Spanu
Spanu | |
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Stato | Italia Giudicato di Gallura Sardegna |
Titoli | Giudici / Re di Gallura (1116 circa–1133) (1133-1146) |
Fondatore | Costantino II Spanu |
Ultimo sovrano | Comita I Spanu |
Data di fondazione | XII secolo |
Etnia | Sarda |
La casata Spanu, costituì in epoca giudicale una delle famiglie che regnarono sul trono del Giudicato di Gallura, uno dei Regni medievali sardi.
Origine
[modifica | modifica wikitesto]Il cognome Spanu si fa carico di varie e documentate origini a partire dalla accertata base ugaritica riferita al Dio della tempesta Ṣapānu, che col tempo divenne Ṣ(a)pānu, come anche dalla base accadica pan, panû, penû ‘faccia, apparizione’ (apparizione del Sole, faccia del Sole).
Il Dio della tempesta era uno degli aspetti del Dio Sole e questo è riconfermabile nell’ugaritico Ṣapānu che se scisso in due membri fa ottenere: ša ‘colui che, proprio lui’ + panû ‘faccia, apparizione’ (apparizione del Sole, faccia del Sole).
Fonti successive lo riconducono all’aggettivo ispanu, che significa ‘il rosseggiante’, ‘di colore rosso chiaro’ ma anche ‘proveniente dalla Spagna’ e riferito secondo la tradizione sia agli ispani che al manto rossiccio proprio del cavallo. Tuttavia, questo termine non nacque in Spagna e bensì rientra negli aggettivi che gli antichi crearono per descrivere l’Occidente.
Infatti quasi certamente ispanu è riconducibile alla posizione della Spagna rispetto alla Sardegna, ossia la posizione in cui tramonta il sole, che rimanda al colore ‘rossiccio’ e al Dio Sole.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le prime notizie riguardanti la salita al trono di Gallura di questa casata risalgono a quando, probabilmente nel 1116, il Giudice Ittocorre di Gallura appartenente alla casata Lacon-Gunale venne succeduto sul trono da Costantino Spanu, che forse era suo figlio o apparteneva a una delle altre potenti famiglie del Giudicato, salendo sul trono giudicale con il nome di Costantino II di Gallura e regnando fino al 1133 circa.
Del suo regno si hanno solo poche notizie, tra cui la stipulazione di un patto di alleanza con la Repubblica di Pisa nel 1131.
Inoltre è accertato che nel 1130 si aprì una contesa tra lui e gli altri figli del suo predecessore per quanto riguardava il possesso del Castello di Balaiana, evento menzionato nel Condaghe di Santa Maria di Bonarcado, durante la quale gli altri tre Giudici Gonario II di Torres, Gonario II di Arborea e Salusio III di Cagliari dovettero intervenire per porre una soluzione.
Intorno al 1133 gli succedette suo figlio Comita Spanu con il nome di Comita I del cui regno sappiamo che mentre proseguivano i contrasti tra le repubbliche marinare di Pisa e di Genova, insieme agli altri Giudici Gonario II di Torres, Costantino I di Arborea e Salusio III di Cagliari fece giuramento di omaggio all’Arcidiocesi di Pisa e al suo Arcivescovo Ruggero al castello giudicale di Ardara, con l'impegno del pagamento annuo di una libra d'oro per la durata di dieci anni consecutivi e la cessione di metà dell'argento estratto in Gallura.
Dopo tale occasione, Costantino I di Arborea diede la sua fedeltà a Genova e questo consentì al Giudicato logudorese di assumere un ruolo centrale nell’isola.
Durante il suo regno inoltre le diocesi galluresi di Civita e Galtellì, inizialmente dipendenti dalla Santa Sede, vennero sottoposte all'Arcidiocesi di Pisa come compensazione per la perdita delle altre diocesi corse di Mariana, Nebbio e Accia passate sotto al controllo dell’Arcidiocesi di Genova.
Altre notizie a livello dinastico si hanno in occasione del matrimonio tra il figlio di Comita I, Costantino Spanu, con Susanna di Arborea, figlia del Re di Sardegna e Giudice di Arborea Barisone I di Arborea.
Sono sconosciuti gli eventi che portarono al cambio di dinastia sul trono giudicale, ma nel 1146 nonostante fossero presenti almeno due eredi accertati di Comita I, salì al trono Costantino III di Gallura.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- Gavino Guiso (a cura di), Significato etimologico del cognome Spanu, su gavinoguiso.it.
- Mario Caravale (a cura di), Dizionario Biografico degli Italiani, vol. XXVII (Collenuccio – Confortini), Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1982.
- Francesco Artizzu (a cura di), La Sardegna pisana e genovese, Sassari, Chiarella, 1985.
- Alberto Boscolo (a cura di), La Sardegna dei Giudicati, Cagliari, Della Torre, 1979.
- Lucia Giagheddu (a cura di), Il Giudicato di Gallura e le sue relazioni con Pisa, Siena, tipografia San Bernardino, 1919.