Punto caldo di Trinidade
Il punto caldo di Trinidade è un ipotetico punto caldo che presuppone che la catena di vulcani sottomarini Vitória-Trindade, al largo delle coste del Brasile, nell'Oceano Atlantico meridionale, sia una catena formata da un punto caldo vulcanico.
L'ipotetico punto caldo dovrebbe essere responsabile della creazione della catena sottomarina Vitória-Trindade orientata in senso est-ovest, che include l'arcipelago Trindade e Martim Vaz alla sua estremità orientale. La piccola isola di Trinidade sarebbe il più recente centro eruttivo del punto caldo.
L'idea è basata su dati geochimici, in particolare relativi alle rocce ultramafiche fortemente sottosature in silice delle isole Trinidade e Martim Vaz. I dati isotopici, del tipo OIB, sono favorevoli all'ipotesi di un punto caldo. La direzione della catena vulcanica è però in senso est-ovest, mentre il moto del vettore della placca sudamericana è in direzione nord-ovest; pertanto la catena vulcanica non può essere collegata a un punto caldo. Recenti pubblicazioni[1][2] hanno proposto che il mantello fuso sia penetrato orizzontalmente lungo la zona di frattura Vitória-Trindade, che è presente nel mantello litosferico.
Per gli stessi motivi, nemmeno la catena vulcanica dell'arcipelago di Fernando de Noronha può essere stata formata da un punto caldo. Invece gli allineamenti magmatici NW-SE, come le catene Cruzeiro do Sul, Bahia Chain e Macau-Queimado, sono considerate collegate a un punto caldo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (PT) S. G. Skoletnev, A. Peyve e N. N. Truko, New data on the structure of the Vitoria-Trindade seamount chain (western Brazil basin, South Atlantic), in Doklady Earth Sciences, vol. 431, n. 2, 2010, pp. 435-440, DOI:10.1134/S1028334X10040057. URL consultato il maggio 2015.
- ^ (PT) A. Motoki, K. F. Motoki e D. P. Melo, Caracterização da morfologia submarina da Cadeia Vitória-Trindade e áreas adjacentes, ES, com base na batimetria predita do TOPO versão 14.1, in Revista Brasileira de Geomorfologia, vol. 13, n. 2, Porto Alegre, 2012, pp. 151-170, ISSN 2236-5664 . URL consultato il maggio 2015.