Pietre runiche di Gällsta
Pietre runiche di Gällsta | |
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Una pietra eretta ma non incisa a Gällsta | |
Localizzazione | |
Stato | Svezia |
Le Pietre runiche di Gällsta, risalenti all'XI secolo, commemorano quattro generazioni della stessa famiglia vissuta nell'era vichinga in Svezia. Il gruppo di pietre erette comprende tre pietre runiche (U 229, U 231 e U 232) e un menhir (U 230) che non riporta nessuna iscrizione, ma solo l'incisione di una croce[1]. Il sito si trova a nord di Stoccolma e a nord-est del lago Vallentunasjön, attorno al quale si riscontra la più alta concentrazione mondiale di pietre runiche[1][2]. Tutte le pietre incise di Gällsta sono attribuite a Öpir, il più produttivo maestro di rune dell'antichità.
Le due generazioni più vecchie, Þorbjörn e suo figlio Oddi, sono menzionati solo su U 229. Il testo inciso ci informa che Oddi ebbe due figli, Halfdan e Tobbi o Tubbi. U 331 su eretta in memoria di Halfdan dai suoi quattro figli: Heðinvé, Eysteinn, Ulfr e Ólafr, mentre U 232 fu eretta in memoria di Tobbi/Tubbi dai suoi tre figli: Tosti, Sigfuss e Sigmarr.
U 229
[modifica | modifica wikitesto]Questa pietra runica è in granito, realizzata da Öpir[3], il quale realizzò più di 60 pietre incise[1].
Traslitterazione in caratteri latini
[modifica | modifica wikitesto]- halfntan ÷ auk ' tubi ÷ litu ' risa ' stin ' at ' huta ' faþur ' sin ' sun * þorbiarn ÷ ybir ÷ risti * ruan
Trascrizione in norreno
[modifica | modifica wikitesto]- Halfdan ok Tobbi/Tubbi letu ræisa stæin at Udda, faður sinn, sun ÞorbiarnaR. ØpiR risti runaR.
Traduzione in italiano
[modifica | modifica wikitesto]- "Halfdan e Tobbi/Tubbi hanno eretto la pietra in memoria di Oddi, loro padre, figlio di Þorbjôrn. Œpir incise le rune."[3]
U 231
[modifica | modifica wikitesto]La pietra runica è in gneiss e fu realizzata, come le altre da Öpir[4]. Il monolite fu eretto attorno agli anni 1080 - 1130. Fu scoperta nell'anno 1633 e fu eseguito uno schizzo da parte dei runologi dell'epoca. Successivamente andò perduta per molto tempo e fu riscoperta solo negli anni 1870 nella vicina fattoria Söderlund, proprietà di un magistrato del posto; il quale aveva rotto il manufatto in due pezzi per utilizzarlo come colonne del suo ingresso. Quanto l'antiquario Richard Dybeck seppe quanto accaduto, incontrò il magistrato e lo rimproverò duramente. La pietra venne riassemblata ma venne perduta la parte superiore[1].
Traslitterazione in caratteri latini
[modifica | modifica wikitesto]- iþinui ' uk ' austain ' uk ' ulfr ' uk * ol(a)[fr * litu * raisa * s]tain * iftiR hal(f)tan faþur sin
Trascrizione in norreno
[modifica | modifica wikitesto]- Heðinvi ok Øystæinn ok UlfR ok OlafR letu ræisa stæin æftiR Halfdan, faður sinn.
Traduzione in italiano
[modifica | modifica wikitesto]- "Heðinvé e Eysteinn e Ulfr e Ólafr hanno eretto la pietra in memoria di Halfdan, loro padre."[4]
U 232
[modifica | modifica wikitesto]Questa pietra runica è in granito, realizzata da Öpir[5] .
Traslitterazione in caratteri latini
[modifica | modifica wikitesto]- tosti ÷ uk ' sihus ' uk ' sihmar ' litu ' raisa ' sta-- * iftiR ÷ tuba ÷ faþur * sin
Trascrizione in norreno
[modifica | modifica wikitesto]- Tosti ok Sigfuss ok Sigmarr letu ræisa stæ[in] æftiR Tobba/Tubba, faður sinn.
Traduzione in italiano
[modifica | modifica wikitesto]- "Tosti e Sigfúss e Sigmarr hanno eretto la pietra in memoria di Tobbi/Tubbi, loro padre."[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Gällsta, sul sito del museo della contea di Stoccolma (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2008).
- ^ L'introduzione a Runriket, sul sito del museo della contea di Stoccolma (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2008).
- ^ a b Voce U 229 in Rundata 2.0
- ^ a b Voce U 231 in Rundata 2.0
- ^ a b Voce U 232 in Rundata 2.0