Stefano Carra
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Stefano Carra (Brescia, 1647 – XVII secolo[1]) è stato un architetto italiano. Figlio di Carlo Carra, lavorò nella bottega del padre. Nel anni 1688 realizzò, assieme al fratello Faustino, l'altare del Crocefisso nella chiesa prepositurale di Sant'Erasmo di Castel Goffredo[2] e la facciata della Chiesa dei Santi Faustino e Giovita realizzata sempre nella seconda metà del seicento[3]. A Brescia è ricordato come «maestro memorabile», insieme a Giovanni Battista Lantana (1581-1627) e Antonio Marchetti (1724–1791), per il palazzo Martinengo Villagnana[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Cfr. Liliana Grassi, Province del barocco e del rococò: proposta di un lessico biobibliografico di architetti in Lombardia, Ceschina, 1966
- ^ Rita Venturini, I colori del sacro-Tarsie di marmi e pietre dure negli altari dell'alto mantovano 1680-1750, Mantova, 1997.
- ^ Antonio Fappani, Enciclopedia Bresciana, S. FAUSTINO maggiore, basilica
- ^ Giuseppe De Logu, L'architettura italiana del Seicento e del Settecento, Universale di architettura, EDIZIONI DEDALO, 1993, pag. 130 ISBN 8822033361
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Carrà, Stèfano, su sapere.it, De Agostini.