Hatù

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Hatù
StatoItalia (bandiera) Italia
Fondazione1922 a Casalecchio di Reno
Fondata daFranco Goldoni
Chiusura1998
ProdottiProfilattici

La Hatù era una storica azienda italiana di produzione e commercializzazione di profilattici. È stato un marchio della SSL Healthcare Italia, filiale italiana della multinazionale SSL International, fino al 2010 allorché è passato alla britannica Reckitt Benckiser.

La Hatù produceva profilattici, tettarelle per biberon, succhiotti per bambini, guanti in gomma. Venne fondata a Casalecchio di Reno nel 1922 da Franco Goldoni. Il nome Hatù, coniato dallo stesso Goldoni, è un acronimo e sta per HAbemus TUtorem.[1][2] Quasi immediatamente, tuttavia, la Hatù viene acquisita dalle Officine Maccaferri di Zola Predosa. La Maccaferri nel 1927 acquista anche la Ico (Istituto Chimico Opoterapico), ditta di siringhe, aghi ipodermici e termometri. Nel 1985 Hatù e Ico verranno poi accorpate, dando vita alla Hatù-Ico.[3][4]

Negli ultimi anni, dopo varie vicissitudini, la Hatù viene fusa con la Seton Scholl Italia andando a costituire la SSL Healthcare Italia. Quest'ultima è di fatto una filiale della SSL International (ossia Seton-Scholl-London International Group, con sede a Manchester). Della SSL Healthcare fa parte, oltre a marchi quali Dr. Scholl, Mister Baby, Sauber o Marigold, anche la concorrente Durex. E sotto Durex passano alcuni nomi storici di profilattici della Hatù quali ad esempio Settebello (nato nel 1960) o Jeans (nato nel 1991). La Hatù resta invece come marchio per una ristretta linea di prodotti.[1][5]

Nel 2010 la SSL International viene acquistata dalla Reckitt Benckiser per 2,54 miliardi di sterline (3,025 miliardi di euro). Agli inizi del 2011 viene annunciata la chiusura della sede di Casalecchio di Reno, da effettuarsi entro la fine dello stesso anno. Viene di conseguenza aperta la procedura di mobilità per i circa cento dipendenti del sito.

  1. ^ a b SSL Healthcare Italia, su sslitalia.it. URL consultato il 6 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2008).
  2. ^ Marco Marozzi, L'Hatù chiude i battenti. Addio condom d'Italia, su la Repubblica, 29 maggio 1998. URL consultato il 17 dicembre 2022 (archiviato il 6 luglio 2022).
  3. ^ Maccaferri [collegamento interrotto], su maccaferri.com.
  4. ^ Quidnovi [collegamento interrotto], su quidnovi.it.
  5. ^ Giancarlo Martelli e Guido Vergani, Chiude la Hatu' , fabbrica del " Settebello ", in Corriere della Sera, 29 maggio 1998, p. 13 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2012).

Voci correlate

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