L'imperatore di Roma

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
L'imperatore di Roma
Gerardo Sperandini in una scena del film
Paese di produzioneItalia
Anno1987
Durata84 min
Dati tecniciB/N
Generedrammatico
RegiaNico D'Alessandria
SoggettoNico D'Alessandria
SceneggiaturaNico D'Alessandria
ProduttoreNico D'Alessandria
Casa di produzioneAura Film
FotografiaRoberto Romei e Ugo Adilardi
MontaggioNico D'Alessandria
MusicheCarlo Giugni e Al Lunati (Tan Zero)
Interpreti e personaggi
  • Gerardo Sperandini: Gerry[1]
  • Nadia Haggi: ragazza
  • Giuseppe Amodio: il "professore"
  • Agnese De Donato: magistrato
  • Fulvio Meloni: padre di Gerry

L'imperatore di Roma è un film italiano del 1987 diretto da Nico D'Alessandria.

Il film racconta le giornate di un tossicodipendente romano di nome Gerry dedito all'accattonaggio, attraverso le interminabili camminate del protagonista in una Roma decadente.

Il protagonista tra finzione e realtà

[modifica | modifica wikitesto]

L'attore protagonista Gerardo Sperandini nel film interpreta se stesso. In un'intervista il regista Nico D'Alessandria[2] ha dichiarato:

«Quando iniziai, il protagonista Gerardo Sperandini era internato all'ospedale psichiatrico di Aversa, dove il padre, maresciallo di polizia, lo aveva fatto rinchiudere andandosi a raccomandare personalmente dal giudice ("per un po' di tempo", diceva, "perché si riprenda", come ho raccontato nel film) e mi fu affidato dal magistrato di sorveglianza. Abbiamo vissuto insieme per 30 giorni, il periodo delle riprese, anche di notte perché era assolutamente rischioso lasciarlo da solo.»

Sperandini morì a 47 anni il 30 dicembre del 1999[3] per le complicanze dovute al diabete[senza fonte].

L'idea iniziale di Nico D'Alessandria prevedeva di raccontare diverse storie di giovani della periferia romana ma il regista decise di trattarne una sola in modo più approfondito dopo l'incontro con Gerardo Sperandini. Il film fu girato a partire da una sceneggiatura di poche pagine con scarsissime risorse e molte difficoltà. La macchina da presa e pochi altri mezzi erano di proprietà dell'operatore Roberto Romei, la pellicola era quella più economica disponibile nel formato a 35mm, proveniente dalla Germania Est. In molte situazioni l'attore protagonista non capiva quello che il regista gli chiedeva di fare[4]. Inizialmente il film fu pensato come film muto e la decisione di sonorizzarlo e doppiarlo fu presa solo successivamente.[5]

«La Roma degradata che fu già raccontata da Pasolini [...] Il neorealismo tornò nel cinema italiano negli ultimi anni '80 come un fantasma espressionista[6]»

  1. ^ L'imperatore di Roma, in MYmovies.it, Mo-Net Srl.
  2. ^ Intervista al regista Nico D'Alessandria dal sito www.film.tv.it
  3. ^ Il Luogo dei Ricordi di - Nascita: 0-0-0 - Morte: 0-0-0 - In Mia Memoria - Archivio Storico Digitale Defunti, su web.archive.org, 27 agosto 2022. URL consultato il 21 aprile 2023 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2022).
  4. ^ Nico D'Alessandria - La follia diventa cinema, documentario di Ferdinando Cocco e Andrea Fornari
  5. ^ Nico D'Alessandria, l'imperatore del cinema indipendente, su fondazionecsc.it, Cineteca Nazionale, 21 maggio 2009.
  6. ^ Morando Morandini, Il Morandini, Zanichelli, 2011

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema