Sport-Club Juventus 1897-1898
SC Juventus | |
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Stagione 1897-1898 | |
I pionieri juventini in una foto di gruppo (1898) | |
Sport | calcio |
Squadra | Juventus |
Presidente | Eugenio Canfari |
Stadio | Parco del Valentino (1897) Giardino della Cittadella (1898) Campo di piazza d'armi (1898) |
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Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti lo Sport-Club Juventus nei primi anni di attività (1897-1898).
Stagione
[modifica | modifica wikitesto]«Nel 1896 una brigata di studenti del Ginnasio Massimo d'Azeglio soleva avviarsi, finite le lezioni pomeridiane, verso il corso Duca di Genova e quindi, deposti i libri su d'una panca, dedicarsi al giuoco di «barra» [...]. Il foot-ball s'insinuò più tardi; già s'era visto giocarlo prima alla patinoire del Valentino e poscia in Piazza d'armi da alcuni stranieri residenti a Torino i quali avevano fondato il F. C. «Internazionale», mutatosi poi in F. C. «Torinese». [...] Con tante iniziative una Società ci voleva e nell'autunno 1897 se ne decise la fondazione. Qui cominciano le vere origini della «Juventus».»
Con il nome di Sport-Club Juventus, il club venne fondato nel 1897, presumibilmente nel mese di novembre[2], da un gruppo di studenti del liceo classico Massimo d'Azeglio di Torino che usava ritrovarsi in corso Re Umberto su una panchina - tradizionalmente indicata come la prima sede societaria[3] - non distante dalla loro scuola, allora sita di fronte alla pasticceria Platti presso il corso Duca di Genova e dal 2012 custodita nel museo del club[4].
I ragazzi, studenti provenienti dalla terza e quarta classe della scuola superiore che già si frequentavano per praticare lo sport ritrovandosi nella vicina piazza d'armi per giocare a foot-ball[5], avevano acquistato il primo pallone da calcio regolamentare poco tempo prima presso il negozio di sport di Beaton, al prezzo di 12 lire, ottenute tramite una colletta. Il pallone era custodito da Enrico Canfari[6].
Il nome scelto per la neonata società fu Sport-Club Juventus, adottato dopo una votazione nonostante fosse quello meno votato, il quale suonava come un compromesso tra un nome anglosassone e uno latineggiante. Fu deciso per favorire la diffusione del nuovo sport e la passione per la squadra anche fuori dell'ambito cittadino o regionale[7].
Inizialmente i soci fondatori dovettero affrontare il problema della sede, risolto dai fratelli Canfari che offrirono il retrobottega della loro officina ciclistica in corso Re Umberto 42, dove ebbe luogo la prima riunione. La sua seconda sede societaria venne stabilita in via Montevecchio 29, nel 1898[8][9]. La sede cambiò ben presto ubicazione: fu scelta una scuderia di via Parini, composta da quattro camere, una tettoia e una soffitta, nonché provvista di acqua potabile[senza fonte]; il costo dell'affitto – sei lire dell'epoca al mese – si rivelò però proibitivo e così lo S.C. Juventus venne sfrattato[7].
Nel 1898 il club vide un significativo incremento dei soci e dei giocatori, motivo per cui – un anno dopo – si rese necessario lo spostamento della sede presso un locale di via Piazzi 4.
In questo periodo, gli incontri consistevano in partite tra i soci presso la piazza d'armi in località Crocetta.[senza fonte]
Divise
[modifica | modifica wikitesto]La sua prima divisa sociale, nel 1897-1898, prevedeva una camicia bianca e pantaloni "alla zuava", indossata nelle diverse attività polisportive in cui era impegnata alla fine del XIX secolo[10].
Organigramma societario
[modifica | modifica wikitesto]Area direttiva
- Presidente: Eugenio Canfari
- Segretario Cassiere: Enrico Piero Molinatti
- Consiglieri: Domenico Donna, Carlo Ferrero
Rosa
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Canfari 1915, p. 10.
- ^ Alcune fonti indicano nella primavera del 1897 il momento della fondazione: cfr., ad esempio, Carlo Moriondo, La Juve diventa bianconera, in Stampa Sera, 26-27 giugno 1967, p. 7. URL consultato il 27 ottobre 2023; ancora, È nata di color rosa la maglia bianconera, in La Stampa, 3 dicembre 1969, p. 19. URL consultato il 27 ottobre 2023; infine, Festeggia i 75 anni, in La Stampa, 23 agosto 1972, p. 14. URL consultato il 27 ottobre 2023. La data del 1º novembre 1897, convenzionalmente indicata come giorno di nascita della Juventus, è riportata già nell'Annuario italiano Giuoco del Calcio del 1919-1920.
- ^ Gli studenti del 'D'Azeglio' fondano la Juventus. La prima sede è una panchina di Corso Re Umberto, in La Stampa, 23 dicembre 1982, p. 10. URL consultato il 13 dicembre 2011 (archiviato il 20 febbraio 2014).
- ^ Juventus – Sede.
- ^ Liceo Classico Massimo D'Azeglio: La nostra Storia, su liceomassimodazeglio.it. URL consultato il 26 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2019).
- ^ Tavella 2005, pag. 15.
- ^ a b Juventus – Storia.
- ^ Paolino 2023, p. 23.
- ^ Juventus Places: La Sede Bianconera, su juventus.com. URL consultato il 26 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2008).
- ^ Manzo-Peirone 2005, «Calcio», pp. 86-87.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Enrico Canfari, Storia del F. C. "Juventus", in Hurrà!, vol. 1, n. 8, Torino, 26 dicembre 1915, pp. 10-15.
- Sport a Torino. Luoghi eventi e vicende tra Ottocento e Novecento nei documenti dell'Archivio Storico della Città. 19 dicembre 2005 - 3 marzo 2006 (PDF), ideazione della mostra e del catalogo: Luciana Manzo e Fulvio Peirone, Torino, Archivio Storico della Città di Torino, 2005, SBN TO01465329. URL consultato il 2 gennaio 2024.
- Principio Paolino, Juventus. Il memoriale della leggenda. 33 storie inedite con foto. Sedi, presidenti, allenatori, giocatori, gare ufficiali e amichevoli 1900-1929, Roma, GFE, 2023, ISBN 979-12-81164-06-2.
- Renato Tavella, Nasce un mito: Juventus!, Ariccia, Newton & Compton, 2005 [2004], ISBN 88-541-0270-9.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Juventus: la sede, su juventus.com. URL consultato il 26-09-2008 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2012).
- Juventus: la storia, su juventus.com. URL consultato il 26-09-2008 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2013).