Godegiselo
Godegiselo | |
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Re dei Burgundi | |
In carica | 473 circa – 500 circa |
Predecessore | Gundioco |
Successore | Gundobado |
Morte | 500 circa[1] |
Padre | Gundioco[1] |
Madre | una sorella del Patrizio Ricimero[1] |
Godegiselo (... – 500 circa[1]) fu re dei Burgundi, governando la zona di Besançon dal 473 al 486 e anche la valle della Saona e parte della valle del Rodano dal 486 fino alla sua morte.
Origini
[modifica | modifica wikitesto]Era figlio del re dei Burgundi, Gundioco e della moglie, una sorella del patrizio Ricimero[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Gregorio di Tours lo cita assieme ai fratelli Gundobado, Gundomaro e Chilperico II, come figli di Gundioco[1] e anche il successivo Liber Historiæ Francorum lo cita assieme ai fratelli come figlio di Gundioco, della stirpe del re visigoto, Atanarico[1].
Alla morte del padre, avvenuta nel 473 circa, Godegiselo assieme ai fratelli Gundobado, Gundomaro e Chilperico II, ascesero al trono, condividendolo con lo zio, Chilperico I.
A Godegiselo toccò di governare la valle del Doubs, con sede a Besançon, mentre i fratelli governavano rispettivamente: Gundomaro un tratto della valle del Rodano con sede a Vienne, Chilperico II la valle della Saona, con sede a Lione, e Gundobado l'alta valle del Rodano con sede a Ginevra[1].
Dopo la morte dello zio Chilperico I si iniziò lotta fra i fratelli, per la supremazia, nel regno e Gundobado, nel corso del 486, fece assassinare Gundamaro e tra il 486 ed il 490 fece assassinare anche Chilperico II e i suoi discendenti maschi[1].
Godegiselo, dopo l'eliminazione dei fratelli ampliò la parte di regno da lui governata, risiedendo a Ginevra, mentre il fratello risiedeva a Vienne.
In quegli anni si era anche sviluppata un'alleanza con gli Ostrogoti di Teodorico il Grande, che, nel 490, portò i Burgundi ad intervenire in Liguria, per alleggerire la pressione di Odoacre sugli Ostrogoti asserragliati a Pavia. Pare che i danni provocati dai Burgundi fossero tali che nell'anno in cui Teodorico iniziò a governarla abbonò ai Liguri i due terzi delle imposte.
Quando, intorno all'anno 500, Clodoveo, re dei Franchi, attaccò il regno dei Burgundi, Godigeselo tradì il fratello Gundobado (il tradimento è confermato anche dalla cronaca del vescovo, Mario di Avenches[1]) unendosi ai Franchi. Così i due eserciti sconfissero le truppe di Gundobado[1] e dei suoi alleati Visigoti, presso Digione. Gundobado sfuggì alla morte e alla cattura ritirandosi ad Avignone, dove attese Clodoveo e gli promise di pagargli un tributo, cedendo al fratello la sede di Vienne[1].
Ma dopo che Clodoveo si era ritirato dalla Burgundia, non solo non pagò più il tributo, ma, riorganizzate le truppe, attaccò saccheggiò Vienne, Godegiselo venne catturato in una chiesa e condannato a morte, nello stesso luogo.
Con la morte di Godigeselo Gundabado era entrato in possesso di tutto il regno di Burgundia.
Discendenti
[modifica | modifica wikitesto]Di Godegiselo, non si conosce se ebbe mogli e non si ha notizia di alcuna discendenza[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ludwig Schmidt e Christian Pfister, i regni germanici in Gallia, in Cambridge University Press - Storia del mondo medievale, vol. I, pp. 275–300, Garzanti, 1999
- Maurice Dumoulin, Il regno d'Italia sotto Odoacre e Teodorico, in Cambridge University Press - Storia del mondo medievale, vol. I, pp. 420–444, Garzanti, 1999
- Christian Pfister, La Gallia sotto i Franchi merovingi, vicende storiche, in Cambridge University Press - Storia del mondo medievale, vol. I, pp. 688–711, Garzanti, 1999
Voci correlate
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