Per ora noi la chiameremo felicità
Per ora noi la chiameremo felicità album in studio | |
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Artista | Le luci della centrale elettrica |
Pubblicazione | 8 novembre 2010 Italia[1] |
Durata | 34:56 |
Dischi | 1 |
Tracce | 10 |
Genere | Rock acustico Rock alternativo[2] Musica d'autore |
Etichetta | La Tempesta Dischi |
Produttore | Vasco Brondi Giorgio Canali Paolo Mauri |
Le luci della centrale elettrica - cronologia | |
Recensione | Giudizio |
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Onda Rock[2] | |
storiadellamusica.it[3] | |
SentireAscoltare[4] | |
indieforbunnies.com[5] | |
ilsussidiario.net[6] | positivo |
Per ora noi la chiameremo felicità è il secondo album del progetto musicale Le luci della centrale elettrica del cantautore ferrarese Vasco Brondi, pubblicato nel novembre 2010 dall'etichetta discografica indipendente La Tempesta Dischi.
Il disco
[modifica | modifica wikitesto]Il cantautore definisce questo album "un disco fuori tempo e fuori moda".[7]
Il titolo dell'album è tratto da una frase di Léo Ferré dal brano La solitudine: “La disperazione è una forma superiore di critica, per ora noi la chiameremo felicità”.[8] Brondi spiega: "Per arrivare a una sorta di felicità devi partire da qualcosa di reale e problematico, quindi non è solo allegria. È anche un modo per dire che la disperazione è un motore propulsivo per cambiare le cose."[9] Un frammento del brano di Ferrè viene incluso nella versione live di Piromani eseguita il 3 settembre 2011 al Teatro Romano di Verona e inserita nell'EP C'eravamo abbastanza amati.
Alcuni brani che compongono l'album sono nati durante il missaggio del disco precedente Canzoni da spiaggia deturpata, mentre altri durante il tour del 2008-2009.[7].
Rispetto al disco precedente, Giorgio Canali è meno presente durante produzione e arrangiamenti. Tuttavia Brondi collabora con il violinista Rodrigo D'Erasmo (con gli Afterhours dal 2008), Stefano Pilia (chitarrista dei Massimo Volume dal 2008) ed Enrico Gabrielli (Mariposa).[10] Questi ultimi compongono l'essenziale orchestra di archi e fiati, novità musicale che rende questo album più curato negli arrangiamenti rispetto al precedente. Le registrazioni sono avvenute in casa dello stesso Brondi.[11]
Il testo di Una guerra fredda deriva da un racconto di quaranta pagine scritto da Brondi in quel periodo.[7]
Copertina
[modifica | modifica wikitesto]La copertina è opera del fumettista Andrea Bruno.[12]
Singoli estratti
[modifica | modifica wikitesto]Ad anticipare l'uscita del disco, il 14 ottobre 2010 è stato diffuso sul canale ufficiale YouTube il videoclip del primo singolo, Cara catastrofe, diretto da DaNdADDy.[13]
Il videoclip successivo Quando tornerai dall'estero, diretto e animato da Michele Bernardi, viene invece diffuso su internet l'8 novembre 2010, data di uscita dell'album.[14]
Citazioni e riferimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Anche in questo album è presente un riferimento a Pier Vittorio Tondelli. Precisamente a Camere separate (1989) nella prima traccia Cara Catastrofe.[15]
- La figura di Pier Paolo Pasolini con i suoi occhiali neri viene nominata in Anidride carbonica.[16]
- In Per respingerti in mare viene nominato Vladimir Putin.[16]
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]Tutti i brani sono di Vasco Brondi.
- Cara catastrofe - 2:56
- Quando tornerai dall'estero - 3:23
- Una guerra fredda - 3:49
- Fuochi artificiali - 2:25
- L'amore ai tempi dei licenziamenti dei metalmeccanici - 3:49
- Anidride carbonica - 4:19
- Le petroliere - 4:19
- Per respingerti in mare - 4:04
- I nostri corpi celesti - 2:07
- Le ragazze kamikaze - 3:43
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Vasco Brondi - voce, chitarra acustica, chitarra elettrica
- Stefano Pilia - chitarra elettrica, basso elettrico
- Enrico Gabrielli - organo, rhodes, pianoforte, clarinetto, flauto
- Rodrigo D'Erasmo - violino elettrico, violectra
- Giorgio Canali - seconda chitarra acustica su Anidride carbonica e Per respingerti in mare
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Release "Per ora noi la chiameremo felicità" by Le luci della centrale elettrica, su musicbrainz.org, MusicBrainz. URL consultato il 1à maggio 2014.
- ^ a b Giorgio Fontana, Le Luci Della Centrale Elettrica - Per Ora Noi La Chiameremo Felcità :: Le recensioni di Onda Rock, su OndaRock.it, 10 novembre 2010. URL consultato il 1º maggio 2014.
- ^ Francesco Targhetta, Recensione: Le Luci Della Centrale Elettrica - Per Ora Noi La Chiameremo Felicità, su storiadellamusica.it, 2010. URL consultato il 1º maggio 2014.
- ^ Fabrizio Zampighi, Le luci della centrale elettrica - Per ora noi la chiameremo felicità, su sentireascoltare.com, 8 novembre 2010. URL consultato il 1º maggio 2014.
- ^ Emanuele Brizzante, LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA - Per Ora Noi La Chiameremo Felicità, su indieforbunnies.com, 1º dicembre 2010. URL consultato il 1º maggio 2014.
- ^ LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA/ "Per ora noi la chiameremo felicità", il nuovo album, su ilsussidiario.net, 24 novembre 2010. URL consultato il 1º maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2014).
- ^ a b c Marco Boscolo, Le luci della centrale elettrica. Gli anni zero sono finiti? L'atteso ritorno di Vasco Brondi, su sentireascoltare.com, SentireAscoltare, 9 novembre 2010. URL consultato il 1º maggio 2014.
- ^ Per Ora Noi... La Chiameremo Felicità: torna Le Luci della Centrale Elettrica, in MTV Italia, 20 settembre 2010. URL consultato il 1º maggio 2014.
- ^ Marco Agustoni, Vasco Brondi e la felicità ai tempi del precariato, su mag.sky.it, Sky.it, 16 novembre 2010. URL consultato il 1º maggio 2014.
- ^ Fabio Frabetti, Intervista a vasco Brondi, su TascaPane.it, 1º giugno 2011. URL consultato il 4 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- ^ Cristiana Salvagni, Le luci della centrale elettrica: "Non chiamatemi poeta", su Sound-Check.it, 9 novembre 2011. URL consultato il 1º maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2014).
- ^ Per ora noi la chiameremo felicità, su leluci.net, leluci.net, 27 ottobre 2010. URL consultato il 28 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
- ^ Le luci della centrale elettrica, Le luci della centrale elettrica - Cara catastrofe, su youtube.com, YouTube, 14 ottobre 2010. URL consultato il 1º maggio 2014.
- ^ Le luci della centrale elettrica, Le luci della centrale elettrica - Quando tornerai dall'estero, su youtube.com, YouTube, 8 novembre 2010. URL consultato il 1º maggio 2014.
- ^ "Per ora noi la chiameremo felcità" di Le luci della centrale elettrica, su sound-check.it, SoundCheck.it, 9 novembre 2010. URL consultato il 1º maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2014).
- ^ a b Gianni Valentino, La felicità rock di Vasco Brondi, in la Repubblica, 18 marzo 2011. URL consultato il 1º maggio 2014.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Per ora noi la chiameremo felicità
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Per ora noi la chiameremo felicità, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Per ora noi la chiameremo felicità, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- Le luci della centrale elettrica, Per ora noi la chiameremo felicità, YouTube. (Playlist)