Massacro di Hama
Rivolta sunnita di Ḥamā parte della Rivolta sunnita in Siria | |||
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Data | 2 febbraio-28 febbraio 1982 | ||
Luogo | Hama, Siria | ||
Esito | Decisiva vittoria siriana
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Comandanti | |||
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Perdite | |||
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Voci di rivolte presenti su Wikipedia | |||
Massacro di Ḥamā | |
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Parte di Ḥamā dopo l'assalto delle forze governative | |
Data | 2-28 febbraio 1982 |
Luogo | Ḥamā |
Stato | Siria |
Coordinate | 35°07′48″N 36°45′00″E |
Obiettivo | Militanti dei Fratelli Musulmani |
Responsabili | Forze armate siriane comandate da Hafiz al-Asad e Rifa'at al-Asad |
Conseguenze | |
Morti | le stime variano tra i 2.000,[1] 10.000,[2] e 40.000[3][4] |
Feriti | sconosciuti |
Il massacro di Ḥamā (in arabo مجزرة حماة?, Majzarat Ḥamā ("Macello di Ḥamā") fu la conseguenza di una feroce azione repressiva scatenata dall'allora dittatore siriano, il Presidente Ḥāfiẓ al-Asad, contro gli insorti della città di Ḥamā nel febbraio 1982. Il numero dei caduti è stato stimato tra i 35 000 e i 45 000, di cui 1 000 soldati,[5] dovuti alla repressione di un'insurrezione organizzata dai Fratelli Musulmani che avevano dato il via già negli anni precedenti a una lotta armata contro il regime ba'thista.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il 2 febbraio 1982 la popolazione di Ḥamā, in stragrande maggioranza sunnita, guidata da 150 ufficiali, insorse contro il Presidente alauita al-Asad, come reazione a una serie di arresti di elementi sunniti. Nei quattro giorni in cui ebbero il controllo della città, vennero uccisi circa 300 militanti ba'thisti e i militari di un'unità di paracadutisti inviata dall'esercito.
Le forze armate siriane, organizzate e guidate, secondo indiscrezioni, dal fratello stesso del Presidente, Rifaʿat al-Asad, replicarono con un durissimo assedio e lo spietato bombardamento di Ḥamā, durati 27 giorni, nel corso dei quali praticarono la politica della "terra bruciata" su un terzo della cittadina - che vantava numerosi gioielli architettonici, per lo più d'età zengide e ayyubide - che di fatto vennero rasi al suolo.
L’esercito e le forze di sicurezza del regime si abbandonarono a massacri sanguinosi persino all'interno delle varie colonie di rifugiati politici ospitati all'interno di Ḥamā, torturando e giustiziando gli oppositori politici, veri o presunti, della dittatura.
Tale avvenimento fu conosciuto con grave ritardo dall'opinione pubblica mondiale, visto il ferreo controllo censorio operato dal regime siriano su tutti i mezzi d'informazione, d'altronde distratti dalla contemporanea guerra in Libano.
La repressione fu descritta come
«l'atto singolo più letale messo in atto da un governo arabo contro il suo stesso popolo nel Vicino Oriente moderno»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ https://medium.com/opacity/the-syrian-war-condensed-a-more-rigorous-way-to-look-at-the-conflict-f841404c3b1d#.8h4esfb53
- ^ Fisk 2010
- ^ MEMRI 2002
- ^ Syrian Human Rights Committee, 2005
- ^ (EN) Pagina di Global Security
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su massacro di Hama
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- «Damasco liquida i Fratelli Musulmani», Jeune Afrique, 2 febbraio 2004.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh95002275 · J9U (EN, HE) 987007539662205171 |
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