Street Fighter

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Street Fighter
videogioco
Un cabinato di Street Fighter
Titolo originaleストリートファイター
PiattaformaArcade, Amstrad CPC, ZX Spectrum, Commodore 64, Amiga, MS-DOS, PC Engine, Atari ST
Data di pubblicazioneArcade:
Giappone 14 agosto 1987

TurboGrafx-16:
Giappone 4 dicembre 1988
novembre 1989

GenerePicchiaduro a incontri
OrigineGiappone
SviluppoCapcom, Tiertex (home computer), Alfa System (PC Engine)
PubblicazioneCapcom, GO! (home computer), U.S. Gold (home computer), Hudson Soft (PC Engine)
DesignTakashi Nishiyama, Hiroshi Matsumoto
Modalità di giocoGiocatore singolo, multigiocatore
SupportoFloppy disk, cassetta, CD-ROM, download
Distribuzione digitaleVirtual Console
Fascia di etàCEROB · ESRBE10+ · OFLC (AU): PG · PEGI: 12
SerieStreet Fighter
Seguito daStreet Fighter II: The World Warrior
Specifiche arcade
CPUMotorola 68000 a MHz
Processore audioZ80 a 3,579 MHz
SchermoRaster orizzontale
Risoluzione384×224 a 60 Hz
Periferica di inputJoystick a 8 direzioni con 6 tasti

Street Fighter (ストリートファイター?, Sutorīto Faitā) è un videogioco arcade del 1987 pubblicato da Capcom, primo titolo della serie di picchiaduro a incontri Street Fighter[1]. Il gioco è stato convertito per diversi home computer dell'epoca.[2] La versione per PC Engine, prodotta da Hudson Soft e disponibile su CD-ROM, è stata commercializzata con il titolo Fighting Street (ファイティング・ストリート?, Faitingu Sutorīto) e successivamente distribuita nel 2009 tramite Virtual Console per Wii.[3]

Ispirato al manga Karate baka ichidai[4], Street Fighter è considerato uno dei precursori del genere, sebbene non sia popolare quanto il suo sequel, Street Fighter II: The World Warrior.[5]

Il protagonista del videogioco è Ryu che deve affrontare dieci lottatori controllati dalla CPU in cinque diversi paesi del mondo.[6] Nonostante l'impossibilità di selezionare il personaggio giocante, il titolo riscosse molto successo anche al di fuori del Giappone, tanto da spingere Capcom a sviluppare Final Fight come possibile seguito del gioco[4].

Nell'antefatto, il primo torneo di Street Fighter venne organizzato da Sagat, il più forte lottatore di Muay thai a livello mondiale, in cerca di nuovi avversari. Ryu e Ken Masters, allievi di Gouken, maestro dell'Ansatsuken, decisero di iscriversi al torneo per mettersi alla prova.[7]

Ryu riuscì ad arrivare alla finale del torneo, dove incontrò Sagat. Dopo un incontro molto duro, apparentemente Sagat stava avendo la meglio sul giovane. Convinto di essere il vincitore, Sagat porse la mano a Ryu per aiutarlo a rialzarsi. Tuttavia il ragazzo si trasformò in un mostro oscuro e violento conosciuto come Evil Ryu e colpì il suo avversario al petto con uno Shoryuken, procurandogli una grossa cicatrice.[7]

Dopo aver vinto il torneo, Ryu tornò dal maestro Gouken per chiedere spiegazioni su quello che gli era successo. Al suo ritorno, però, ritrovò solo il suo compagno di allenamenti Ken. Gouken infatti era stato affrontato e ucciso dal fratello Akuma. Dopo aver appreso il corso degli eventi da Ken, Ryu partì per scoprire cosa gli era successo durante il combattimento con Sagat e per vendicare la morte del suo maestro.

Modalità di gioco

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Il giocatore controlla Ryu e deve affrontare due lottatori per ognuna delle seguenti quattro nazioni: Stati Uniti, Giappone, Regno Unito e Cina. Per superare ogni stage, il giocatore deve vincere due round su tre. Una volta sconfitti i due lottatori avversari, il giocatore dovrà passare attraverso un bonus stage prima di procedere alla nazione successiva. Quando tutti e quattro i Paesi saranno completati, il giocatore si recherà in Thailandia per sconfiggere gli ultimi due combattenti del gioco. In alcune versioni arcade non è possibile riprendere la partita con un nuovo credito se si subisce il doppio ko dagli avversari thailandesi.

Nella modalità multigiocatore il secondo giocatore controlla Ken.[4]

Ci sono quattro bonus stage nel gioco: due in cui il giocatore deve distruggere una pila di mattoni con un solo colpo, e due in cui bisogna rompere le tavolette di legno tenute in mano da alcuni uomini prima dello scadere del tempo.

Vennero prodotti due differenti tipi di cabinati arcade per Street Fighter, entrambi rivoluzionari per il tempo: uno presentava tre pulsanti per i differenti tipi di pugni e tre per i calci (standard poi utilizzato nei successivi videogiochi della serie), mentre la seconda tipologia prevedeva due pulsanti con tecnologia pneumatica, uno per i pugni e uno per i calci, che riconosceva il tipo di attacco da sferrare per velocità e potenza in base alla pressione esercitata dal giocatore sul tasto.

  • Giappone (bandiera) Ryu (giocatore 1)
  • Stati Uniti (bandiera) Ken (giocatore 2)

Colonna sonora

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Tutti i temi musicali si devono a Yoshihiro Sakaguchi.

  1. ^ KLOV.
  2. ^ (JA) All About Capcom Head-to-Head Fighting Game 1987-2000, 2000, p. 10, ISBN 4-88554-676-1.
  3. ^ (EN) This Week's Downloadable Lineup Truly Sparkles, su Nintendo, 2 novembre 2009. URL consultato il 15 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2018).
  4. ^ a b c (EN) Rus McLaughlin, IGN Presents the History of Street Fighter, su IGN, 16 febbraio 2009.
  5. ^ (EN) Chris Baker, It’s time to celebrate 30 years of Street Fighter, su Red Bull, 13 novembre 2017.
  6. ^ (EN) Aleksander Gilyadov, Hadouken: A History of Street Fighter, su CGMagazine, 21 maggio 2016.
  7. ^ a b (EN) Gavin Jasper, Street Fighter: Making Sense of the Story, su Den of Geek, 17 dicembre 2014.

Collegamenti esterni

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