I Will Survive
I Will Survive singolo discografico | |
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Lato A del vinile originale del 1978 | |
Artista | Gloria Gaynor |
Pubblicazione | 1978 |
Durata | 3:15 |
Album di provenienza | Love Tracks |
Genere | Disco[1] |
Etichetta | Polydor Records |
Certificazioni originali | |
Dischi d'oro | Danimarca[3] (vendite: 45 000+) Francia[4] (vendite: 652 000+) Germania[5] (vendite: 250 000+) |
Dischi di platino | Canada[6] (vendite: 150 000+) Stati Uniti[7] (vendite: 1 000 000+) Regno Unito[8] (vendite: 600 000+) Spagna[9] (vendite: 60 000+) |
Certificazioni FIMI (dal 2009) | |
Dischi di platino | Italia[2] (vendite: 100 000+) |
Gloria Gaynor - cronologia | |
I Will Survive è una canzone disco della cantante statunitense Gloria Gaynor nel 1978, apparsa originariamente come B-side del brano Substitute, nonché uno dei simboli del genere della disco music e degli anni '70 in generale.
Il testo della canzone, scritto da Freddie Perren e Dino Fekaris, descrive in prima persona l'esperienza del narratore, che trova una nuova forza interiore dopo essersi ripreso da una rottura col partner, da cui era stato abbandonato, respingendolo al suo ritorno. La canzone è stata spesso usata sia come un inno dell'empowerment (lett. "potenziamento", cioè presa di coscienza e assunzione di responsabilità) femminile, sia come inno gay.[10] La Gaynor stessa è diventata, in seguito alla pubblicazione del brano, un'icona gay.
I Will Survive diventò presto il più grande successo della Gaynor, ricevendo un enorme airplay nel 1979, tanto che giunse alla vetta della classifica statunitense di Billboard; è un classico della discomusic ancora molto in voga nelle discoteche e nelle radio.
Gloria Gaynor per questa canzone ricevette il Grammy Award per la Miglior Canzone Disco nel 1980, unico anno in cui fu assegnato quel premio.
La canzone occupa la posizione 489 nella lista dei 500 migliori brani musicali secondo Rolling Stone, la celebre rivista musicale statunitense.
Utilizzo nei media
[modifica | modifica wikitesto]- La canzone è stata utilizzato nel film Le riserve (The Replacements) e, proprio per il suo legame con la comunità gay, nel film Priscilla, la regina del deserto (The Adventures of Priscilla, Queen of the Desert). Il brano appare anche in 3ciento - Chi l'ha duro... la vince e in Baci e abbracci del regista Paolo Virzì. Nel 2014 il brano è stato inserito anche nella colonna sonora del film Non buttiamoci giù.
- Una parte della canzone viene invece cantata "a cappella" in Men in Black II, mentre nel film Man on the Moon è presente una interpretazione del cantante Tony Clifton.
- È inserita nel episodio 17 della terza stagione della serie tv Ally McBeal dove il brano è cantato dalla stessa Gaynor che partecipa come guest star.
- È stata usata nel film In & Out come parte di una ipotetica prova di eterosessualità: il protagonista (interpretato da Kevin Kline) deve ascoltare la canzone senza ballare perché gli è stato detto che "i veri uomini non ballano".
- È stata usata nel fim L'arca di Noè mentre la pantera nera Giobella cantava la canzone nell'arca per incoraggiare gli animali.
Cover e tributi
[modifica | modifica wikitesto]Numerosissime sono le cover e tributi fatti da svariati artisti: fra i più famosi vi sono quello dei Pet Shop Boys nel loro Discovery Tour del 1995, la cover della rock band Cake nel 1996, ed ha costituito, nel 2000, le basi per Supreme, singolo di Robbie Williams. La cover dei Cake è stata utilizzata nel primo film di Paolo Sorrentino, L'uomo in più del 2001, ed è la canzone simbolo nel film del 2003 Liberi di Gianluca Maria Tavarelli, in cui il protagonista, interpretato da Elio Germano, la cita e la riproduce più volte durante i suoi viaggi in auto. Nel 1981 la cantante indiana Usha Uthup ha inciso una cover di questa canzone in lingua HIndi, Lelo dil mera inclusa nell'album 24 Carats. Del 2003 è la versione Yo viviré di Celia Cruz. Una cover della canzone è anche presente nell'album del 2006 delle Puppini Sisters Betcha Bottom Dollar. Molte righe della canzone sono cantate, sebbene con un tono abbastanza differente, nella canzone dei They Might Be Giants The Biggest One.
In Italia, nel 1993, una cover del brano è inserita nella compilation Non è la Rai sTREnna cantata da Stefania Del Prete (RTI Music) e interpretata nella trasmissione Non è la Rai da Miriana Trevisan[11].
In Francia, nel 1998, la canzone diviene l'inno simbolo, a furor di popolo, durante il primo storico trionfo della nazionale ai mondiali di calcio. Il messaggio di tenacia e forza d'animo espresso da "I will survive" veicola pienamente il sentimento sportivo della vittoria. Il brano è riproposto dai media nel 2018, in occasione del secondo titolo, ma con molto meno seguito.
Nel 2011, la Gaynor lo interpreta a I migliori anni di Carlo Conti. Nello stesso anno il cast del famoso telefilm Glee ha pubblicato una cover della canzone in medley con il singolo delle Destiny's Child Survivor. La cover ha debuttato alla no.51 della Billboard Hot 100.[12]
Una cover del brano cantata da Jemaine Clement e da Kristin Chenoweth è presente nella colonna sonora del film Rio 2.[13]
I will survive viene cantato dall'attrice francese Emilie Dequenne nel film del 2014 Pas son genre (Sarà il mio tipo?)
Nel 2014 la canzone viene utilizzata in una campagna di sensibilizzazione contro il bullismo[14] e rivisitata in chiave punk rock nell'album Are We Not Men? We Are Diva! della cover band statunitense Me First and the Gimme Gimmes. Inoltre nel 2014 Aretha Franklin ne ha inciso una cover di genere soul nel suo disco Aretha Sings The Great Diva Classics.
Nel 2015 è stata inserita all'inizio dei titoli di coda per il film Sopravvissuto - The Martian.
Nel 2016 la cantante Demi Lovato ne ha fatto una cover utilizzata all'inizio dei titoli di coda del film Angry Birds - Il film.
Nel 2018 viene cantata da Tom Ellis e Skye Townsend nel diciassettesimo episodio della terza stagione di "Lucifer".
Nel 2023 la cantante Madonna (cantante) include una versione acustica del brano nella scaletta del suo The Celebration Tour.
Il brano è usato dal duo Igudesman & Joo come sigla finale dei loro concerti, rivisitato in chiave classico/ironica, con numerose interpolazioni di brani di musica classica o moderna.
Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (1979) | Posizione raggiunta |
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U.S. Billboard Hot R&B/Hip-Hop Songs | 5 |
U.S. Billboard Hot Dance Club Songs | 35 |
U.S. Billboard Billboard Hot 100 | 1 |
U.S. Billboard Hot Dance Singles Sales[15] | 10 |
Italia | 7 |
Nuova Zelanda | 10 |
Svizzera | 7 |
Olanda | 5 |
Norvegia | 4 |
Svezia | 3 |
UK Top 75[16] | 1 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Disco music anni 70: Ecco i titoli delle canzoni discoteca che hanno segnato un epoca, su retronline.it. URL consultato il 25 marzo 2022.
- ^ I Will Survive (certificazione), su FIMI. URL consultato il 17 luglio 2023.
- ^ (DA) I Will Survive, su IFPI Danmark. URL consultato l'8 marzo 2022.
- ^ infodisc.fr, http://www.infodisc.fr/Ventes_Chansons_Tout_Temps.php .
- ^ (DE) Gloria Gaynor – I Will Survive – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 24 maggio 2023.
- ^ (EN) I Will Survive – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 25 aprile 2022.
- ^ (EN) Gloria Gaynor - I Will Survive – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 25 aprile 2022.
- ^ (EN) I Will Survive, su British Phonographic Industry. URL consultato il 25 aprile 2022.
- ^ (EN) Awards Record, su El Portal de Música. URL consultato il 12 febbraio 2024. Digitare "Gloria Gaynor" in "Artist" per visualizzare il contenuto desiderato.
- ^ L'inno gay compie trent'anni, in Gay.it, 13 novembre 2009. URL consultato il 15 novembre 2009.
- ^ https://www.discogs.com/it/Le-Ragazze-di-Non-La-Rai-Non-La-Rai-3-/release/5742179
- ^ https://www.billboard.com/#/charts/hot-100?begin=51&order=position
- ^ My Way, su my-way-online.blogspot.it. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2017).
- ^ Spot contro il bullismo: vittime di oggi, oppressori di domani - Repubblica Tv - la Repubblica.it
- ^ Chantay Savage | AllMusic
- ^ everyHit.com - UK Top 40 Chart Archive, British Singles & Album Charts
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- I Will Survive, su YouTube, 21 novembre 2014.
- (EN) I Will Survive, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) I Will Survive, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) I Will Survive, su SecondHandSongs.
- Singoli disco
- Singoli di Gloria Gaynor
- Singoli del 1978
- Singoli certificati disco d'oro in Danimarca
- Singoli certificati disco d'oro in Francia
- Singoli certificati disco d'oro in Germania
- Singoli certificati disco di platino in Canada
- Singoli certificati disco di platino negli Stati Uniti d'America
- Singoli certificati disco di platino nel Regno Unito
- Singoli certificati disco di platino in Spagna
- Singoli certificati disco di platino in Italia
- Brani musicali trattanti tematiche LGBT
- Singoli al numero uno nel Regno Unito
- Singoli al numero uno negli Stati Uniti d'America