Lila dice
Lila dice | |
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Vahina Giocante in una scena del film | |
Titolo originale | Lila dit ça |
Paese di produzione | Francia, Regno Unito |
Anno | 2004 |
Durata | 89 min |
Genere | drammatico |
Regia | Ziad Doueiri |
Soggetto | Chimo (romanzo) |
Sceneggiatura | Ziad Doueiri, Mark Lawrence, Joelle Touma |
Produttore | Marina Gefter |
Fotografia | John Daly |
Montaggio | Tina Baz |
Musiche | Nitin Sawhney |
Costumi | Pierre Matard |
Interpreti e personaggi | |
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Lila dice (Lila dit ça) è un film del 2004 diretto da Ziad Doueiri, tratto dall'omonimo romanzo di Chimo.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Produzione
[modifica | modifica wikitesto]I produttori italiani Bernadette Carranza e Luigi Ferrara Santamaria con Patrizia Biancamano hanno acquistato i diritti letterari del caso editoriale Lila dice, trovando poi capitali francesi e inglesi e affidando la produzione esecutiva a Marina Gefter.[1]
Il regista ha scelto di ambientare il film nel vecchio quartiere popolare Le Panier di Marsiglia, città multietnica e meticcia, invece dell'ambientazione originaria del romanzo, la banlieu parigina, perché convinto che «nessuno oggi ha voglia di vedere ancora storie di emigrati depressi in periferie depresse. Oggi L'odio di Kassovitz non avrebbe più alcun successo.»[1] Ziad Doueiri così descrive la propria opera:
«È un film sulla parola che osa infrangere ogni tabù, per rompere la solitudine e lasciare il segno. Bisogna saper ascoltare quello che Lila dice. È l'adolescenza che cerca di farsi vedere. Che cerca di richiamare a sé l'amore distratto, che abusa del sesso solo perché aspira all'assoluta innocenza.»
«Lila dice è una favola contemporanea e soprattutto una storia d'amore. Il sesso, affrontato con la sfrontatezza e la spontaneità dell'adolescenza, è uno dei temi. Ma si parla anche di doppia identità, francese e araba, e della convivenza tra culture e religioni. Ho sostituito il finale tragico del libro con un epilogo dolce-amaro per aprire uno spiraglio alla speranza.»»
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film è stato presentato al Sundance Film Festival e al festival Schermi d'amore di Verona.
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Piera Detassis, Angelo del peccato, in Ciak, Visibilia Editore S.p.A., gennaio 2004.
- ^ Gl.S., Colpi di spazzola alla marsigliese. Adolescenti e sesso: Lila dice vorrebbe "dirlo" anche in Italia, in Il Messaggero, Caltagirone Editore, 22 marzo 2005.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Lila dice, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Lila dice, su Movieplayer.it, NetAddiction S.r.l..
- Lila dit ça, su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
- (EN) Lila dice, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Lila dit ça, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Lila Says, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Lila Says, su FilmAffinity.
- (EN) Lila Says, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) Lila dice, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Lila dice, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Lila dit ça, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).