Ninfa dello scorpione
«Ce n’est donc qu’avec une excessive défiance que nous nous sommes approchés de la Nymphe au Scorpion. — Mais cette fois il nous a été réellement impossible de refuser notre admiration à l’artiste étranger.»
«Quindi è stato solo con una diffidenza eccessiva che ci siamo avvicinati alla Ninfa dello scorpione. Ma questa volta è stato veramente impossibile negare la nostra ammirazione per l'artista straniero.»
Ninfa dello scorpione | |
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La versione del museo del Louvre | |
Autore | Lorenzo Bartolini |
Data | Varie esecuzioni |
Materiale | marmo |
Altezza | 90 cm |
Ubicazione | Varie collocazioni |
Ninfa dello scorpione è il nome dato a due sculture realizzate da Lorenzo Bartolini, una situata al museo del Louvre di Parigi[2] e l'altra al museo dell'Ermitage di San Pietroburgo.[3][4] Un modello in gesso è conservato alla galleria dell'Accademia di Firenze.[5][6]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La prima versione risale al 1835 e venne esposta al Salon parigino del 1845, dove l'opera venne ben accolta.[3] La scultura venne acquistata dal principe Charles de Beauvau per il suo castello situato ad Haroué nel 1843 e in seguitò finì al museo del Louvre.
La seconda versione venne commissionata dallo zar Nicola I di Russia, il quale aveva visitato lo studio dell'artista tra la fine del 1845 e l'inizio del 1846.[4][7] Bartolini morì nel 1850, lasciando l'opera incompiuta, e questa (assieme alla Ninfa del serpente, un'altra statua non completata dall'artista) venne ultimata dal suo allievo Giovanni Dupré.[8] Dupré stesso ricorda nelle sue memorie i vari particolari della statua ancora da rifinire e di come egli l'abbia portata a termine.[9]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La statua raffigura una giovane ninfa nuda che è stata appena punta da uno scorpione. La ninfa è distesa e controlla il proprio piede ferito. La nudità del soggetto non ha un rimando sensuale, ma anzi ne evidenzia la purezza, come nell'opera La fiducia in Dio realizzata dallo stesso artista nel 1835.[7] Il volto della ragazza è contorto in una leggera smorfia a causa del dolore della puntura dello scorpione e la bocca è leggermente socchiusa.[7] L'armonia dell'immagine classica viene rotta da Lorenzo Bartolini attraverso delle piccole distorsioni sulle spalle e sulle braccia.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (FR) Charles Baudelaire, Curiosités esthétiques, Calmann Lévy, 1885. URL consultato il 28 settembre 2023.
- ^ (FR) La Nymphe au scorpion | Amis du Louvre - Paris, su www.amisdulouvre.fr. URL consultato il 27 novembre 2021.
- ^ a b (EN) Nymph with a Scorpion - Lorenzo Bartolini, su Google Arts & Culture. URL consultato il 27 novembre 2021.
- ^ a b c (EN) Nymph with a Scorpion, su hermitagemuseum.org.
- ^ Ninfa dello scorpione, su galleriaaccademiafirenze.it.
- ^ Opera d'arte Ninfa dello scorpione di Bartolini Lorenzo (1777/ 1850), a Firenze - Beni-culturali.eu, su www.beni-culturali.eu. URL consultato il 27 novembre 2021.
- ^ a b c Quando le vergini ninfe sono assalite dal vizio, su Stile Arte, 27 settembre 2019. URL consultato il 27 novembre 2021.
- ^ Giovanni Dupré, Scritti minori e lettere ..., successori Le Monnier, 1885. URL consultato il 27 novembre 2021.
- ^ Giovanni Dupré, Pensieri sull'arte e ricordi autobiografici, Successori Le Monnier, 1879. URL consultato il 27 novembre 2021.
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