Vai al contenuto

Prevenzione quaternaria

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(LA)

«Primum non nŏcēre / Primum nil (nihil) nocere[1]»

(IT)

«Per prima cosa, non nuocere»

La prevenzione quaternaria o prevenzione della ipermedicalizzazione o prevenzione della medicina non necessaria è una forma di prevenzione in medicina. Il termine è stato coniato da Marc Jamoulle dell'Università di Liegi nel 1986,[2][3] al fine di prevenire e ridurre, anche, le conseguenze del disease mongering.[4] Essa può essere definita come:

«Azione intrapresa per identificare pazienti a rischio di overmedicalization (sovra-medicalizzazione), per proteggerli da un approccio medico aggressivo e suggerire interventi che siano eticamente accettabili; tale concetto è ormai accettato in varie branche della medicina.»

Questo tipo di prevenzione è particolarmente utile nell'ambito della medicina generale (cure primarie), intesa come branca della medicina a sé stante.[3][6]

Tipi di prevenzione

[modifica | modifica wikitesto]

Si distinguono quattro tipi di prevenzione in ambito sanitario:[7]

  • prevenzione primaria: si applica per ridurre l'insorgenza e lo sviluppo di una malattia o di un evento sfavorevole: lavarsi le mani per prevenire infezioni dell'intestino, che potrebbero sfociare nella diarrea.
  • prevenzione secondaria: si applica per intervenire precocemente su una malattia (diagnosi precoce): screenig mammografico per prevenire il tumore della mammella.
  • prevenzione terziaria: si applica per evitare le complicanze, le probabilità di recidive ed eventi estremi, conseguenti ad una malattia: controllo della funzione sistolica nei soggetti con scompenso cardiaco.
  • prevenzione quaternaria: si applica per evitare gli effetti da iper-medicalizzaione. o di pratiche mediche non strettamente necessarie: ridurre l'uso di farmaci in malattie lievi.

L'idea è quella di evitare eccesso di diagnosi nel paziente e l'accanimento terapeutico, si applica durante tutto l'episodio di cura (periodo preclinico e clinico). Si devono identificare i pazienti a rischio di trattamento eccessivo, per poterli proteggere da un approccio aggressivo, suggerendo interventi che siano eticamente accettabili e al contempo efficaci. Per fare prevenzione quaternaria è necessario modificare il timore di essere sfruttati dalla "mercificazione della malattia" (disease mongering),[8][9] per cercare di individuare ciò che conta, cioè la qualità della vita.[10]

La prevenzione quaternaria non intende eliminare la medicalizzazione, ma piuttosto moderarla, perché talora non è direttamente legata all'intervento medico, ma a ragioni sociali, culturali e psicologiche. Si deve prediligere, l'incontro e la discussione del medico con il paziente, per limitare l'informazione a senso unico del sistema informativo, lasciato spesso, alle case farmaceutiche, attraverso le proposte di nuovi farmaci in via di commercializzazione.[11]

  1. ^ Google book search, 1800–1970
  2. ^ Jamoulle M, Quaternary prevention, an answer of family doctors to overmedicalization, in Int J Health Policy Manag, vol. 4, n. 2, 2015, pp. 61–4, DOI:10.15171/ijhpm.2015.24, PMC 4322627, PMID 25674569.
  3. ^ a b Thomas Kuehlein M.D, Prevenzione quaternaria, un compito del medico di famiglia (PDF), su slowmedicine.it.
  4. ^ (ES) Martínez González C, Riaño Galán I, Sánchez Jacob M, González de Dios J, [Quaternary prevention: containment as an ethical necessity], in An Pediatr (Barc), vol. 81, n. 6, 2014, pp. 396.e1–8, DOI:10.1016/j.anpedi.2014.04.029, PMID 24907862.
  5. ^ Bajwa SJ, Kalra S, Takrouri MS, Quaternary prevention in anesthesiology: Enhancing the socio-clinical standards, in Anesth Essays Res, vol. 8, n. 2, 2014, pp. 125–6, DOI:10.4103/0259-1162.134470, PMC 4173603, PMID 25886213.
  6. ^ Tesser CD, Why is quaternary prevention important in prevention?, in Rev Saude Publica, vol. 51, dicembre 2017, pp. 116, DOI:10.11606/S1518-8787.2017051000041, PMC 5708264, PMID 29211199. URL consultato il 15 ottobre 2023.
  7. ^ Prevenzione quaternaria, su google.it, Università degli Studi di Ferrara. URL consultato il 29 agosto 2015.
  8. ^ Alan Cassels, Farmaci che ammalano e case farmaceutiche che ci trasformano in pazienti, Nuovi Mondi, 2010, ISBN 978-88-89091-77-7, OCLC 898517803. URL consultato il 18 febbraio 2022.
  9. ^ Donald, Jr. Light, The risks of prescription drugs, Columbia University Press, 2010, ISBN 978-0-231-51926-7, OCLC 670283606. URL consultato il 18 febbraio 2022.
  10. ^ Martins C, Godycki-Cwirko M, Heleno B, Brodersen J, Quaternary prevention: reviewing the concept, in Eur J Gen Pract, vol. 24, n. 1, dicembre 2018, pp. 106–111, DOI:10.1080/13814788.2017.1422177, PMC 5795741, PMID 29384397. URL consultato il 15 ottobre 2023.
  11. ^ Tesser CD, Norman AH, Differentiating clinical care from disease prevention: a prerequisite for practicing quaternary prevention, in Cad Saude Publica, vol. 32, n. 10, ottobre 2016, pp. e00012316, DOI:10.1590/0102-311X00012316, PMID 27783750. URL consultato il 15 ottobre 2023.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  • (EN) Wonca Europe 2009 Conference, su congress-info.ch. URL consultato il 29 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  • (FR) Marc Jamoulle,, La prévention quaternaire, une tâche explicite du médecin généraliste. (PDF) [collegamento interrotto], su prospective-jeunesse.be, pp. 1-11.