Qīngchūn
Qīngchūn | |
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Titolo originale | 青春 |
Lingua originale | mandarino |
Paese di produzione | Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi |
Anno | 2023 |
Durata | 218 min |
Rapporto | 1,85:1 |
Genere | documentario |
Regia | Wang Bing |
Produttore | Sonia Buchman, Mao Hui, Nicolas R. de la Mothe, Vincent Wang |
Casa di produzione | House on Fire, Gladys Glover, CS Production, Arte France Cinéma, Les Films Fauves, Volya Films, Eastern-Lion Pictures, Culture Media Co., Le Fresnoy |
Fotografia | Wang Bing, Shan Xiaohui, Song Yang, Sing Bihan, Liu Xianhui, Maeda Yoshitaka |
Montaggio | Dominique Auvray |
Qīngchūn (青春T, 青春S, lett. "Primavera") è un film del 2023 diretto da Wang Bing.
È il primo capitolo di una trilogia di documentari dedicati dal regista agli operai dell'industria tessile cinese, seguito da Qīngchūn: Kǔ (2024) e Qīngchūn: Guī (2024).[1]
Trama
[modifica | modifica wikitesto]La città di Zhili nel distretto di Wuxing è la capitale dell'industria tessile della Cina. Ogni anno, giovani provenienti dalle zone rurali di tutto il Paese vi si riversano in cerca di lavoro. Il documentario segue un gruppo di lavoratori, illustrando le loro condizioni lavorative e di vita, poco dopo il loro arrivo ad inizio stagione.[2][3]
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Le riprese del film si sono tenute dal 2014 al 2019 assieme a quelle del resto della trilogia,[1] risultando in oltre 2600 ore di girato.[2]
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film è stato presentato in anteprima il 18 maggio 2023 nella sezione Un Certain Regard del 76º Festival di Cannes.[2][4] In Cina, dove i film di Wang soffrono la censura e faticano a trovare una distribuzione, è comparso tramite pirateria online un mese più tardi.[5]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- 2023 - Festival di Cannes[2]
- In concorso per la Palma d'oro
- In concorso per L'Œil d'or
- 2023 - Golden Horse Film Festival[6]
- Miglior documentario
- 2023 - Los Angeles Film Critics Association Awards[7]
- Miglior film sperimentale
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Siddhant Adlakha, ‘Youth (Hard Times)’ Review: Wang Bing’s Labor Documentary Sequel Disorients With a Purpose, in Variety, 15 agosto 2024. URL consultato il 6 settembre 2024.
- ^ a b c d (EN) Jessica Kiang, ‘Youth (Spring)’ Review: Wang Bing’s Unflinching Garment-Workers Doc Unravels Over Its Lengthy Runtime, in Variety, 18 maggio 2024. URL consultato il 6 settembre 2024.
- ^ (EN) Siddhant Adlakha, ‘Youth (Homecoming)’ Review: A Despondent Coda to a Rich Textile Trilogy, in Variety, 6 settembre 2024. URL consultato il 6 settembre 2024.
- ^ (EN) The Screenings Guide of the 76th Festival de Cannes, su festival-cannes.com, Festival di Cannes, 10 maggio 2023. URL consultato il 13 maggio 2023.
- ^ (EN) Marta Bałaga, Wang Bing Talks Continuing ‘Youth,’ Finally Feeling ‘Satisfied’ With His Films: ‘You Learn to Respect Them’, in Variety, 13 novembre 2023. URL consultato il 18 dicembre 2023.
- ^ (EN) Patrick Frater, 'Stonewalling' and 'Old Fox' Take Honors at Taiwan's Golden Horse Film Awards, in Variety, 25 novembre 2023. URL consultato il 18 dicembre 2023.
- ^ (EN) Clayton Davis, 'The Zone of Interest' Wins Best Picture at Los Angeles Film Critics Awards, Four Women Take Acting Prizes (Full Winners List), in Variety, 10 dicembre 2023. URL consultato il 18 dicembre 2023.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Qīngchūn, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Qīngchūn, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN) Qīngchūn, su Box Office Mojo, IMDb.com.