Jean-Joseph Perraud

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Un'incisione di Jean-Joseph Perraud di Henri Thiriat, tratta da un disegno di A. Gilbert e pubblicata su Le Magasin pittoresque (1880).

Jean-Joseph Perraud (Monay, 26 aprile 1819Parigi, 2 novembre 1876) è stato uno scultore francese.

Il dramma lirico (1860–1869 circa), Parigi, facciata dell'opéra Garnier

Nel 1834 Jean-Joseph Perraud fece un apprendistato presso un ebanista e poi uno a Pontarlier. Alunno della scuola di belle arti di Parigi negli studi di Jules Ramey e di Auguste Dumont,[1] ottenne il gran premio di Roma nel 1847 con un Telemaco che porta a Falante l'urna con le ceneri di Ippia[2] (il tema è tratto dal romanzo Le avventure di Telemaco di Fénelon) e si recò per risiedere a Roma, alla villa Medici,[3] dove fece amicizia con l'architetto Charles Garnier, vincitore del gran premio di Roma per l'architettura nel 1848.

Quando Charles Garnier vinse il concorso per la costruzione di un nuovo teatro dell'opera, si rivolse a Perraud e gli garantì una commissione nell'agosto del 1865. Inizialmente i quattro gruppi della facciata erano stati distribuiti tra Jules Cavelier, Eugène Guillaume, Jean-Baptiste Carpeaux e François Jouffroy. Perraud era stato scelto per la realizzazione del coronamento della facciata ma poté scegliere tra questo progetto e un altro gruppo. Egli scelse di scolpire Il dramma lirico e sostituì Cavelier.[4] Garnier si occupò di controllare la realizzazione dei gruppi per la loro integrazione nel programma architettonico. Egli impose uno schema comune per gli artisti: un gruppo di tre personaggi con un genio al centro.

Perraud ricevette molte onorificenze: si guadagnò una medaglia di prima classe all'esposizione universale del 1855,[3][5] divenne un membro dell'Istituto nel 1865 e un ufficiale della Legione d'onore il 29 giugno del 1867,[1][6] il che gli assicurò delle commissioni ufficiali fino alla fine della sua vita. Nel 1863 Perraud espose al Salone L'infanzia di Bacco, un'opera che gli valse una medaglia d'onore e che quattro anni dopo sarebbe stata esposta all'esposizione di Parigi del 1867, vincendo un'altra medaglia.[5] Un'altra medaglia se la guadagnò con la Disperazione che venne mostrata al pubblico parigino al Salone del 1869.[5]

Fu uno scultore neoclassico, con degli influssi romantici. Egli lasciò in eredità il suo studio e la propria collezione d'arte alla città di Lons-le-Saunier, che li conserva nei suo museo delle Belle Arti.

Opere nelle collezioni pubbliche

[modifica | modifica wikitesto]
Monumento a Diego Portales (1860), Santiago, piazza della Costituzione
Ufficiale della Legion d'onore - nastrino per uniforme ordinaria
— 29 giugno 1867[6]

Galleria d'immagini

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ a b Gréard 1898, p. 338.
  2. ^ L'opera in gesso si trova alla scuola nazionale superiore di belle arti di Parigi.
  3. ^ a b Delaborde 1876, p. 15.
  4. ^ (FR) Charles Garnier, Le nouvel Opéra de Paris, Ducher et Cie, 1881, p. 276. URL consultato l'8 ottobre 2024.
  5. ^ a b c Gréard 1898, p. 339.
  6. ^ a b (FR) Recherche - Base de données Léonore, su www.leonore.archives-nationales.culture.gouv.fr. URL consultato l'8 ottobre 2024.
  7. ^ (FR) Statue de Diego Portales – Santiago de Chile, su e-monumen.net. URL consultato l'8 ottobre 2024.
  8. ^ a b Delaborde 1876, p. 24.
  9. ^ (FR) Buste de Pierre Larousse – Cimetière de Montparnasse – Paris (75014), su e-monumen.net. URL consultato l'8 ottobre 2024.
  10. ^ (FR) Le Désespoir - Jean-Joseph Perraud | Musée d'Orsay, su www.musee-orsay.fr. URL consultato l'8 ottobre 2024.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN67326838 · ISNI (EN0000 0000 6683 8173 · CERL cnp00565473 · Europeana agent/base/23588 · ULAN (EN500029577 · LCCN (ENnr2005013865 · GND (DE121591379 · BNF (FRcb13323173q (data)