Jean-Joseph Perraud
Jean-Joseph Perraud (Monay, 26 aprile 1819 – Parigi, 2 novembre 1876) è stato uno scultore francese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1834 Jean-Joseph Perraud fece un apprendistato presso un ebanista e poi uno a Pontarlier. Alunno della scuola di belle arti di Parigi negli studi di Jules Ramey e di Auguste Dumont,[1] ottenne il gran premio di Roma nel 1847 con un Telemaco che porta a Falante l'urna con le ceneri di Ippia[2] (il tema è tratto dal romanzo Le avventure di Telemaco di Fénelon) e si recò per risiedere a Roma, alla villa Medici,[3] dove fece amicizia con l'architetto Charles Garnier, vincitore del gran premio di Roma per l'architettura nel 1848.
Quando Charles Garnier vinse il concorso per la costruzione di un nuovo teatro dell'opera, si rivolse a Perraud e gli garantì una commissione nell'agosto del 1865. Inizialmente i quattro gruppi della facciata erano stati distribuiti tra Jules Cavelier, Eugène Guillaume, Jean-Baptiste Carpeaux e François Jouffroy. Perraud era stato scelto per la realizzazione del coronamento della facciata ma poté scegliere tra questo progetto e un altro gruppo. Egli scelse di scolpire Il dramma lirico e sostituì Cavelier.[4] Garnier si occupò di controllare la realizzazione dei gruppi per la loro integrazione nel programma architettonico. Egli impose uno schema comune per gli artisti: un gruppo di tre personaggi con un genio al centro.
Perraud ricevette molte onorificenze: si guadagnò una medaglia di prima classe all'esposizione universale del 1855,[3][5] divenne un membro dell'Istituto nel 1865 e un ufficiale della Legione d'onore il 29 giugno del 1867,[1][6] il che gli assicurò delle commissioni ufficiali fino alla fine della sua vita. Nel 1863 Perraud espose al Salone L'infanzia di Bacco, un'opera che gli valse una medaglia d'onore e che quattro anni dopo sarebbe stata esposta all'esposizione di Parigi del 1867, vincendo un'altra medaglia.[5] Un'altra medaglia se la guadagnò con la Disperazione che venne mostrata al pubblico parigino al Salone del 1869.[5]
Fu uno scultore neoclassico, con degli influssi romantici. Egli lasciò in eredità il suo studio e la propria collezione d'arte alla città di Lons-le-Saunier, che li conserva nei suo museo delle Belle Arti.
Opere nelle collezioni pubbliche
[modifica | modifica wikitesto]- Cile:
- Santiago del Cile, piazza della Costituzione: Monumento a Diego Portales, 1867, bronzo.[7]
- Francia:
- Grenoble, museo dell'Antico Vescovado: Busto di Berlioz, 1867, bronzo.[8]
- Lons-le-Saunier, museo delle Belle Arti:
- Tête de Vierge, 1850 circa, marmo;
- Testa di Adamo, 1851-1852, gesso;
- L'infanzia di Bacco, 1851-1852, gruppo in gesso;
- Hercule étouffant le brigand Cacus, 1851-1852, bozzetto in gesso;
- Luigi II di Borbone-Condé, 1859, busto in marmo;
- Il dramma lirico, 1860 circa, modello in gesso;
- Galatea, 1873, statua in marmo;
- Busto di Max Claudet, 1875, gesso patinato;
- Nemours, castello-museo: Alexis Le Go, 1853, medaglione in gesso, fondo Justin Sanson.
- Parigi:
- cimitero di Montparnasse: Busto di Pierre Larousse, 1876, bronzo.[9]
- jardin des Grands-Explorateurs Marco-Polo et Cavelier-de-la-Salle: Il giorno, 1870-1875 circa, gruppo in pietra.[8]
- museo Carnavalet: Ritratto di Pierre Jean de Béranger (1780-1857), 1861, busto in marmo.
- museo d'Orsay: Le disperazione, 1869, statua in marmo.[10]
- Opéra Garnier, facciata principale: Il dramma lirico, 1860-1869 circa, gruppo in pietra.
- square du Palais-Galliera: L'infanzia di Bacco, 1857, gruppo in bronzo.
- stazione di Parigi Nord: Berlino, 1864-1865 circa, statua in pietra.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
La disperazione (1869), Parigi, museo d'Orsay
-
Galatea (1873), museo delle Belle Arti di Lons-le-Saunier
-
Busto di Max Claudet (1875), museo delle Belle Arti di Lons-le-Saunier
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Gréard 1898, p. 338.
- ^ L'opera in gesso si trova alla scuola nazionale superiore di belle arti di Parigi.
- ^ a b Delaborde 1876, p. 15.
- ^ (FR) Charles Garnier, Le nouvel Opéra de Paris, Ducher et Cie, 1881, p. 276. URL consultato l'8 ottobre 2024.
- ^ a b c Gréard 1898, p. 339.
- ^ a b (FR) Recherche - Base de données Léonore, su www.leonore.archives-nationales.culture.gouv.fr. URL consultato l'8 ottobre 2024.
- ^ (FR) Statue de Diego Portales – Santiago de Chile, su e-monumen.net. URL consultato l'8 ottobre 2024.
- ^ a b Delaborde 1876, p. 24.
- ^ (FR) Buste de Pierre Larousse – Cimetière de Montparnasse – Paris (75014), su e-monumen.net. URL consultato l'8 ottobre 2024.
- ^ (FR) Le Désespoir - Jean-Joseph Perraud | Musée d'Orsay, su www.musee-orsay.fr. URL consultato l'8 ottobre 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Max Claudet, Perraud et son œuvre - souvenirs intimes, Paris, Sandoz et Fischbacher, 1877.
- (FR) Max Claudet, La jeunesse de Perraud statuaire d'après ses manuscrits, Salins-les-Bains, David Mauvas, 1886.
- (FR) Max Claudet, « Notice biographique sur le sculpteur Perraud », La Sentinelle du Jura, 12-17 novembre 1876.
- (FR) Henri Delaborde, Notice sur la vie et les travaux de Jean-Joseph Perraud, Paris, Institut de France, 1876.
- (FR) Christiane Dotal, Jean-Joseph Perraud (1819-1876) : un sculpteur sous le Second Empire, catalogue raisonné, Éditions Mare et Martin, 2004.
- Octave Gréard, Gian-Luigi-Ernesto Meissonier: ricordi e colloqui preceduti da uno studio sulla vita e sulle opere, dettata da M.O. Gréard. Riduzione iltaliana con un articolo aggiuntivo di Arturo Colautti sulla pittura militare, Milano, Tipografia del Corriere della sera, 1898.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jean-Joseph Perraud
Controllo di autorità | VIAF (EN) 67326838 · ISNI (EN) 0000 0000 6683 8173 · CERL cnp00565473 · Europeana agent/base/23588 · ULAN (EN) 500029577 · LCCN (EN) nr2005013865 · GND (DE) 121591379 · BNF (FR) cb13323173q (data) |
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