Storia di un matrimonio

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Storia di un matrimonio
Nicole (Scarlett Johansson) e Charlie (Adam Driver) in una scena del film
Titolo originaleMarriage Story
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America, Regno Unito
Anno2019
Durata136 min
Rapporto1,66:1
Generedrammatico, commedia, sentimentale
RegiaNoah Baumbach
SceneggiaturaNoah Baumbach
ProduttoreNoah Baumbach, David Heyman
Produttore esecutivoCraig Shilowich
Casa di produzioneHeyday Films
Distribuzione in italianoCineteca di Bologna / Netflix
FotografiaRobbie Ryan
MontaggioJennifer Lame
Effetti specialiJoe Pancake, Vico Sharabani
MusicheRandy Newman
ScenografiaJade Healy, Andrew Hull, Lizzie Boyle
CostumiMark Bridges
TruccoDeborah La Mia Denaver
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Il logo originale del film

Storia di un matrimonio[1] (Marriage Story) è un film del 2019 scritto e diretto da Noah Baumbach, interpretato da Adam Driver e Scarlett Johansson.

Charlie è un famoso regista teatrale sposato con l’attrice Nicole, da cui ha un figlio piccolo. La coppia sta attraversando problemi matrimoniali e perciò i due seguono una terapia di coppia. Il terapista che li segue suggerisce loro di scrivere su un foglio tutte le cose che all’uno piacciono dell’altro, ma Nicole si rifiuta di leggerle. Quando alla donna viene offerto un ruolo nell'episodio pilota di una nuova serie televisiva a Los Angeles, decide di lasciare la compagnia teatrale e di andare temporaneamente a vivere con la madre insieme al figlio.

Charlie decide di rimanere a New York, in quanto il suo spettacolo sta per essere rappresentato a Broadway. Quando arriva a Los Angeles per visitare Nicole e il figlio, gli vengono consegnati i documenti per il divorzio. Nonostante la coppia avesse deciso di non consultare avvocati, Nicole assume Nora Fanshaw, che consiglia di trovare un avvocato anche al marito. Charlie si incontra dapprima con Jay Marotta, che gli suggerisce di usare un atteggiamento più dinamico, ma alla fine opta per Bert Spitz, che favorisce invece un approccio più civile.

Su consiglio di Bert, Charlie affitta un appartamento a Los Angeles per stare più vicino alla famiglia e partecipare alla battaglia legale sulla custodia del figlio. Charlie vorrebbe evitare il tribunale, quindi Bert organizza un incontro con Nicole e Nora. Quest’ultima pone l'attenzione sul fatto che Charlie abbia rifiutato la volontà della moglie di trasferirsi a Los Angeles e su come Henry preferisca stare con la madre. Durante un incontro privato, Bert consiglia al suo cliente di lasciare definitivamente la sua abitazione newyorkese ma lui, frustrato, si rifiuta e lo licenzia.

Charlie vince un MacArthur Fellowship e usa i primi soldi che riceve per pagare l’avvocato Jay. Il caso si sposta in tribunale, dove Nora e Jay discutono animatamente a nome dei loro clienti e tentano più volte di mettere l’altro in una cattiva luce. Nora evidenzia l’infedeltà di Charlie e la sua distanza a livello emotivo, mentre Jay ingrandisce l‘abitudine di bere di Nicole, dipingendola come alcolismo. Intanto, Charlie e Nicole rimangono amichevoli fuori dal tribunale, ma Henry diventa sempre più infastidito dal suo continuo spostarsi.

La coppia decide di incontrarsi privatamente, senza gli avvocati, e, durante l'accesa discussione che nasce tra i due, Nicole rinfaccia a Charlie il tradimento di lui di cui aveva trovato prova nello scambio di email con l'assistente di scena. La discussione trascende e i due si feriscono verbalmente per poi dispiacersene e abbracciarsi. Piu avanti nel tempo lui va a casa della famiglia di lei per Hallowine, c'è distensione e rassegnazione. Il figlio esercita la lettura col papà su un foglio trovato in camera della mamma: è la lettera che apre il film con l'elenco di ciò che lei amava in lui e che lui non aveva mai letto. L'uomo si emoziona, mentre Nicole li guarda da lontano. Quella sera la donna gli propone di far dormire Henry da lui anche se non è il suo turno. Mentre Charlie porta un addormentato Henry in macchina, Nicole corre verso di lui, gli lega i lacci della scarpa e lo saluta.

Nel novembre del 2017 è stato annunciato che Adam Driver, Scarlett Johansson, Laura Dern, Merritt Wever e Azhy Robertson erano entrati a far parte del cast di un film scritto e diretto da Noah Baumbach, prodotto dalla Heyday Films di David Heyman e co-finanziato da Netflix, che ne avrebbe anche curato la distribuzione.[2][3] Nel marzo del 2018, Kyle Bornheimer si è aggiunto al cast,[4] seguito da Ray Liotta nel giugno dello stesso anno e da Julie Hagerty nel mese di novembre.[5][6]

Le riprese del film, che ha avuto un budget di circa 18 milioni di dollari,[7][8] sono cominciate il 15 gennaio 2018 e sono terminate ad aprile, tenendosi a New York e Los Angeles.[9]

Il primo trailer della pellicola è stato pubblicato online il 20 agosto 2019.[1][10]

Distribuzione

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Il film è stato presentato in anteprima il 29 agosto 2019 in concorso alla 76ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.[11][12]

L'anteprima statunitense si è tenuta il 4 ottobre 2019 al New York Film Festival.[13] Il film ha avuto una distribuzione limitata nelle sale cinematografiche statunitensi da parte di Netflix a partire dal 6 novembre dello stesso anno, venendo poi pubblicato sulla propria piattaforma di streaming a partire dal 6 dicembre seguente.[14] In Italia, il film è stato distribuito in sala dalla Cineteca di Bologna a partire dal 18 novembre 2019, venendo poi pubblicato su Netflix in contemporanea col resto del mondo.[15]

Edizioni home video

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Nel gennaio 2020 è stato annunciato che il film avrebbe ricevuto una distribuzione in DVD e Blu-ray da The Criterion Collection.[16]

Edizione italiana

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Il doppiaggio italiano e la sonorizzazione del film sono stati eseguiti dalla Dubbing Brothers Int. Italia. La direzione del doppiaggio e l'adattamento dei dialoghi sono curati da Stefanella Marrama.[17][18]

Le interpretazioni di Scarlett Johansson, Adam Driver e Laura Dern sono state lodate dalla critica.

Sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, il film ha una percentuale di gradimento del 95% basata su 243 recensioni da parte della critica, con una media del 9,[19] mentre su Metacritic ha un punteggio di 94 su 100, basato su 49 recensioni.[20]

Owen Gleiberman, scrivendo per Variety, l'ha definito «divertente, scottante e commovente allo stesso tempo» e ha lodato l'attualità dei temi trattati.[21] Alonso Duralde di The Wrap ha elogiato la recitazione degli attori, definendolo un film «memorabile».[22] Peter Travers di Rolling Stone lo ha definito il «Kramer contro Kramer del 21º secolo».[23]

Stephanie Zacharek, scrivendo per il Time, ha inserito il film tra i 10 migliori dell'anno e l'interpretazione di Driver al terzo posto nella classifica delle migliori prove attoriali del 2019.[24][25]

Riconoscimenti

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  1. ^ a b Storia di un matrimonio, su Netflix. URL consultato il 20 agosto 2019.
  2. ^ (EN) Justin Kroll, Noah Baumbach Casts Adam Driver, Scarlett Johansson, Laura Dern in Next Film, su Variety, 17 novembre 2017. URL consultato il 13 febbraio 2018.
  3. ^ (EN) Adam Driver, Scarlett Johansson, Laura Dern to star in Noah Baumbach's Next Movie, su tracking-board.com, 17 novembre 2018. URL consultato il 13 febbraio 2018.
  4. ^ (EN) Nellie Andreeva, 'Steps': Kyle Bornheimer To Star In ABC Comedy Pilot, su deadline.com, 12 marzo 2018. URL consultato il 12 giugno 2018.
  5. ^ (EN) Jason Guerrasio, Ray Liotta on working with Jennifer Lopez, why he's only been in one Scorsese movie, and not believing the Woody Allen sexual misconduct allegations, su businessinsider.com, 12 giugno 2018. URL consultato il 12 giugno 2018.
  6. ^ (EN) Angela Dawson, EXCLUSIVE: Julie Hagerty Fosters Another Funny Character in ‘Instant Family’, su frontrowfeatures.com, 15 novembre 2018. URL consultato il 4 marzo 2019.
  7. ^ (EN) Film and Television Tax Credit Program 2.0 (PDF), su film.ca.gov, California Film Commission, 29 luglio 2019, p. 4. URL consultato il 14 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2019).
  8. ^ (EN) Rebecca Ford, Making of 'Marriage Story': How Noah Baumbach Crafted His "Love Story About Divorce", su The Hollywood Reporter, 5 novembre 2019. URL consultato il 26 novembre 2019.
  9. ^ (EN) Rebecca Welch, Laura Dern + More Join Secret Netflix Project, su backstage.com, 10 gennaio 2018. URL consultato il 13 febbraio 2018.
  10. ^ Martina Volonté, Marriage Story: il trailer del film con Scarlett Johansson e Adam Driver, su cinematographe.it, 20 agosto 2019. URL consultato il 20 agosto 2019.
  11. ^ (EN) Ariston Anderson, Venice Competition to Include Roman Polanski, Steven Soderbergh, James Gray's 'Ad Astra,' Todd Phillips' 'Joker', su The Hollywood Reporter, 25 luglio 2019. URL consultato il 20 agosto 2019.
  12. ^ Venezia 76 Concorso: Marriage Story, su labiennale.org. URL consultato il 21 agosto.
  13. ^ (EN) Mike Fleming Jr, Noah Baumbach-Directed ‘Marriage Story’ Set As New York Film Festival Centerpiece, su deadline.com, 30 luglio 2019. URL consultato il 30 luglio 2019.
  14. ^ (EN) Rebecca Rubin, Netflix Announces Release Plans for ‘The King,’ ‘Marriage Story’ and ‘The Laundromat’, in Variety, 27 agosto 2019. URL consultato il 27 agosto 2019.
  15. ^ Chiara Ugolini, 'Marriage story' con Johansson e Driver in 17 sale da lunedì per tre giorni. Ecco quali, in La Repubblica, 14 novembre 2019. URL consultato il 5 dicembre 2019.
  16. ^ (EN) Netflix's 'The Irishman,' 'Marriage Story' Added to Criterion Collection, su hollywoodreporter.com, The Hollywood Reporter. URL consultato il 18 aprile 2020.
  17. ^ Storia di un matrimonio, su Vix Vocal. URL consultato il 15 luglio 2023.
  18. ^ Storia di un matrimonio, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net. Modifica su Wikidata
  19. ^ (EN) Storia di un matrimonio, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. URL consultato il 5 dicembre 2019. Modifica su Wikidata
  20. ^ (EN) Storia di un matrimonio, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato il 5 dicembre 2019. Modifica su Wikidata
  21. ^ (EN) Owen Gleiberman, Venice Film Review: ‘Marriage Story’, in Variety, 29 agosto 2019. URL consultato il 23 ottobre 2019.
  22. ^ (EN) 'Marriage Story' Film Review: Scarlett Johansson and Adam Driver Break Apart in Noah Baumbach's Devastating Drama, su TheWrap, 29 agosto 2019. URL consultato il 23 ottobre 2019.
  23. ^ Peter Travers, ‘Storia di un matrimonio’ è un capolavoro che vi devasterà, su Rolling Stone Italia, 9 dicembre 2019. URL consultato il 10 dicembre 2019.
  24. ^ (EN) Stephanie Zacharek, The 10 Best Movie Performances of 2019, in Time, 26 novembre 2019. URL consultato il 28 novembre 2019.
  25. ^ (EN) Stephanie Zacharek, The 10 Best Movies of 2019, in Time, 25 novembre 2019. URL consultato il 3 dicembre 2019.
  26. ^ (EN) Patrick Hipes, Oscar Nominations: ‘Joker’ Tops List With 11 Noms; ‘1917’, ‘Irishman’, ‘Hollywood’ Nab 10 Apiece, su deadline.com, 13 gennaio 2020. URL consultato il 13 gennaio 2020.
  27. ^ (EN) Oscars: The Complete Winners List, su hollywoodreporter.com, 9 febbraio 2020. URL consultato il 10 febbraio 2020.
  28. ^ (EN) 2020 Golden Globe Nominations: The Complete List, in Variety, 9 dicembre 2019. URL consultato il 9 dicembre 2019.
  29. ^ (EN) Brent Lang, Golden Globes: ‘Once Upon a Time in Hollywood’, ‘1917’ Win Big, su Variety, 5 gennaio 2020. URL consultato il 6 gennaio 2020.
  30. ^ (EN) Bafta Film Awards 2020: The nominations in full, su BBC News, 7 gennaio 2020. URL consultato il 7 gennaio 2020.
  31. ^ (EN) Alex Ritman, Armando Iannucci's 'David Copperfield' Leads 2019 British Independent Film Awards Nominations, su The Hollywood Reporter, 30 ottobre 2019. URL consultato il 30 ottobre 2019.
  32. ^ (EN) Once Upon A Time...In Hollywood Leads Chicago Film Critics Association 2019 Nominations, su chicagofilmcritics.org, 12 dicembre 2019. URL consultato il 12 dicembre 2019.
  33. ^ (EN) Anita Bennett, Chicago Film Critics Give Best Picture To ‘Parasite’ And Best Director To Bong Joon Ho, su deadline.com, 14 dicembre 2019. URL consultato il 15 dicembre 2019.
  34. ^ (EN) Zack Sharf, Gotham Awards 2019 Winners List (Updated Live), su indiewire.com, 2 dicembre 2019. URL consultato il 3 dicembre 2019.
  35. ^ (EN) Patrick Hipes, Hollywood Film Awards 2019 Winners List (So Far): Antonio Banderas, Renée Zellweger, Al Pacino, Laura Dern,’Endgame’, More – Update, su deadline.com, 22 ottobre 2019. URL consultato il 25 ottobre 2019.
  36. ^ Ryan Lattanzio, LA Film Critics Crown ‘Parasite,’ Bong Joon Ho, Mary Kay Place, and Antonio Banderas, su indiewire.com, 8 dicembre 2019. URL consultato il 9 dicembre 2019.
  37. ^ (EN) Anthony D'Alessandro, ‘The Irishman’ Named Best Film By National Board Of Review, Quentin Tarantino Wins Best Director, su deadline.com, 3 dicembre 2019. URL consultato il 3 dicembre 2019.
  38. ^ (EN) Zack Sharf, New York Film Critics Circle 2019 Winners: ‘The Irishman,’ Lupita Nyong’o, and More, su indiewire.com, 4 dicembre 2019. URL consultato il 4 dicembre 2019.
  39. ^ (EN) 2019 San Diego Film Critics Society’s Award Nominations, su sdfcs.org, 6 dicembre 2019. URL consultato il 9 dicembre 2019.
  40. ^ (EN) 2019 San Diego Film Critics Society’s Awards, su sdfcs.org, 9 dicembre 2019. URL consultato il 9 dicembre 2019.
  41. ^ (EN) 2019 NOMINEES (PDF), su pressacademy.com. URL consultato il 3 dicembre 2019.
  42. ^ (EN) 2019 Winners, su pressacademy.com. URL consultato il 19 dicembre 2019.
  43. ^ (EN) Etan Vlessing, Toronto: Taika Waititi's 'Jojo Rabbit' wins Audience Award, su The Hollywood Reporter, 15 settembre 2019.
  44. ^ (EN) Zack Sharf, 2020 Independent Spirit Awards Nominees: 'Marriage Story,' 'Uncut Gems,' and More, su indiewire.com, 21 novembre 2019.
  45. ^ Andrea Francesco Berni, Independent Spirit Awards 2020: miglior film The Farewell, Diamanti Grezzi miglior regia – tutti i vincitori!, su badtaste.it, 9 febbraio 2020.
  46. ^ (EN) Critics' Choice Awards: 'The Irishman' Leads With 14 Nominations, su The Hollywood Reporter, 8 dicembre 2019. URL consultato l'8 dicembre 2019.
  47. ^ Andrea Francesco Berni, Critics’ Choice Awards 2020: il miglior film è C’era una volta a… Hollywood, su badtaste.it, 12 gennaio 2020. URL consultato il 13 gennaio 2020.
  48. ^ (EN) Zack Sharf, SAG Award Nominations 2020: ‘Irishman,’ ‘Hollywood’ Dominate, ‘Bombshell’ Surprises, su indiewire.com, 11 dicembre 2019. URL consultato l'11 dicembre 2019.

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