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Inga Tidblad

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Inga Tidblad negli anni 30

Inga Sofia Tidblad (Stoccolma, 29 maggio 1901Stoccolma, 12 settembre 1975) è stata un'attrice svedese.

Tra le più apprezzate attrice della storia del teatro svedese, Inga Tidbland nacque a Stoccolma nel 1901, figlia dell'ingegnere Otto Tidblad e di Helga Krumlinde. Studiò recitazione al Dramatens elevskola, la scuola del Teatro Reale Drammatico, dal 1919 al 1922. Fece il suo debutto sulle scene nel ruolo di Ariel in un allestimento de La tempesta diretto da Olof Molander, per poi affermarsi nel 1924 con la sua acclamata Ofelia nell'Amleto.[1] Raffina interprete dell'opera di Shakespeare e Strindberg, recitò con successo in numerosi classici rinascimentali e moderni, ottenendo vasti consensi per le sue interpretazioni dei ruoli di Giulietta in Romeo e Giulietta, Rosalind in Come vi piace, Anna Bolena in Enrico VIII e della figlia ne La sonata degli spettri.[2]

Nel 1956 fu la prima attrice ad interpretare Mary Tyrone nella prima mondiale del dramma di Eugene O'Neill Lungo viaggio verso la notte.[3] Si ritirò dalle scene nel 1963. Recitò anche in numerosi film muti svedese, prima di dedicarsi al cinema sonoro con i film Intermezzo e Pistolen, per cui vinse il Guldbagge Award per la migliore attrice. Inoltre, diede la voce a Pinocchio nel doppiaggio svedese del film della Disney.

Inga Tidblad fu sposata con Ragnar Billberg dal 1923 al 1930 e con Håkan Westergren dal 1931 fino alla sua morte. Da Westergren Inga Tidblad ebbe i figli Meg Westergren e Claes-Håkan Westergren.

Filmografia parziale

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Premi e riconoscimenti

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Guldbagge - 1974
Miglior attrice - Pistolen
  1. ^ (EN) Shakespeare Quarterly, Folger Shakespeare Library, 1961. URL consultato il 24 settembre 2019.
  2. ^ (EN) Roland Lysell, Strindberg on International Stages/Strindberg in Translation, Cambridge Scholars Publishing, 26 marzo 2014, ISBN 9781443858748. URL consultato il 24 settembre 2019.
  3. ^ (EN) Margaret Loftus Ranald e Eugene O'Neill, The Eugene O'Neill Companion, Greenwood Press, 1984, ISBN 9780313225512. URL consultato il 24 settembre 2019.

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Collegamenti esterni

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