Miuccia Prada
Maria Prada Bianchi[1][2][3][4], detta Miuccia (Milano, 10 maggio 1948[5][6]), è una stilista e imprenditrice italiana. Nipote di Mario Prada, insieme al marito, Patrizio Bertelli, ha guidato e trasformato Prada in una delle più blasonate case di moda al mondo. Nel 2021, secondo una classifica della rivista Forbes, è la 10° più ricca d'Italia e la 565º al mondo, con un patrimonio di 5,3 miliardi di euro.[7]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlia di Gino Bianchi e Luisa Prada, dirigente dell'azienda di famiglia, si è diplomata al Liceo classico Giovanni Berchet di Milano, è stata una sessantottina e una femminista. All'epoca del liceo è suo insegnante di religione Don Giussani.[8] Si iscrive giovanissima alla sezione di Porta Romana Carlo Marx del PCI (aperta da Giò Pomodoro).[9][10]
Nel 1971, dopo essersi laureata in scienze politiche all'Università degli Studi di Milano e aver studiato recitazione al Piccolo Teatro di Milano, iscritta perché appassionata all'arte di mimo,[11] è entrata a lavorare da Prada, azienda di famiglia fondata dal nonno Mario Prada nel 1913.[12]
Nel 1978 Miuccia Prada è a capo dell'azienda di famiglia, e decide di portare diverse innovazioni, tra cui l'inserimento dell'abbigliamento nella produzione. Nello stesso anno consegue il dottorato di ricerca in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Milano.[12][13]
Agli inizi degli anni '80 disegna una collezione di borse nere in fine nylon (Pocono, materiale da lei brevettato) che diventano presto richiestissime in tutto il mondo.[14][15][16] Nel 1988 presenta la prima linea di prêt-à-porter autunno-inverno a Milano: lo stile, che gioca sul contrasto cromatico bianco-nero, spiana la strada per il successo di Prada; tuttavia inizialmente il suo stile, fatto di rotture stilistiche e continue innovazioni, non è interamente compreso e apprezzato dalla moda patinata degli anni '80. A lei si deve anche l'invenzione del logo di Prada: un triangolo rovesciato che si ispira alla fibbia di chiusura dei bauli prodotti dal nonno.
Nel 1993 nasce la linea Miu Miu, e da allora Miuccia Prada presenta regolarmente le sue collezioni a Milano e a Parigi.
Nel corso della sua carriera, Miuccia Prada ha conseguito numerosi premi per l'originale visione, innovazione e contributo alla moda internazionale. Nel 2000 ha ricevuto l'Honorary Doctorate del Royal College of Art di Londra e l'Honorary Award del New Museum of Contemporary Art di New York. Nel 2005 Time Magazine l'ha scelta tra le 100 persone più influenti al mondo, per aver “provocato e influenzato nel corso degli anni i colleghi con la sua sensibilità eccentrica ed estremamente personale”.
Nel 2006 Miuccia Prada è nominata "Officier dans l'Ordre des Arts et des Lettres" dal Ministero della Cultura francese. Nello stesso anno, la rivista Time l'ha inserita insieme a Patrizio Bertelli tra le 100 coppie più influenti al mondo. Nel 2008 il New York Times Magazine ha dedicato a Miuccia Prada la copertina del numero del 23 marzo.
Passione per l'arte contemporanea
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2010 Miuccia Prada è stata scelta come madrina del premio britannico di arte contemporanea Turner Prize, tra i più ambiti e chiacchierati al mondo.
Da sempre appassionata di arte, nel 2012 il nome di Miuccia Prada, insieme a quello del marito Patrizio Bertelli, è apparso nella classifica di ARTnews che ogni anno raccoglie i collezionisti più importanti di tutto il mondo. In diverse interviste Miuccia Prada ha affermato di essersi avvicinata per caso al mondo dell'arte, e di non sentirsi una collezionista ma piuttosto una che nell'arte cerca un dialogo con la vita, nuove prospettive e spunti di riflessione. Sempre nel 2012 le è stata dedicata una mostra dal Museum of Modern Art di New York, evento unico e vero e proprio tributo perché prima di lei era toccato solo a Yves Saint Laurent.[16] Da circa vent'anni, infatti, la coppia ha fatto dell'arte un secondo lavoro, ben distinto dalla moda, di cui parlano con discrezione.
La coppia inizia a collezionare pezzi di arte moderna negli anni '90, principalmente per uso privato, e nel 1993 decidono di aprire la Fondazione Prada a Milano con l'obiettivo di diffondere l'arte moderna.[17] La Fondazione ha ospitato nomi tra i più importanti dell'arte contemporanea, tra cui: Anish Kapoor, Marc Quinn, Steve McQueen, Damien Hirst, John Baldessari, Sam Taylor e Jeff Koons.
L'approccio pionieristico fa di Miuccia Prada la prima stilista che collabora con architetti innovativi nel tracciare nuove tendenze nel design di negozi. Rem Koolhaas ed Herzog & de Meuron, premiati con il Pritzker Prize, il ‘Nobel dell'architettura', hanno collaborato con Prada nella creazione degli “Epicentri” di New York (2001), Tokyo (2003) e Los Angeles (2004).
La nuova sede milanese, inaugurata nel 2015, è stata progettata dall'architetto Rem Koolhaas e dallo studio OMA, con la volontà di creare un luogo in cui viva la riflessione sui canoni estetici e artistici della società contemporanea.[12] Lo spazio nella zona sud di Milano era una distilleria di inizio '900, e nel 2018 è stato completato con la costruzione di Torre Prada, sempre a cura di Rem Koolhaas: una costruzione semplice ma che è già arte di per sé, in cui ogni lato è diverso e le forme si dilatano man mano che le si gira intorno. All'interno della Torre spazi e forme dialogano tra loro e con il paesaggio urbanistico milanese, all'ultimo piano si trova il ristorante con terrazza panoramica: gli arredi sono quelli originali del Four Seasons Restaurant progettati nel 1958 da Philip Johnson.[18]
Direttore artistico è stato Germano Celant, famoso storico dell'arte italiano, nel 2015 ha invece ricoperto il ruolo di Soprintendente artistico e scientifico, concependo progetti tra i più importanti dell'attività della Fondazione, come la mostra personale di Michael Heizer nel 1996 e la retrospettiva dedicata allo scultore greco Jannis Kounellis.[19] Oltre agli spazi espositivi alla Fondazione Prada si trova il Bar Luce, progettato dal regista statunitense Wes Anderson, e il Ristorante Torre, progettato invece dall'architetto e saggista olandese Rem Koolhaas. Sempre a Milano, dal 2016 è aperto l'Osservatorio, un luogo dedicato alla fotografia che si articola sopra la Galleria Vittorio Emanuele II.
Nel 2015 viene inaugurata la seconda sede di Fondazione Prada a Venezia, nel palazzo settecentesco di Ca' Corner della Regina[20], e che ha ospitato la Collezione di Peggy Guggenheim e la collezione Pinault. La coppia si dedica anche al mecenatismo, per ricercare nuovi artisti ma soprattutto nuove idee e nuovi progetti a cui dare vita.
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1977 incontra Patrizio Bertelli, produttore di cinture[21] con cui si sposerà e che la affiancherà in tutti i suoi progetti artistici e lavorativi.
La coppia, sposatasi nel 1978, ha avuto due figli: Lorenzo, nato nel 1988, oggi laureato in filosofia e rallista di professione; e Giulio, nato nel 1990, che dopo gli studi di architettura ha intrapreso la carriera di velista.[22]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— 21 dicembre 2015[23]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Miuccia Prada | Biography, Designs, & Facts | Britannica, su www.britannica.com, 21 settembre 2023. URL consultato il 19 novembre 2023.
- ^ (EN) Miuccia Prada - Husband, Quotes & Fashion, su Biography, 29 marzo 2021. URL consultato il 19 novembre 2023.
- ^ Fashion-forum, su fashion-forum.org. URL consultato il 14 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2017).
- ^ Fashion-designers, su indobase.com. URL consultato il 13 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2011).
- ^ Tommaso Ebhardt, Prada. Una storia di famiglia, Milano, Sperling & Kupfer, 2024, ISBN 9788820080877.
- ^ Gian Luigi Paracchini, Vita Prada. Personaggi, storie, retroscena d'un fenomeno di costume, Milano, Baldini + Castoldi, 2019, ISBN 9788893882569.
- ^ THE REAL-TIME BILLIONAIRES LIST, su forbes.com. URL consultato il 1º giugno 2021.
- ^ Bruno Vespa, Donne d'Italia, Mondadori, 6 novembre 2015, ISBN 978-88-520-6998-7. URL consultato il 20 settembre 2023.«Non ero una studentessa modello. Ma don Giussani aveva un'intelligenza straordinaria, una sicurezza intellettuale perfino eccessiva per studenti di liceo»
- ^ Bruno Vespa, Donne d'Italia, Mondadori, 6 novembre 2015, ISBN 978-88-520-6998-7. URL consultato il 20 settembre 2023.«Chiunque fosse curioso a quei tempi era di sinistra. Ma il nostro Pci era conservatore: i ragazzi estremisti andavano con il Movimento studentesco. Io ero rappresentante di zona dell'Unione donne italiane. Roba seria»
- ^ Michele Masneri, Dinastie, Rizzoli, 13 settembre 2022, ISBN 978-88-318-0909-2. URL consultato il 20 settembre 2023.
- ^ Bruno Vespa, Donne d'Italia, Mondadori, 6 novembre 2015, ISBN 978-88-520-6998-7. URL consultato il 20 settembre 2023.«Un mondo affascinante, mi piaceva frequentare ambienti diversi, ero curiosa di incontrare gente nuova che mi interessasse»
- ^ a b c Federico Poletti e Lorenzo Sabatini, "Fare bene le cose che ci piacciono" ovvero perché Miuccia Prada è (e sarà) la signora della moda mondiale, su ELLE, 22 settembre 2018. URL consultato il 30 agosto 2020.
- ^ (EN) Ira Solomatina, Seven Lesser Known Facts About Miuccia Prada, su SLEEK, 23 febbraio 2017. URL consultato il 6 gennaio 2021.
- ^ (EN) The Pocono, Iconic Prada Material, su ICON ICON, 24 luglio 2020. URL consultato il 6 gennaio 2021.
- ^ Federico Rocco, prada crea una serie video su nylon pocono e pecore cyborg, su i-D, 29 maggio 2018. URL consultato il 6 gennaio 2021.
- ^ a b Maria Teresa Moschillo, Piccole curiosità che non sapevi sulle borse Prada, su Bags Stylosophy, 23 Febbraio 2016. URL consultato il 6 gennaio 2021.
- ^ Il senso di Prada per l’arte contemporanea, su Collezione da Tiffany, 22 novembre 2012. URL consultato il 28 agosto 2020.
- ^ Carlotta Marelli, La nuova Torre della Fondazione Prada va vista almeno 3 volte. Ecco perché, su ELLE Decor, 19 aprile 2018. URL consultato il 30 agosto 2020.
- ^ Patrizio Bertelli e Miuccia Prada: signori della moda e dell’arte, su Art Rights Magazine, 18 giugno 2020. URL consultato il 28 agosto 2020.
- ^ Fondazione Prada, inaugurazione con tuffo, su La Voce di Venezia, 7 maggio 2015. URL consultato il 28 agosto 2020.
- ^ Bruno Vespa, Donne d'Italia, Mondadori, 6 novembre 2015, ISBN 978-88-520-6998-7. URL consultato il 20 settembre 2023.
- ^ Miuccia Prada: figli lontani tra corse e mare, su Business People. URL consultato il 30 agosto 2020.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Miuccia Prada
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Miuccia Prada
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su prada.com.
- (EN) Jeannette L. Nolen, Miuccia Prada, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Miuccia Prada, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 285228415 · ISNI (EN) 0000 0003 9144 3263 · SBN LO1V351711 · Europeana agent/base/79689 · ULAN (EN) 500463893 · LCCN (EN) n97850748 · GND (DE) 128607750 · BNF (FR) cb16645763w (data) · J9U (EN, HE) 987012384917905171 |
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