Jordi (album)

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Jordi
album in studio
ArtistaMaroon 5
Pubblicazione11 giugno 2021
Durata37:45
Dischi1
Tracce14
GenerePop
Pop rock
Etichetta222, Interscope
ProduttoreBeam Louis, Bell Blackbear, Cameron Bright, Cirkut, John DeBold, Dutchboi, Mikky Ekko, Father Moth, Andrew Goldstein, B Ham, Don Mills, the Monsters & Strangerz, Ryan Ogren, Michael Pollack, Gabe Simon, Blake Slatkin, Jahaan Sweet, Andrew Watt
RegistrazioneConway Recording Studios, Los Angeles, California
FormatiCD, 2 CD, MC, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroDanimarca (bandiera) Danimarca[1]
(vendite: 10 000+)
Francia (bandiera) Francia[2]
(vendite: 50 000+)
Italia (bandiera) Italia[3]
(vendite: 25 000+)
Polonia (bandiera) Polonia[4]
(vendite: 10 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti[5]
(vendite: 500 000+)
Dischi di platinoSingapore (bandiera) Singapore[6]
(vendite: 10 000+)
Maroon 5 - cronologia
Album precedente
(2017)
Album successivo
Singoli
  1. Memories
    Pubblicato: 20 settembre 2019
  2. Nobody's Love
    Pubblicato: 24 luglio 2020
  3. Beautiful Mistakes
    Pubblicato: 3 marzo 2021
  4. Lost
    Pubblicato: 11 giugno 2021
  5. Lovesick
    Pubblicato: 7 gennaio 2022

Jordi è il settimo album in studio del gruppo musicale statunitense Maroon 5, pubblicato il 11 giugno 2021 dalla 222 Records e dalla Interscope Records.

A seguito della morte del manager della band e amico d'infanzia di Adam Levine, Jordan Feldstein, per un attacco di cuore all'età di 40 anni,[7] la band gli dedicò il singolo Memories, che ottenne ampio successo nelle classifiche internazionali nel corso del 2019.[8] Il 3 marzo 2021, la band ha annunciato di aver finito di registrare l'album, affermando che il titolo è un'abbreviazione del nome dell'ex manager.[9]

È il primo album della band pubblicato dopo la partenza del bassista Michael Madden, che ha lasciato la band nel 2020 a causa del suo arresto per accuse di violenza domestica.[10]

Il progetto discografico vede la partecipazione di numerosi artisti internazionali, tra cui la rapper Megan Thee Stallion, Blackbear, H.E.R., Juice Wrld e Jason Derulo, inserito con il brano Lifestyle.[11]

Il progetto discografico ha ricevuto recensioni generalmente sfavorevoli.[12]

Il critico musicale El Hunt, scrivendo per NME, ha riferito che è visibile la vulnerabilità del gruppo di fronte agli eventi che hanno segnato la band dopo il precedente album, riscontrando che la varie collaborazioni inserite per salvare il progetto suonano «incastrate nel mezzo di canzoni, rotture della melodie irrilevanti».[13] Sostiene questa tesi anche la giornalista Kate Solomon, la quale ha descritto le canzoni dell'album come «melodie generiche ma ipnotiche su ritmi generici ma ballabili», continuando a dire che le canzoni erano «banali e pubblicitarie».[14]

Il critico Alexis Petridis, di The Guardian, ha intitolato la recensione dell'album con «una pietosa serie di stereotipi pop del 21º secolo», paragonando la band ad una tela bianca «dipendente dagli artisti ospiti per iniettare personalità e dagli autori di canzoni e dai produttori per trovare i colori con cui dipingersi», apprezzando unicamente l'intervento della Thee Stallion.[11] John Dolan per Rolling Stone ha elogiato il brano Memories e la scelta di dedicare l'album al manager scomparso negli anni precedenti, ma riscontra che «ciò che l'album potrebbe sfruttare è qualche altro spruzzo di divertimento estivo, ma nonostante il solito esercito di scrittori e produttori di serie A, non c'è davvero nulla qui che possa rivaleggiare con il pugno appiccicoso e ineluttabile di Sugar o Moves like Jagger con Christina Aguilera».[15]

Dani Blum di Pitchfork apre l'articolo scrivendo che «non si tratta di una band che sperimenta oltre la propria zona di comfort; è il suono di una band che cerca disperatamente di fare appello a quanti più mercati possibile» rimanendo stupito che «l'album accredita ben 47 autori, [...] e sono giunti a narrazioni discernibili e rime prevedibili».[16]

  1. Beautiful Mistakes (featuring Megan Thee Stallion) – 3:37 (Adam Levine, Megan Pete, Jacob Kasher Hindlin, Joseph Kirkland, Andrew Goldstein, Matthew Musto)
  2. Lost – 2:52 (Adam Levine, Jacob Kasher Hindlin, Michael Pollack, Jonathan Bellion, Alexander Izquierdo, Stefan Johnson, Jordan K. Johnson)
  3. Echo (featuring Blackbear) – 2:58 (Adam Levine, Jake Torrey, Sam Roman, Henry Walter, Michael Pollack, Matthew Musto)
  4. Lovesick – 3:05 (Adam Levine, Gabe Simon, John Sudduth, Jacob Kasher Hindlin, Andrew Goldstein)
  5. Remedy (featuring Stevie Nicks) – 2:29 (Adam Levine, Brittany Hazzard, Matthew Samuels, Jahaan Sweet, Miloš Angelov, John DeBold)
  6. Seasons – 2:48 (Adam Levine, Tyree Hawkins, Tyshane Thompson, Keegan Bach, Blake Slatkin, Giorgio Ligeon, Nathan Butts)
  7. One Light (featuring Bantu) – 3:34 (Adam Levine, Tinashe Sibanda, Jacob Kasher Hindlin, Philip Kembo, Ant Clemons, Kirsten Urbas, Cameron Breithaupt, Miles Breithaupt)
  8. Convince Me Otherwise (featuring H.E.R.) – 3:07 (Adam Levine, Gabriella Wilson, Jacob Kasher Hindlin, Jerry Edouard, Lennon Kloser)
  9. Nobody's Love – 3:31 (Adam Levine, Nija Charles, Jacob Kasher Hindlin, Kareen Lomax, Rosina Russell, Ryan Ogren, Brandon Hamlin)
  10. Can't Leave You Alone (featuring Juice Wrld) – 3:16 (Adam Levine, Jonathan Bellion, Andrew Wotman, Louis Bell)
  11. Memories – 3:09 (Adam Levine, S. Johnson, J. Johnson, Vincent Ford, Michael Pollack, Jacob Kasher Hindlin)
  12. Memories (Remix) (featuring Nipsey Hussle and YG) – 3:09 (Adam Levine, S. Johnson, J. Johnson, Vincent Ford, Michael Pollack, Jacob Kasher Hindlin, Nipsey Hussle, YG)
  13. Button – 2:44 (Adam Levine, Emmanuel Gazmey Santiago, Marco Masís, Michael Pollack, Jacob Kasher Hindlin, Alejandro Borrero, Ivanni Rodríguez, Johnny Simpson, Ricardo Lopez)
  14. Lifestyle (featuring Jason Derulo) – 2:33 (Adam Levine, Jason Derulo, Amy Allen, Pablo Bowman, Casey Smith, Natalie Salomon, Kevin White, Michael Woods, Jacob Kasher Hindlin)

Classifiche di fine anno

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Classifica (2021) Posizione
Stati Uniti[36] 180
  1. ^ (DA) Jordi, su IFPI Danmark. URL consultato il 2 novembre 2022.
  2. ^ (FR) Maroon 5 - Jordi – Les certifications, su SNEP. URL consultato il 20 febbraio 2024.
  3. ^ Jordi (certificazione), su FIMI. URL consultato il 15 aprile 2024.
  4. ^ (PL) oficjalna lista wyróżnień, su OLiS. URL consultato il 21 aprile 2023. Digitare "Maroon 5" in "wyszukaj interesującą Cię frazę".
  5. ^ (EN) Maroon 5 - Jordi – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 3 agosto 2021.
  6. ^ (EN) RIAS Gold and Platinum Awards - 2021, su Recording Industry Association Singapore. URL consultato il 25 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2023).
  7. ^ (EN) Shirley Halperin, Shirley Halperin, Jordan Feldstein, Maroon 5 Manager and Brother of Jonah Hill, Dies at 40, su Variety, 23 dicembre 2017. URL consultato il 3 agosto 2021.
  8. ^ (EN) Maroon 5 Honors Late Manager Jordan Feldstein in Music Video for New Single 'Memories', su PEOPLE.com. URL consultato il 3 agosto 2021.
  9. ^ (EN) Maroon 5 releases new single; Adam Levine says new album is "finished," release is "not far off" - Music News - ABC News Radio, su abcnewsradioonline.com. URL consultato il 3 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2021).
  10. ^ (EN) Maroon 5's Mickey Madden Arrested After Alleged Incident of Domestic Violence in Los Angeles, su PEOPLE.com. URL consultato il 3 agosto 2021.
  11. ^ a b (EN) Maroon 5: Jordi review – pop at its most shallow and calculating, su the Guardian, 10 giugno 2021. URL consultato il 3 agosto 2021.
  12. ^ (EN) Jordi by Maroon 5. URL consultato il 3 agosto 2021.
  13. ^ (EN) Maroon 5 – ’Jordi’ review: paint-by-numbers pop that occasionally wows, su NME, 10 giugno 2021. URL consultato il 3 agosto 2021.
  14. ^ (EN) Maroon 5's Jordi is more marketing tool than music, su inews.co.uk, 10 giugno 2021. URL consultato il 3 agosto 2021.
  15. ^ (EN) Jon Dolan, Jon Dolan, Maroon 5 Get Reflective on 'Jordi', su Rolling Stone, 11 giugno 2021. URL consultato il 3 agosto 2021.
  16. ^ (EN) Maroon 5: Jordi, su Pitchfork. URL consultato il 3 agosto 2021.
  17. ^ australian-charts.com - Maroon 5 - Jordi, su australian-charts.com. URL consultato il 3 agosto 2021.
  18. ^ Steffen Hung, Maroon 5 - Jordi, su austriancharts.at. URL consultato il 3 agosto 2021.
  19. ^ Maroon 5 - Jordi - ultratop.be, su ultratop.be. URL consultato il 3 agosto 2021.
  20. ^ Maroon 5 - Jordi - ultratop.be, su ultratop.be. URL consultato il 3 agosto 2021.
  21. ^ Canadian Album Charts, su Billboard. URL consultato il 3 agosto 2021.
  22. ^ Hitlisten.NU, su Hitlisten.NU. URL consultato il 3 agosto 2021.
  23. ^ (FR) Jordi- Maroon5: SNEP Top Albums, su SNEP. URL consultato il 3 agosto 2021.
  24. ^ Offizielle Deutsche Charts - Offizielle Deutsche Charts, su offiziellecharts.de. URL consultato il 3 agosto 2021.
  25. ^ (EN) Official IFPI Charts - Top-75 Albums Sales Chart (Combined) - Week: 7/2022, su IFPI Greece. URL consultato il 28 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2022).
  26. ^ (EN) Official Irish Albums Chart Top 50 | Official Charts Company, su officialcharts.com. URL consultato il 3 agosto 2021.
  27. ^ italiancharts.com - Maroon 5 - Jordi, su italiancharts.com. URL consultato il 3 agosto 2021.
  28. ^ norwegiancharts.com - Maroon 5 - Jordi, su norwegiancharts.com. URL consultato il 3 agosto 2021.
  29. ^ charts.org.nz - Maroon 5 - Jordi, su charts.nz. URL consultato il 3 agosto 2021.
  30. ^ Steffen Hung, Maroon 5 - Jordi, su hitparade.ch. URL consultato il 3 agosto 2021.
  31. ^ portuguesecharts.com - Maroon 5 - Jordi, su portuguesecharts.com. URL consultato il 3 agosto 2021.
  32. ^ (EN) Official Albums Chart Top 100 | Official Charts Company, su officialcharts.com. URL consultato il 3 agosto 2021.
  33. ^ spanishcharts.com - Maroon 5 - Jordi, su spanishcharts.com. URL consultato il 3 agosto 2021.
  34. ^ Billboard200 Maroon 5, su Billboard. URL consultato il 3 agosto 2021.
  35. ^ Maroon 5 - Jordi - hitparade.ch, su swisscharts.com. URL consultato il 3 agosto 2021.
  36. ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 2021, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 2 dicembre 2021.

Collegamenti esterni

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