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Gran Premio del Belgio 1998

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Belgio (bandiera) Gran Premio del Belgio 1998
627º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 13 di 16 del Campionato 1998
Data 30 agosto 1998
Luogo Circuito di Spa-Francorchamps
Percorso 6,968 km
Circuito semi-permanente
Distanza 44 giri, 306,577 km
Clima freddo e piovoso
Note Gara sospesa per incidente al 1º giro
Risultati
Pole position Giro più veloce
Finlandia (bandiera) Mika Häkkinen Germania (bandiera) Michael Schumacher
McLaren in 1'48"682 Ferrari in 2'03"766
Podio
1. Regno Unito (bandiera) Damon Hill
Jordan-Mugen-Honda
2. Germania (bandiera) Ralf Schumacher
Jordan-Mugen-Honda
3. Francia (bandiera) Jean Alesi
Sauber-Petronas

Il Gran Premio del Belgio 1998 fu il tredicesimo appuntamento della stagione di Formula 1 1998. Disputatosi il 30 agosto sul Circuito di Spa-Francorchamps, è stato vinto da Damon Hill su Jordan-Mugen-Honda, alla ventiduesima ed ultima vittoria in carriera. Hill ha preceduto sul traguardo il compagno di squadra Ralf Schumacher e Jean Alesi su Sauber-Petronas.

Il finlandese Häkkinen conquista la sua nona pole position stagionale, ancora una volta davanti al compagno di squadra Coulthard. Sorprende la Jordan di Damon Hill che si qualifica terzo davanti alle Ferrari di Schumacher e Irvine; seguono Villeneuve, Fisichella e Ralf Schumacher.

Pos Pilota Costruttore/Motore Tempo Gap
1 8 Finlandia (bandiera) Mika Häkkinen McLaren-Mercedes 1'48"682 Pole
2 7 Regno Unito (bandiera) David Coulthard McLaren-Mercedes 1'48"845 +0"163
3 9 Regno Unito (bandiera) Damon Hill Jordan-Mugen-Honda 1'49"728 +1"046
4 3 Germania (bandiera) Michael Schumacher Ferrari 1'50"027 +1"345
5 4 Regno Unito (bandiera) Eddie Irvine Ferrari 1'50"189 +1"507
6 1 Canada (bandiera) Jacques Villeneuve Williams-Mecachrome 1'50"204 +1"522
7 5 Italia (bandiera) Giancarlo Fisichella Benetton-Playlife 1'50"462 +1"780
8 10 Germania (bandiera) Ralf Schumacher Jordan-Mugen-Honda 1'50"501 +1"819
9 2 Germania (bandiera) Heinz-Harald Frentzen Williams-Mecachrome 1'50"686 +2"004
10 14 Francia (bandiera) Jean Alesi Sauber-Petronas 1'51"189 +2"507
11 6 Austria (bandiera) Alexander Wurz Benetton-Playlife 1'51"648 +2"966
12 15 Regno Unito (bandiera) Johnny Herbert Sauber-Petronas 1'51"851 +3"169
13 12 Italia (bandiera) Jarno Trulli Prost-Peugeot 1'52"572 +3"890
14 18 Brasile (bandiera) Rubens Barrichello Stewart-Ford 1'52"670 +3"988
15 11 Francia (bandiera) Olivier Panis Prost-Peugeot 1'52"784 +4"102
16 16 Brasile (bandiera) Pedro Diniz Arrows 1'53"037 +4"355
17 19 Paesi Bassi (bandiera) Jos Verstappen Stewart-Ford 1'53"149 +4"467
18 17 Finlandia (bandiera) Mika Salo Arrows 1'53"207 +4"525
19 21 Giappone (bandiera) Toranosuke Takagi Tyrrell-Ford 1'53"237 +4"555
20 20 Brasile (bandiera) Ricardo Rosset Tyrrell-Ford 1'54"850 +6"168
21 22 Giappone (bandiera) Shinji Nakano Minardi-Ford 1'55"084 +6"402
22 23 Argentina (bandiera) Esteban Tuero Minardi-Ford 1'55"520 +6"838

La domenica piove e tutti temono la partenza in discesa: si decide di partire senza safety car ed è subito caos con quello che è l'incidente col maggior numero di vetture coinvolte nella storia della Formula 1, ben 13[1].

Al via parte bene Häkkinen, dietro pattinano sia Ralf Schumacher che Hill; alla Source arrivano affiancati Irvine e Coulthard: i due devono allargare in curva e vengono infilati da Villeneuve e Michael Schumacher. Coulthard è quarto ma rimettendosi in linea perde il controllo della McLaren e schizza contro il muretto dei vecchi box e rimbalza in pista davanti al gruppo. Passano Fisichella, Ralf Schumacher, Frentzen, Alesi e Tuero, mentre tutti gli altri finiscono uno contro l'altro tra un mare di rottami: Irvine centra per primo la vettura di Coulthard, poi è la volta di Salo mentre Herbert e Trulli si girano e Diniz finisce contro la Prost.

Panis urta Barrichello e manda la Stewart in testacoda davanti a Wurz che lo sperona. Takagi finisce contro il muro mentre con la strada completamente ostruita Rosset finisce nel mucchio contro la Prost di Panis e la Stewart di Barrichello. La gara è interrotta e si riparte con quattro vetture in meno: quelle di Barrichello (leggermente ferito), Salo, Rosset e Panis.

Al secondo via, ancora sotto la pioggia, le McLaren partono male, Irvine s'infila all'interno di Häkkinen il quale deve allargare, si tocca con Schumacher e si gira alla Source. Il finlandese viene centrato in pieno dalla Sauber di Herbert, passano pochi minuti e Coulthard e Wurz vengono a loro volta a contatto: riesce a ripartire solo lo scozzese. Entra la safety car davanti a Hill, Schumacher, Irvine, Alesi, Villeneuve, Frentzen, Ralf Schumacher, Fisichella, Diniz e Verstappen. Al 3º giro rientra la safety car e subito le Williams passano la Sauber di Alesi ma già al 5º giro Villeneuve compie un testacoda e riparte dietro il francese.

Al 8º giro Schumacher si porta in testa alla gara infilando Hill al curvone Blanchimont; intanto esplode il motore Ford di Verstappen. Irvine va in testacoda e l'ala anteriore rimane incastrata sotto il telaio: l'irlandese deve compiere quasi un giro prima di rientrare ai box. Mentre la pioggia aumenta di intensità la corsa di Takagi finisce contro il muro esterno alla Source. Michael Schumacher gira su tempi inavvicinabili per gli altri e dopo poche tornate ha già 16" di vantaggio su Hill, poi si intravedono Alesi, Frentzen, Villeneuve, Fisichella e Ralf Schumacher.

Al 16º giro va in testacoda Alesi che riparte dietro Ralf Schumacher, mentre Villeneuve vorrebbe rientrare ai box per il cambio gomme ma i box sono occupati da Frentzen: il canadese è costretto a fare un ulteriore giro che gli sarà fatale grazie ad un aquaplaning che lo fa finire contro le barriere. Due giri e si ritira anche Tuero per noie elettriche. Al 24º giro Michael Schumacher conduce su Hill, Ralf Schumacher, Alesi, Frentzen, Fisichella, Irvine, Diniz, Trulli, Nakano e Coulthard.

Il giro dopo, Schumacher si appresta a doppiare Coulthard, il quale aveva problemi ed era già andato ai box. Nel rettifilo in discesa verso Pouhon, la McLaren rallenta bruscamente su un tratto molto bagnato ed il ferrarista, uscito dalla curva in piena e con la visibilità ridotta per via dell'acqua generata dalle ruote della vettura dello scozzese, tampona l'avversario. Il tedesco completa il giro fino ai box su tre ruote, mentre Coulthard resta senza alettone posteriore. Appena rientrato, Schumacher, visibilmente arrabbiato, stacca il volante dalla sua monoposto gettandolo violentemente contro il bancone del box e si precipita al box McLaren, insultando Coulthard ed accusandolo di aver persino tentato di ucciderlo[2]. La rissa viene scongiurata dall'intervento dei meccanici McLaren che li tengono separati, poi il tedesco viene portato via da Jean Todt e Stefano Domenicali[3]. Gli steward, non ravvisando frenate da parte dello scozzese, non danno seguito a sanzioni disciplinari. Cinque anni dopo, il pilota McLaren ammetterà la propria responsabilità nell'incidente.[4] Il momento nero della Ferrari in Belgio continua con Irvine che esce di strada.

Passa solo un giro e si assiste ad un altro tamponamento ancora più violento con Fisichella che finisce a più di 300 km/h sulla Minardi di Nakano. La Benetton distrutta finisce la corsa in mezzo alla pista e rientra la safety car. Hill è adesso in testa davanti al compagno di squadra Ralf Schumacher, poi Alesi, Frentzen, Diniz, Trulli, Coulthard e Nakano (gli ultimi due rientrati dopo una lunga sosta ai box dopo gli incidenti). Con solo otto vetture in gara la corsa va avanti fino alla sua conclusione sempre sotto una pioggia battente. Damon Hill vince per la ventiduesima ed ultima volta in carriera, regalando il primo successo della sua storia alla squadra di Eddie Jordan, gioia completata dal secondo posto di Ralf Schumacher. Completa il podio Alesi seguito da Frentzen, Diniz e Trulli, che porta il primo punto stagionale alla Prost. Per il figlio d'arte si tratta del primo successo dopo il Gran Premio del Giappone 1996, mentre per la Mugen-Honda è la seconda vittoria in F1 dopo quella ottenuta nel Gran Premio di Monaco 1996 da Olivier Panis su Ligier. Era dal Gran Premio del Canada 1995 che la scuderia irlandese non piazzava le proprie monoposto sul podio (all'epoca Rubens Barrichello ed Eddie Irvine furono rispettivamente secondo e terzo).

In classifica non cambia niente con i primi sei che non prendono punti, Häkkinen continua a condurre con 77 davanti a Schumacher 70, Coulthard 48 e Irvine 32. Stessa classifica anche nei costruttori con McLaren 125 davanti alla Ferrari 102, sorpasso della Williams 33 punti ai danni della Benetton 32 mentre si fa sotto adesso la Jordan con 26[5][6].

Fonte

Pos Pilota Costruttore/Motore Giri Tempo Griglia Punti
1 9 Regno Unito (bandiera) Damon Hill Jordan-Mugen-Honda 44 1h 43'47"407 3 10
2 10 Germania (bandiera) Ralf Schumacher Jordan-Mugen-Honda 44 +0"932 8 6
3 14 Francia (bandiera) Jean Alesi Sauber-Petronas 44 +7"240 10 4
4 2 Germania (bandiera) Heinz-Harald Frentzen Williams-Mecachrome 44 +32"242 9 3
5 16 Brasile (bandiera) Pedro Diniz Arrows 44 +51"682 16 2
6 12 Italia (bandiera) Jarno Trulli Prost-Peugeot 42 +2 giri 13 1
7 7 Regno Unito (bandiera) David Coulthard McLaren-Mercedes 39 +5 giri 2  
8 22 Giappone (bandiera) Shinji Nakano Minardi-Ford 39 +5 giri 21  
Rit 5 Italia (bandiera) Giancarlo Fisichella Benetton-Playlife 26 Collisione con S.Nakano 7  
Rit 3 Germania (bandiera) Michael Schumacher Ferrari 25 Collisione con D.Coulthard 4  
Rit 4 Regno Unito (bandiera) Eddie Irvine Ferrari 25 Testacoda 5  
Rit 23 Argentina (bandiera) Esteban Tuero Minardi-Ford 17 Cambio 22  
Rit 1 Canada (bandiera) Jacques Villeneuve Williams-Mecachrome 16 Testacoda 6  
Rit 21 Giappone (bandiera) Toranosuke Takagi Tyrrell-Ford 10 Testacoda 19  
Rit 19 Paesi Bassi (bandiera) Jos Verstappen Stewart-Ford 8 Motore 17  
Rit 8 Finlandia (bandiera) Mika Häkkinen McLaren-Mercedes 0 Collisione con J.Herbert 1  
Rit 6 Austria (bandiera) Alexander Wurz Benetton-Playlife 0 Collisione con D.Coulthard 11  
Rit 15 Regno Unito (bandiera) Johnny Herbert Sauber-Petronas 0 Collisione con M.Häkkinen 12  
NP 18 Brasile (bandiera) Rubens Barrichello Stewart-Ford 0 Incidente[7] 15  
NP 11 Francia (bandiera) Olivier Panis Prost-Peugeot 0 Incidente[7] 14  
NP 17 Finlandia (bandiera) Mika Salo Arrows 0 Incidente[7] 18  
NP 20 Brasile (bandiera) Ricardo Rosset Tyrrell-Ford 0 Incidente[7] 20  
  1. ^ Emanuele Di Meo, F1 | Record e statistiche GP Belgio: dove la leggenda ebbe inizio - F1inGenerale, in F1inGenerale, 20 agosto 2018. URL consultato il 27 agosto 2021.
  2. ^ (EN) Derick Allsop, Motor Racing: Coulthard `cleared' by Schumacher, in The Independent, 10 settembre 1998. URL consultato il 27 agosto 2021.
  3. ^ Nestore Morosini, F1 | Spa, l'oscura verità tra Coulthard e Schumacher - Nestore Morosini - Archivio - ManifestoMotore, in FormulaPassion.it, 19 agosto 2015. URL consultato il 27 agosto 2021.
  4. ^ (EN) Crash was my fault, Coulthard admits, su The Sydney Morning Herald, 7 luglio 2003. URL consultato l'11 settembre 2018.
  5. ^ Salvo indicazioni diverse le classifiche sono tratte da 1998 Foster's Belgian Grand Prix - RACE RESULT, su formula1.com. URL consultato il 27 agosto 2021.
  6. ^ La cronaca prende spunto dalla rivista Autosprint.
  7. ^ a b c d Rubens Barrichello, Olivier Panis, Mika Salo e Ricardo Rosset, ritiratisi prima della sospensione della gara, non prendono parte al secondo via.
Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 1998
 

Edizione precedente:
1997
Gran Premio del Belgio Edizione successiva:
1999
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