Ivan Vandor
Ivan Vandor (Pécs, 13 ottobre 1932 – Giove, 15 novembre 2020[1]) è stato un compositore ed etnomusicologo italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato Ivan Weisz (il cognome fu cambiato dal padre nel 1935), giunse con la famiglia a Roma, dall'Ungheria, nel 1938, anno in cui iniziò lo studio del violino; a 8 anni intraprese quello del pianoforte e della composizione. Dai 16 ai 20 anni fu saxofonista di jazz; fu uno dei fondatori, negli anni Cinquanta, della Roman New Orleans Jazz Band. Riprese gli studi della composizione sotto la guida di Guido Turchi e si diplomò quindi nella classe di Goffredo Petrassi, con il quale si perfezionò anche all'Accademia nazionale di Santa Cecilia a Roma.
Nel 1961 ottenne il primo premio del Concorso Internazionale di Composizione della SIMC (Società Italiana di Musica Contemporanea); in seguito giunsero molti altri riconoscimenti. Fece parte dei gruppi di improvvisazione di Musica Elettronica Viva e del Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza.
Fu autore di colonne sonore, tra cui Se sei vivo spara, I giorni contati, Andremo in città e Seduto alla sua destra e consulente musicale per Professione: reporter.
Nel 1971 si laureò in etnomusicologia all'UCLA a Los Angeles. Compì studi sulla musica del Buddismo tibetano nelle regioni himalayane. Succedendo al suo fondatore, Alain Daniélou, diresse a Berlino Ovest l'International Institute for Comparative Music Studies fino al 1983, anno in cui si sarebbe dimesso dopo aver istituito a Venezia la Scuola Interculturale di Musica dell'Istituto Internazionale di Studi Musicali Comparati. Parallelamente intraprese l'attività di insegnante di Composizione, prima al Conservatorio di Musica di Bologna e poi al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma.
Fu vice-presidente della Società Italiana di Etnomusicologia.
Opere principali
[modifica | modifica wikitesto]Composizioni da camera
[modifica | modifica wikitesto]- Quartetto per archi (1961)
- Canzone di addio per voce femminile, flauto, mandolino, due percussionisti e viola, su testo di Rihaku tradotto da Ezra Pound (1967)
- Secondo quartetto per archi (1984)
- Poèmes imaginaires per sette strumenti (1987)
- In memoriam Tadeusz Moll per flauto, clarinetto, corno, violino, viola e violoncello (2007)
- Im Kristallbecken per soprano, contralto e quartetto d'archi (2009) con versi di Nelly Sachs
- Klavierquartett (2010), rev. (2011)
- Otto pezzi brevi per violoncello e pianoforte (2011), rev. (2015)
- Trio per archi (2013), rev. (2017)
- Violino e viola - Canone triplo (2015)
Composizioni per orchestra, coro e orchestra, orchestra e solisti
[modifica | modifica wikitesto]- Canti sacri per coro e orchestra da camera (1965)
- Esercizi in memoriam Ernesti Bernhard per 23 strumenti a fiato (1965)
- Dance Music per orchestra (1969)
- Cronache, su testi vari, per coro e orchestra (1981)
- Cronache 2 - Passaggi, su testi vari, per soprano, contralto, tenore, basso, coro e orchestra (1989)
- Concerto per violoncello e orchestra (1990)
- Fantasie per pianoforte e orchestra (1991)
- Offrande per orchestra (1993), rev. (2014)
- Offrande 2, su testi vari, per soprano, contralto, baritono, percussioni e orchestra (1993)
- Silence Horizons Espaces per orchestra (2006), rev. (2017)
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ivan Vandor, Epreuves d'artiste, in Enzo Porta violino, Annamaria Morini flauto, PAN CDC 3008
- Ivan Vandor, Never, in Gamelan Ensemble, PAN 3040
- Ivan Vandor, Poèmes imaginaires, Ex Novo Ensemble, PAN 3053
- Ivan Vandor; Linee d'orizzonte Contempoartensemble, Keiko Morikawa soprano, Yael Raanan-Vandor contralto, Mauro Ceccanti, direttore, VDM Records 038-015
- Ivan Vandor, Chamber Music, STR 37083
Pubblicazioni principali
[modifica | modifica wikitesto]- "La notazione musicale strumentale del Buddismo tibetano", Rivista musicale Italiana, VII, 3-4, 1973
- "Traditions Musicales: La Musique du Bouddhisme tibétain", Paris, Buchet/Chastel, 1977
- "Sui compiti dell'etnomusicologia", in L'etnomusicologia in Italia: 1º Congresso degli Studi etnomusicologici, a c. di Diego Carpitella, Palermo, Flaccovio, 1975
- La musique dans la formation de l'Homme : Orient et Occident, in Le Cahiers des Rencontres Internationales de Genève, 1979
- Extra-Musical Elements as Determinants of the Performing Practice in Tibetan Ritual Music, in Quarterly Journal, National Centre of the Performing Arts, set. 1982
Trasmissioni radiofoniche monografiche
[modifica | modifica wikitesto]- Buonincontri musicali: La musica italiana di oggi: Ivan Vandor, a cura di Mario Bortolotto Rai Radio 3, 1992
- Compositori italiani del '900: Ivan Vandor, Radio 3 suite, 16 luglio 2006
- Ritratto di Ivan Vandor, Radio 3 suite, 26 febbraio 2010
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il cordoglio della Fondazione Cini per la scomparsa del Maestro Ivan Vandor, su cini. it, 18 novembre 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Susanna Pasticci, Ivan Vandor, New Grove Dictionary of Music and Musicians, 26, 251-252, Macmillan, London, 2001
- Susanna Pasticci, Ivan Vandor, Die Musik in Geschichte und Gegenwart, 16,1313-1314, Bärenreiter, Kassel, 2006
- Cristiano Vecchi, Ivan Vandor: passaggi verso la non-storia, Nuova Rivista Musicale Italiana, 2, aprile-giugno 2009
- Valerio Mattioli, Roma 60. Viaggio alle radici dell'underground italiano. Parte seconda, Blow Up, 188, gennaio 2014, Tuttle Edizioni
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Vándor, Iván, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Ivan Vandor, in Archivio storico Ricordi, Ricordi & C..
- (EN) Ivan Vandor, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Ivan Vandor, su WhoSampled.
- (EN) Ivan Vandor, su IMDb, IMDb.com.
- Susanna Persichilli Archiviato il 26 dicembre 2016 in Internet Archive. Intervista a Ivan Vandor
Controllo di autorità | VIAF (EN) 7581281 · ISNI (EN) 0000 0001 0867 5182 · LCCN (EN) no93035058 · GND (DE) 133691845 · BNF (FR) cb13965151r (data) · J9U (EN, HE) 987007269324905171 |
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