John Hammond (produttore)
John Henry Hammond (New York, 15 dicembre 1910 – New York, 10 luglio 1987) è stato un produttore discografico, musicista e critico musicale statunitense.
È stato attivo dagli anni trenta agli anni ottanta. È ricordato soprattutto per le sue abilità di talent scout, aiutando moltissimi cantanti a diventare tra le figure più importanti della scena musicale del XX secolo.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nipote maggiore di William Henry Vanderbilt, Hammond ha subito dimostrato interesse per la musica sin dalla tenera età: ha studiato pianoforte, violino e violoncello dai 4 anni fino alla maggiore età.
Dopo gli studi all'università di Yale, è diventato corrispondente nella rivista Melody Maker dall'Inghilterra.
Una volta tornato negli Stati Uniti d'America produsse con i propri risparmi una registrazione del pianista Garland Wilson, che diventò un successo di vendite e che portò Hammond a costruire il suo impero nella produzione discografica.
Hammond diventò uno dei responsabili di talent scouting per la Columbia Records e fece ingaggiare numerosi musicisti e cantanti, alcuni già noti, altri quasi del tutto sconosciuti. Ricorda lo storico Eric Hobsbawm:
«Il ruolo di Hammond come scopritore e rilevatore di talenti dal 1933 alla sua morte non aveva uguali. Si basava non solo sulla sua sbalorditiva capacità di giudizio e sulla conoscenza della materia, ma anche sulla sua capacità di mobilitare le tre fondamentali componenti del successo di New York e di conseguenza della nazione: amicizie personali, un pubblico metropolitano orgoglioso della combinazione di liberalismo e snobismo dei newyorkesi e una comunità dello spettacolo decisa a sfruttare questo mercato.»
Ecco alcuni nomi scoperti da Hammond:
- Count Basie
- George Benson
- Mike Bloomfield
- Leonard Cohen
- Bob Dylan
- Aretha Franklin
- Benny Goodman
- Charlie Christian
- Lionel Hampton
- Carolyn Hester
- Billie Holiday
- Meade Lux Lewis
- Babatunde Olatunji
- Pete Seeger
- Bruce Springsteen
- Big Joe Turner
- Stevie Ray Vaughan
Suo figlio, John P. Hammond, è diventato anch'egli un affermato musicista.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) John H. Hammond, su AllMusic, All Media Network.
- ^ Eric J. Hobsbawm, Gente non comune, traduzione di Stefano Galli e Sergio Mancini, 2ª ed., Milano, Rizzoli, 2000, p. 351, ISBN 88-17-86336-X.
- ^ (EN) Piero Scaruffi, John Hammond, su scaruffi.com, 1999.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) John Hammond, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) John Hammond, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) John Hammond, su Discogs, Zink Media.
- (EN) John Hammond, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) John Hammond, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 66552549 · ISNI (EN) 0000 0001 1068 3501 · SBN UBOV510034 · LCCN (EN) n88628968 · GND (DE) 132669234 · BNF (FR) cb12405813w (data) · J9U (EN, HE) 987007310757105171 · NDL (EN, JA) 00442338 |
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