Vai al contenuto

Pont de la Concorde

Coordinate: 48°51′49″N 2°19′10″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Pont de la Concorde
Localizzazione
StatoFrancia (bandiera) Francia
CittàParigi
AttraversaSenna
Coordinate48°51′49″N 2°19′10″E
Dati tecnici
Tipoponte ad arco
Materialepietra, cemento armato
Campate5
Lunghezza153 m
Larghezza18 m
Realizzazione
ProgettistiJean-Rodolphe Perronet (1791)
Henri Lang (1932)
Ing. strutturaleJean-Rodolphe Perronet
Costruzione1787-1791-1930-1932
Inaugurazione1791
Intitolato aConcordia
Mappa di localizzazione
Map

Il pont de la Concorde è un ponte di Parigi che attraversa la Senna tra Place de la Concorde e il Quai d'Orsay, di fronte alla facciata del Palazzo Borbone, sede dell'Assemblea Nazionale.

Nel corso della sua storia è stato chiamato anche pont Louis XVI e pont de la Révolution.

Per la costruzione del pont de la Concorde furono riutilizzate alcune pietre provenienti dalla distrutta Bastiglia.[1]

Il 6 febbraio 1934 i reparti mobili della Guardia repubblicana, schierati a difesa della Camera dei deputati, repressero una manifestazione anti-parlamentare, organizzata a Parigi per protestare contro il licenziamento del capo della polizia Jean Chiappe a seguito dell'affare Stavisky. La manifestazione, che era iniziata alla Place de la Concorde ed intendeva passare il fiume e marciare su Palais Bourbon, vedeva per la prima volta scendere in piazza, fianco a fianco, militanti dell'estrema sinistra e dell'estrema destra: tutti assieme, mischiati tra di loro, i Camelots du Roi, gli attivisti dell'Action Française, i giovani operai della 'cintura rossa', membri della Jeunesse Patriote e militanti comunisti, ex combattenti disoccupati e studenti. Gli scontri con le forze dell'ordine causarono 20 morti e 2300 feriti, proseguendo il 7, 9 e 12 febbraio 1934 nel tentativo di assaltare il simbolo della democrazia parlamentare: il governo a matrice radical-socialista, presieduto per la seconda volta da Daladier, cadde il giorno successivo ed il tentativo di sovvertire la III Repubblica fallì, ma la repressione esercitò un'influenza profonda e duratura sulla vita politica francese.

  1. ^ (EN) Lost Paris: The Elephant on the Place de la Bastille Archiviato il 30 marzo 2012 in Internet Archive.. Link controllato il 3 dicembre 2013.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]