João Batista Przyklenk

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Johannes Baptist Przyklenk, M.S.F.
vescovo della Chiesa cattolica
Pascam ut vitam habeant
 
Incarichi ricoperti
 
Nato30 dicembre 1916 a Scheuerfeld
Ordinato presbitero8 dicembre 1940
Nominato vescovo1º giugno 1962 da papa Giovanni XXIII
Consacrato vescovo29 luglio 1962 dal vescovo Franz Hengsbach (poi cardinale)
Deceduto3 maggio 1984 (67 anni) a Indaiatuba
 

Johannes Baptist Przyklenk, noto anche con il nome portoghese di João Batista Przyklenk, (Scheuerfeld, 30 dicembre 1916Indaiatuba, 3 maggio 1984), è stato un vescovo cattolico e missionario tedesco.[1]

Johannes Baptist Przyklenk nacque a Scheuerfeld il 1º dicembre 1933 e crebbe nel quartiere Rotthausen della città di Gelsenkirchen.[1][2]

Formazione e ministero sacerdotale

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In giovane età entrò nella congregazione dei Missionari della Sacra Famiglia e nel 1938 venne inviato come missionario in Brasile.[3] Studiò teologia al Collegium Maximum dei gesuiti a São Leopoldo.[2]

L'8 dicembre 1940 fu ordinato presbitero in Brasile. Insegnò in un collegio religioso e fu vicario cooperatore a Santo Ângelo e a Passo Fundo. Conseguì la licenza in diritto canonico presso la Pontificia Università Lateranense a Roma. Nel 1947 fu eletto segretario generale della sua congregazione e prese residenza nella casa generalizia a Roma.[1]

Ministero episcopale

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Il 1º giugno 1962 papa Giovanni XXIII lo nominò vescovo di Januária. Ricevette l'ordinazione episcopale il 29 luglio successivo nella basilica di Santa Maria Consolatrice degli afflitti a Kevelaer dal vescovo di Essen Franz Hengsbach, co-consacranti il vescovo di Hildesheim Heinrich Maria Janssen e il vescovo ausiliare di Münster Heinrich Tenhumberg.[1]

Partecipò a tutte le sessioni del Concilio Vaticano II. Si spese affinché il Concilio esortasse tutti i credenti, non solo i sacerdoti, a leggere costantemente le Sacre Scritture. Il suo suggerimento fu accolto da tre teologi del Concilio - Alois Grillmeier, Otto Semmelroth e Joseph Ratzinger - e trovò attuazione nella costituzione Dei verbum.[4]

Il 1º marzo 1976 papa Paolo VI lo nominò vicario apostolico della Norvegia Settentrionale. Il 18 marzo dell'anno successivo lo stesso pontefice lo nominò nuovamente vescovo di Januária.[1]

Il 20 luglio 1983 papa Giovanni Paolo II accettò la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi.

Morì mentre partecipava a un incontro della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile a Indaiatuba il 3 maggio 1984 all'età di 67 anni. La sua salma, trasferita a Januária, fu vegliata da migliaia di persone e poi venne tumulata nella cripta della cattedrale di Nostra Signora dei Sette Dolori, edificio realizzato durante il suo episcopato.[1]

Genealogia episcopale

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La genealogia episcopale è:

  1. ^ a b c d e f (PT) Bispos, su diocesedejanuaria.com.br. URL consultato il 12 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2022).
  2. ^ a b (DE) Vor einer Bischofsweihe in Kevelaer. Ein deutscher Missionar wurde Bischof in Brasilien, in Kirche+Leben, 22 luglio 1962.
  3. ^ (DE) Josef Enssen, Die in Übersee tätigen Missionskräfte aus dem Bistum Essen, in Diözesanstelle für Weltmission im Bistum Essen, 1970, p. 18.
  4. ^ (EN) Jared Wicks, Scripture reading urged Vehementer (Dei Verbum No. 25): background and development, in David G. Schultenover (a cura di), 50 years on. Probing the riches of Vatican II, Collegeville, Michael Glazier, 2015, pp. 365–390, ISBN 978-0-8146-8301-9.

Collegamenti esterni

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Predecessore Vescovo di Januária Successore
Daniel Tavares Baeta Neves 1º giugno 1962 – 1º marzo 1976 sede vacante I
sede vacante 18 marzo 1977 – 20 luglio 1983 Anselmo Müller, M.S.F. II

Predecessore Vicario apostolico della Norvegia Settentrionale Successore
Johannes Wember, M.S.F. 1º marzo 1976 – 18 marzo 1977 Gerhard Ludwig Goebel, M.S.F.