebraiche, di antichi sepolcri giudaici del Napoletano, Torino 1880, pp. 77-79;
- Angelo Bozza, La Lucania: studii storico-archeologici, II, Rionero 1889, p. 349;
- Giuseppe Crudo, La SS. Trinità di Venosa: memorie storiche, diplomatiche, archeologiche, Trani 1899, pp. 42 s.;
- Giuseppe Gattini, Saggio di biblioteca basilicatese, Matera 1908, pp. 42-43, 49 (n° 423);
- Michelangelo Schipa, Il secolo decimottavo, in Francesco Torraca et al., Storia dell'Università di Napoli, Napoli 1924, 433-466, in partic. pp. 450 s.;
- G. Petraglione, Ancora degli studi orientali in Puglia, in Japigia, II (1931), pp. 477-479, in partic. pp. 477 ss.;
- Tommaso Pedio, Gli studi di storia patria in Basilicata dal sec. XV alla fine del sec. XVIII, in Archivio storico per la Calabria e la Lucania, XXXI (1962), pp. 150-205, in partic. pp. 192 s. nota 4;
- Cesare Colafemmina, Iscrizione ebraica inedita di Lavello, in Puglia paleocristiana e altomedievale, a cura di G. Volpe, VI, Bari 1991, pp. 17-22;
- Cesare Colafemmina, Una nuova epigrafe ebraica altomedievale a Lavello, in Vetera Christianorum, XXIX (1992), pp. 411-421;
- Gianluca Del Mastro, Una lettera di padre Piaggio a Gennaro Sisti e altre trouvailles sui papiri ercolanesi, in Rendiconti della Accademia di archeologia, lettere e belle arti, LXXV, 1953, pp. 479-491.
- F. San Vicente, Hugo E. Lombardini, Dos obras publicadas e inmediatamente olvidadas: las gramáticas de español para italianos de Gennaro Sisti (1742) y de José Martínez de Valdepeñas (¿1785?), in Estudios de Lingüística del Español, XXXVI (2015), pp. 235-275.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Alessandro Catastini, SISTI, Gennaro, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 92, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2018.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 1071155042713772401027 · BAV 495/355636 |
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