Senato di Palermo
Senato di Palermo | |
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Stato | Regno di Sicilia |
Tipo | Senato cittadino |
Istituito | 1411 |
da | Ferdinando I d'Aragona |
Soppresso | 1818 |
Numero di membri | 7 |
Il Senato di Palermo fu il massimo organo istituzionale della città di Palermo, dotato di funzioni giurisdizionali e amministrative, durante il Regno di Sicilia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il senato cittadino fu istituito nel 1411, in epoca aragonese[1], come avvenuto in altre città demaniali del Regno. Il Palazzo Senatorio (o Palazzo Pretorio), fu realizzato dal 1470 al 1478, con il pretore Pietro Speciale. Era massiccio, quadrangolare, a conci squadrati, e con alta torre, con ingresso principale sulla piazza San Cataldo[2].
Il consesso inizialmente era formato dagli esponenti della nobiltà cittadina, e sul finire del XVIII secolo vi entrarono a far parte anche esponenti del ceto borghese. Fu attivo fino al 1818, quando, con la nascita del Regno delle Due Sicilie, i Borboni esautorarono totalmente il Senato, devolvendone i poteri ad un regio Intendente provinciale, mentre il Consiglio Civico fu sostituito da un Decurionato di nomina regia[3].
Composizione
[modifica | modifica wikitesto]Il Senato era presieduto da un pretore e costituito da sei senatori (o giurati): due per il maggior quartiere del Cassaro ed uno per ognuno degli altri quattro principali quartieri. L'elezione dei membri del Senato era riservata a un Consiglio Civico, composto dall'arcivescovo, dal capitano, dal pretore e senatori uscenti, dal castellano del palazzo Reale, da dodici cavalieri e da sei giudici, e poi sottoposta all'approvazione del viceré di Sicilia. Tra questi il viceré indicava anche una terna di nomi per il pretore, che veniva scelto direttamente dal sovrano[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La memoria di Palermo. Atti, bandi e lettere del senato Palermitano (1411-1412)
- ^ Vincenzo Mortillaro, Guida per Palermo e pei suoi dintorni del barone V. Mortillaro, Palermo, Tipografia del Giorn. Letterario, 1836.
- ^ Il Palazzo Senatorio
- ^ Geltrude Macrì, La “nobiltà” senatoria a Palermo tra Cinquecento e Seicento , Palermo, Mediterranea, 2005, pagina 84
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- F. M. Emanuele Gaetani, marchese di Villabianca, Della Sicilia nobile, vol. 3, Palermo, Stamperia de' Santi Apostoli, 1759, pp. 285-333.
- Geltrude Macrì, La “nobiltà” senatoria a Palermo tra Cinquecento e Seicento, Palermo, Mediterranea, 2005
- Eliana Calandra, E non altrimenti: il Settecento a Palermo nei bandi del Senato cittadino, Palermo, Archivio storico comunale, 2002