Vai al contenuto

Good Times (Elvis Presley)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Good Times
album in studio
ArtistaElvis Presley
Pubblicazione20 marzo 1974
Durata29:23
Dischi1
Tracce10
GenereRock
Rhythm and blues
Country rock
Pop
EtichettaRCA Records
ProduttoreFelton Jarvis
Registrazioneluglio-settembre 1973, Stax Studios.
FormatiLP
Noten. 90 Stati Uniti (bandiera)
n. 42 Regno Unito (bandiera)
Elvis Presley - cronologia
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[1]
Christgau's Record GuideB–[2]
Rough Guides[3]

Good Times è il 38° album in studio di Elvis Presley, pubblicato nel 1974.[4][5]

Il disco fu assemblato mettendo insieme i brani avanzati dalle sedute di registrazione tenutesi agli Stax Studios di Memphis nel 1973 che erano rimasti fuori dall'album precedente Raised on Rock/For Ol' Times Sake. Il titolo dell'album fu tratto dalla canzone Talk About the Good Times, uno dei brani "forti" contenuti nel disco. Molti brani sono delle reinterpretazioni di successi dell'epoca, come Spanish Eyes e She Wears My Ring. Alla sua uscita l'album non riscosse un notevole successo, raggiungendo la posizione numero 90 in classifica negli Stati Uniti e andando solo leggermente meglio in Europa (42ª posizione in Gran Bretagna). Oggi il disco è stato rivalutato dalla critica e dal pubblico, e viene considerato uno dei più "tipici" album dell'Elvis anni settanta.

Dall'album furono estratti due singoli: I've Got a Thing About You Baby che raggiunse la posizione numero 4 nella classifica riservata alla musica country, e la 39ª nella classifica generale; e My Boy (cover di un singolo di Richard Harris del 1971[6]) che invece si piazzò alla posizione numero 14 nella classifica country e alla 20ª nella classifica pop.

Curiosamente, il brano Good Time Charlie's Got the Blues inserito nell'album, omette le seguenti strofe del testo originale:

(EN)

«I got my pills to ease the pain
Can't find a thing to ease the rain,
I'd love to try and settle down
But everybody's leavin' town»

(IT)

«Ho le mie pillole per alleviare il dolore,
Ma non riesco a trovare qualcosa per alleviare la pioggia
Mi piacerebbe provare a smettere,
Ma tutti stanno lasciando la città ormai»

La ragione per la quale Presley decise di non cantare questa strofa non è nota, ma è risaputo che Elvis fosse un forte consumatore di pillole medicinali all'epoca. Un'altra ipotesi è che egli abbia ritenuto sconveniente far menzione di un abuso di droghe in una canzone da lui cantata, temendo la reazione del suo pubblico che avrebbe potuto fraintendere. È altresì documentato che Presley, nonostante il forte abuso di farmaci del quale faceva uso, fosse un convinto sostenitore delle campagne anti droga.

Nel 2000, in occasione della ristampa in CD, l'intero album è stato accorpato, come "bonus track", all'album Promised Land.

  1. Take Good Care of Her (Arthur Kent, Ed Warren, Edward C. Warren)
  2. Loving Arms (Tom Jans)
  3. I Got a Feelin' in My Body (Dennis Linde)
  4. If That Isn't Love (Dottie Rambo)
  5. She Wears My Ring (Felice and Boudleaux Bryant)
  6. I've Got a Thing About You Baby (Tony Joe White)
  7. My Boy (Bill Martin, Phil Coulter, Jean-Pierre Bourtayre, Claude François)
  8. Spanish Eyes (Bert Kaempfert)
  9. Talk About the Good Times (Jerry Reed)
  10. Good Time Charlie's Got the Blues (Danny O'Keefe)[7]
  1. ^ (EN) Good Times, su AllMusic, All Media Network.
  2. ^ Robert Christgau, Consumer Guide '70s: P, in Christgau's Record Guide: Rock Albums of the Seventies, Ticknor & Fields, 1981, ISBN 089919026X. Ospitato su robertchristgau.com.
  3. ^ Paul Simpson, The Rough Guide to Elvis, Londra, Rough Guides, 2004, p. 149, ISBN 1-84353-417-7.
  4. ^ GOOD TIMES | E.I.C.C. Elvis Italian Collector Club, su elvis-italian-collector-club.it. URL consultato il 25 novembre 2023.
  5. ^ Boris Zmijewsky, Elvis Presley, Gremese Editore, 1997, ISBN 978-88-7742-106-7. URL consultato il 25 novembre 2023.
  6. ^ Elvis Presley cover of Richard Harris's My Boy, su whosampled.com. URL consultato il 28 febbraio 2011.
  7. ^ Elvis Presley Albums, su softshoe-slim.com. URL consultato il 3 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2012).

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Rock: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rock